Educazione positiva: 7 principi da tenere a mente!

Aggiornato il da Giada Paoli

“Non fare questo, non fare quello”, con l’educazione positiva dimentichiamo tutte le lezioni di vita che tutti, almeno una volta, abbiamo dovuto subire. Incoraggiare piuttosto che punire, vietare o imporre è il pilastro di questo tipo di educazione. Troppo controversa per coloro che la giudicano esageratamente permissiva, si presenta oggi come un modo di educare i nostri figli con gentilezza. Se essere genitori non è proprio una passeggiata, cerchiamo almeno di fare in modo che sia un’esperienza “pacata” per tutti. Ecco quindi i 7 comandamenti dell’educazione positiva per far sì che i nostri figli siano felici, e noi con loro!

Educazione positiva: 7 principi da tenere a mente!
 
 Sommario

Quali sono i 7 principi dell’educazione positiva?

1) Imparare a “lasciar perdere”

Per mettere in pratica l’educazione positiva, bisogna dirsi prima di tutto che i genitori perfetti non esistono. Non bisogna aggrapparsi a tutti i costi ai principi educativi classici ma soprattutto si deve osservare il proprio figlio, cercare di comprenderne i bisogni e non farsi intrappolare da rigide regole che non gli gioverebbero. Quindi le frasi come “è indispensabile che”, “un bambino si deve comportare così”, “questo non si fa” ecc. sono da dimenticare! Al loro posto arrivano “di cosa ha bisogno mio figlio?”, “cosa scelgo di fare?”

“Prima avevo dei principi, adesso ho dei figli”: ecco la frase che riassume tutto alla perfezione!

2) Mettere la comunicazione non violenta al primo posto

La comunicazione non violenta (CNV) è il pilastro fondamentale dell’educazione positiva. Si tratta di indurre i propri figli a capire e non ad agire per paura di una punizione. Li si deve quindi ascoltare, argomentare e non imporre regole rigide. Bisogna “connettersi” cuore a cuore con il proprio figlio, decifrando i suoi bisogni e formulando una domanda precisa. E questo non vuol dire permettere tutto ma solo cambiare il proprio punto di vista e il proprio comportamento per essere una persona buona! 

  È necessario infatti uscire dalla logica del rapporto di forza per avere un rapporto sano con i propri figli.

3) Dare il buon esempio

Véronique Maciejak, autrice del libro "Rester zen avec la parentalité positive" (Restare zen con la genitorialità positiva), spiega: “il miglior modo di trasmettere ai nostri figli i valori in cui crediamo è metterli in pratica quotidianamente”. In effetti, è difficile chiedere ai nostri figli di fare cose che noi stessi non facciamo! I bambini sono dei grandissimi osservatori, ci guardano evolvere tutti i giorni e imitano il nostro modo di fare. Quando i genitori chiedono troppo, i bambini lo notano e si rendono conto che non è il nostro comportamento naturale.

  Per esempio, non bisogna pretendere delle scuse da un bambino. Dovremmo spontaneamente chiedergli scusa quando reputiamo di essere stati ingiusti e lui farà lo stesso quando sarà necessario!

4) Dimenticare i sensi di colpa

Così come dobbiamo mollare la presa, dovremmo smettere di avere i sensi di colpa. Anche se tutto non va alla perfezione, facciamo del nostro meglio in qualità di genitori. Non serve a niente rivangare il passato e rimuginare su ciò che avremmo potuto fare meglio. L’importante è riconoscere dove abbiamo fatto un errore, per poterne poi trarne una lezione. Questo ci aiuterà a non ripeterci in futuro e quindi a migliorarci. Bisogna sempre guardare avanti!

5) Curare le ferite della nostra infanzia

Senza dubbio il modo migliore per comprendere il nostro comportamento di fronte ai bambini. Sembra infatti che sia necessario interrogarci sulla nostra infanzia per comprendere le nostre reazioni come genitori. Ancora una volta, i genitori ideali non esistono, ma abbiamo tutti dentro di noi delle crepe che non dovremmo proiettare sui nostri figli. Altrimenti, sarebbe il modo migliore per trasmettergli delle esperienze tossiche.

6) Stare bene

Sulla stessa lunghezza d’onda del principio precedente, è importante curare il proprio benessere in quanto essere umano. Solo se stiamo bene con noi stessi eviteremo di essere dei genitori tossici. Certo, essere genitore richiede un’energia incommensurabile! Bisogna sempre essere in ascolto e comprendere i bisogni del bambino, ecco perché ci si deve ritagliare del tempo per sé. Solo così si eviterà lo sfinimento!

7) Godersi il presente e relativizzare

Essere sempre di corsa per seguire una tabella di marcia non serve a niente, non ci permette di goderci i nostri figli e la nostra vita. Quando ci fanno le coccole bisogna godercele senza pensare che siamo in ritardo sull’ora della nanna. Relativizzare è fondamentale per vivere al meglio la genitorialità. La piena coscienza permette di riconnetterci con noi stessi, con i nostri desideri e con i nostri figli.  


Il consiglio della redazione: no ai sensi di colpa

Essere sempre di corsa per seguire una tabella di marcia non serve a niente, non ci permette di goderci i nostri figli e la nostra vita. Quando ci fanno le coccole bisogna godercele senza pensare che siamo in ritardo sull’ora della nanna. Relativizzare è fondamentale per vivere al meglio la genitorialità. La piena coscienza permette di riconnetterci con noi stessi, con i nostri desideri e con i nostri figli.  
Se riscontrate difficoltà con i vostri figli, non esitate a rivolgervi a uno specialista:

🤗 Capirsi, accettarsi, essere felici... Qui e ora! 
#BornToBeMe

Articolo suggerito da Giada Paoli

Il mio sogno è vivere sognando ad occhi aperti, amando infinitamente e sentirmi libera di essere ciò che desidero.

Gli articoli appena pubblicati

Senso di ingiustizia, come nasce e come gestirlo?

La vita è ingiusta! Chi non ha mai avuto la sensazione di subire un’ingiustizia e non ha mai pensato che la vita sia difficile? Io sì! Mi piacerebbe che tutto andasse liscio come l’olio ma spesso rimango delusa. Diventa difficile gestire la frustrazione, la rabbia, l’impotenza e il senso di ingiustizia. Come superarli? Cosa significa avere sempre questo senso di ingiustizia e come sopportarlo?

La sindrome della figlia maggiore: perché è un problema?

Sono la terzogenita dei miei fratelli. Quindi, no, non sono la più anziana della famiglia. Non sono affetta dalla sindrome del figlio maggiore, anche se ne ho sentito parlare, soprattutto in ambito femminista. Sì, perché è una sindrome che colpisce specificamente le donne... Ma cos'è la sindrome del figlio maggiore? Perché è un problema? Te lo spiego io.

Non riesco a piangere, qual è il problema?

Piango sempre. Sì, lo so, questo contraddice il titolo dell'articolo! Sono molto sensibile, quindi piangere è un modo per liberarmi delle mie emozioni. Tuttavia, alcune persone non riescono a piangere. Una persona a me cara mi ha detto di recente: "Perché io non riesco a piangere mentre tu sì? È in parte per lui che sto scrivendo questo articolo oggi. Per aiutarlo a capire cosa lo trattiene, perché le sue lacrime non scorrono. Spero che possa aiutare anche te e che questo blocco sia presto superato.

I 5 linguaggi dell’amore secondo Gary Chapman

L’oggi ottantaduenne Gary Chapman è un consulente matrimoniale animatore di seminari al quale le coppie devono tanto. Il progetto della sua vita: salvare matrimoni. Considerando che l’amore può assumere mille e una forma, e che ognuno di noi è diverso, noi tutti, ad un certo punto, abbiamo fatto fatica a capire il nostro partner. Un bacio sulla fronte al risveglio, un tête-à-tête alla fine della giornata…si può dare e ricevere in 5 modi diversi, sempre di amore si tratta! Scopri i 5 linguaggi del cuore.

Single: non perdere tempo ad aspettare il tuo principe azzurro

In TV, nei film, nelle canzoni… il tema dell’amore ricorre in continuazione. Dappertutto, tranne nella tua vita. Sogni di trovare la persona giusta, che ti faccia battere il cuore e perdere la testa. Eppure, sembra che la tua anima gemella sia data per dispersa, introvabile! Prima di perdere la fiducia nell’umanità, dovresti smettere di cercare a tutti i costi un partner e concentrarti sulla tua vita, sul tuo benessere. Ecco tutto ciò che può fare un single invece che cercare l’amore.

Candaulismo: in cosa consiste questa pratica sessuale?

Candaulismo. Alcuni sanno perfettamente di cosa si tratta e per altri, invece, è un termine completamente nuovo. Eppure, il candaulismo è davvero semplice; in realtà, è una fantasia e una pratica vecchia come il mondo. Si tratta di guardare il proprio partner fare l'amore con un'altra persona. Ora che lo sai, scopriamo meglio di cosa si tratta!

Pansessualità: l’amore senza etichette

Pur essendo ancora poco conosciuto, il termine "pansessualità” non è tuttavia nuovo. Se ne sentiamo parlare sempre più spesso, senza in realtà sapere bene a che cosa si riferisca, è perché è oggetto di un crescente interesse mediatico. Alcuni artisti non esitano più a rispondere apertamente a domande indiscrete sulla loro sessualità, che non rientra nell’ambito dell’eterosessualità. Da Freud a Miley Cyrus, che cos’è la pansessualità e cosa significa?

Erotomania: un amore ossessivo non corrisposto

Quando ero più piccola, ho avuto varie cotte per delle persone famose. È durata fino all’adolescenza e speravo dentro di me di poter incontrare la persona di cui mi ero invaghita e vivere una bella storia d’amore. A differenza di quello che succede per una persona erotomane, mi rendevo conto che nulla era reale, che era tutto nella mia testa. Nota anche come sindrome di Clérambault, questa patologia indica gli “amori immaginari”. Cosa significa? Come si può diventare ossessionati da un amore non corrisposto? Cosa si nasconde dietro un comportamento erotomane? Scopriamolo insieme.

E se ci chiedessimo per davvero "come va?"

“Ciao, come va?” Aaaaah ! Quante volte al giorno facciamo o riceviamo questa domanda così banale e alla quale nessuno vuole dare o ricevere una risposta sincera. E se, in questo periodo così triste e buio, osassimo qualcosa di un po' rivoluzionario e ci chiedessimo per davvero “come va”?

Come accettare il proprio corpo dopo il parto?

Il piccolino è arrivato. È un bellissimo regalo che dà gioia alla tua vita… Ciò che è un po’ meno bello è il tuo nuovo corpo. Certo, è un corpo magnifico, che ha saputo donare la vita, ma non è quello a cui eri abituata. Meno tonico, a tratti un po’ molliccio, più largo, meno fluido… difficile sentirsi a proprio agio in questo involucro che non ci piace. Eppure credimi, hai vari motivi per smettere di farti complessi.

Wengood è anche musica...

Rilassati e ritrova la serenità 😌

Wengood Italia

  1. BerlinRY X
    2:54
  2. 13th of JanuaryPatricia Lalor
    3:00
  3. ExperienceLudovico Einaudi
    5:15
  4. Nuvole BiancheLudovico Einaudi
    5:57
  5. Una MattinaLudovico Einaudi
    3:23
  6. I GiorniLudovico Einaudi
    6:50
  7. PrimaveraLudovico Einaudi
    7:22
  8. Alone Again (Naturally)Gilbert O'Sullivan
    3:36
  9. Skinny LoveBon Iver
    3:58
  10. FlumeBon Iver
    3:39
  11. re:stacksBon Iver
    6:41
  12. Hey, MaBon Iver
    3:36
  13. Back To LifeGiovanni Allevi
    4:38
  14. Secret LoveGiovanni Allevi
    4:32
  15. Come sei veramenteGiovanni Allevi
    6:04
  16. FlowersGiovanni Allevi
    2:59

Gaslighting: l'arte ignobile di manipolare la mente


"Non preoccuparti se gli altri non ti apprezzano. Preoccupati se tu non apprezzi te stesso."


Confucio


Come superare un tradimento? 5 passi fondamentali!