Maschi alfa: come riconoscere un maschilista narcisista?

Aggiornato il da Amelia Lombardi

Scommetto di non essere l’unica ad aver visto su internet dei “corsi di seduzione per maschi alfa”, come se noi donne aspettassimo solo di essere dominate da un uomo virile. Da femminista, una cosa del genere mi esaspera e mi dà la nausea. Non si fa altro che perpetuare cliché sessisti e la mascolinità degli uomini che pensano di essere “alfa”. Fortunatamente, credo che oggi a nessuno piaccia più l’idea del maschio alfa. Approfondiamo l’argomento.

Maschi alfa: come riconoscere un maschilista narcisista?

Cosa vuol dire essere maschio alfa?

Cominciamo dal principio, cos’è un “maschio alfa”? Questo termine è apparso negli anni 40 per indicare un gruppo sociale di animali, nel quale gli individui di sesso maschile dominavano. Tra loro, ce n’è uno che si distingue e che esercita un ascendente sugli altri maschi del gruppo. Inoltre, il maschio alfa ha anche un accesso privilegiato alle “risorse” come lo spazio, il cibo... e le donne (che sorpresa! 🙄)

Questo termine è stato quindi ripreso da gruppi di uomini cisgender, ovvero che si identificano nel genere maschile per provare la loro virilità (leggete il mio articolo sull'identità trans se non lo avete ancora fatto). Solo che questo termine è estremamente contestato in zoologia, poiché si rivela un falso mito sul funzionamento animale! Senza contare poi che è un termine che riflette una mascolinità molto tossica 😥...

La virilità che si perpetua

Solitamente è l’educazione che perpetua questa idea del maschio alfa attraverso la virilità. Bisogna mostrare che siamo uomini, che abbiamo gli attributi fisici e sessuali. Insomma, è un modo di mostrare la propria potenza. Siamo all’opposto dell’educazione positiva. I bambini che subiscono questa mentalità rifiutano le loro emozioni per allinearsi a un ideale di forza e violenza.

Uomo che fuma un sigaro

👉Boys will be boys (I ragazzi resteranno ragazzi). Questa espressione illustra perfettamente la problematica di questa virilità. La frase indica che gli uomini non cambiano, e invece no! È solo una questione di educazione. Se continuiamo a trasmettere questo messaggio, continueremo a crescere uomini sessisti, aggressivi e che insistono per avere ciò che desiderano, senza mai mettersi in discussione.

Qual è l'identikit del maschio alfa e della sua mascolinità tossica?

Il problema dei “maschi alfa” (come loro stessi amano definirsi), è che perpetuano violenze psicologiche sugli altri, in particolare sulle donne. Non ci sorprende quindi, a forza di vivere nello stereotipo dell’uomo dominante, che diventino misogini. Per loro la donna non è alla pari e di conseguenza non lo sono nemmeno le persone delle comunità LGBTQIA+ (sì, aggiungiamo anche l’omofobia). Ai loro occhi dobbiamo essere solo belle, un accessorio e un trofeo da sfoggiare. E se non ci pieghiamo alle loro volontà, potrebbero iniziare gli episodi di violenza, compresa quella sessuale e domestica.

📌

 “La mascolonità tossica è un modello specifico della virilità, orientato verso la dominazione e il controllo. È una virilità che percepisce le donne e le persone LGBT come inferiori, che percepisce il sesso come un atto non di affetto ma di dominazione e che valorizza la violenza come unico modo d'imporsi sul mondo”. Amanda Marcotte

Un senso di superiorità che eclissa tutto il resto

Capiamo quindi che i maschi alfa sono un veleno per le donne (e non solo). Queste persone considerano che esistono anche degli uomini “beta”, anche loro considerati inferiori poiché si piegano alle nostre esigenze 🙄. Ai loro occhi, gli uomini beta sono troppo deboli poiché ascoltano i loro sentimenti oltre che essere carini con noi. Per loro, un uomo virile non deve avere emozioni per non apparire debole. Le lacrime non fanno parte del loro quotidiano, si tengono tutto dentro. Solo il sentimento di superiorità trova spazio, il resto è totalmente eclissato, lasciato ai deboli 🤦‍♀️.

Il bisogno di essere al centro dell’attenzione

La conseguenza diretta di questa cattiva gestione delle emozioni negative è che spesso si trasforma nella svalutazione dei problemi degli altri. Il maschio alfa ha un ego enorme e non si prende la briga di ascoltare gli altri. Ovviamente solo lui ha dei veri problemi... è dura portarsi dietro questo peso tossico e questa continua negazione 😩. Magari esagero un po’, ma è sicuramente un modo di mettersi al centro dell’attenzione. Questo tipo di uomini non si rende conto della quantità di privilegi che ha (sopratutto se bianchi), paragonato a una donna o ad una persona con un handicap...

Un prodotto della cultura patriarcale

Siamo di fronte a un perfetto prodotto della società patriarcale in cui la tolleranza e l’apertura mentale non hanno spazio, e in cui solo il bisogno di schiacciare gli altri regna sovrano. Questo ritratto ricorda il narcisista perverso, un’altra figura puramente mascolina. La tossicità è estremamente diffusa, tanto che uno studio dell’ONU ha rivelato che il 35% delle donne è già stato vittima di una forma di violenza da parte di un uomo. Scommetto che la percentuale è anche più alta, visto che per la maggior parte di noi è difficile parlare di traumi causati dalla mascolinità tossica 💔.

Un carico mentale troppo pesante

I maschi alfa non meritano il tempo di nessuno. Al posto di voler provare la loro virilità, farebbero meglio a curare le loro ferite emotive. La mascolinità tossica è distruttrice per tutti, anche per loro. Gli uomini che reprimono le loro emozioni e manifestano questi tratti mascolini stereotipati sono molto più soggetti alla depressione, allo stress e all’abuso di sostanze. Ma noi donne non possiamo farci carico anche di questo, visto che il carico mentale che dobbiamo già sopportare 😑.

Qual è la soluzione?

Il solo modo di agire è non riprodurre questo schema e questo sistema di pensiero con i nostri figli. Agnès Pargade, pedopsichiatra, spiega che educare i bambini senza tenere conto del genere è fondamentale e sopratutto limiterebbe al massimo i danni della mascolinità tossica.

Con gli uomini adulti, non resta altro che fare una lista delle red flags per riconoscerli e correre a gambe levate! E se ci sentiamo coraggiose, è bene comunicare, deconstruire, insegnare o vedere uno psicologo (per alleviare il carico).


Il consiglio della redazione: né alfa né beta

L’essenza mascolina è ricca di falsi miti: un uomo è forte, non piange mai, non mostra le sue emozioni ecc. È tempo di liberarsene e di educare diversamente i nostri ragazzi. Un uomo, né alfa né beta, è un essere complesso come noi tutti, un mix di gentilezza, bontà, affermazione di sé e tanto altro. Se il tuo rapporto è complicato, se il tuo rapporto con la mascolinità è fonte di sofferenza, è bene interrogarsi sulla tua situazione attuale e passata. Non esitare a prendere appuntamento con uno psicologo per lavorarci su.

Sei amante del naturismo? Parlaci della tua esperienza nei commenti. 

🤗 Capirsi, accettarsi, essere felice… Qui e ora! 
#BornToBeMe


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Articolo suggerito da
Amelia Lombardi

La scrittura è un mezzo di espressione meraviglioso di cui non posso fare a meno. Mi ha permesso di incanalare la mia ipersensibilità e amo scrivere di psicologia e sviluppo personale. La comprensione di sé è il modo migliore per andare avanti!

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