Emozioni negative: imparare a riconoscerle e gestirle

Aggiornato il da Ginevra Bodano

Rabbia, gelosia, tristezza, dolore, paura... Tutte abbiamo provato una di queste emozioni. Se non è ancora successo, complimenti! Non sei umana 😆! Scherzo... ma esistono davvero persone capaci di far sparire rapidamente questo genere di emozioni. Le emozioni negative fanno parte della vita, ma non è sempre facile attraversarle. Ecco perché bisogna imparare a identificarle e gestirle per essere più serena.

Emozioni negative: imparare a riconoscerle e gestirle

Imparare a gestire le emozioni negative

Sembra un consiglio ovvio quello di cercare di riconoscere le emozioni, poiché, per esempio, normalmente ci rendiamo conto di essere arrabbiate 🙄. Ma ti assicuro che non è scontato, tutto può diventare confuso

💬

Per molto tempo non riuscivo a decifrare le emozioni negative. Avevo mal di pancia e non stavo bene a causa dell’ansia ma non me ne rendevo conto. Un altro esempio: spesso non riusciamo a distinguere la rabbia dalla paura! Ci sono tantissimi momenti in cui non stiamo bene emotivamente senza sapere perché.

👉 A partire dal momento in cui ci rendiamo conto di stare male, bisogna fare un'analisi introspettiva per capirci nel profondo. Per questo motivo, bisogna essere capaci di fare un passo indietro rispetto a ciò che provoca l’emozione negativa.

Perché non si riescono a gestire le emozioni negative?

Il problema è che ci insegnano a nascondere le emozioni negative:

Essere triste e piangere? Lo possono fare solo i bambini! 

La rabbia? Ci si sa controllare quando si è adulti! 

Tutto sbagliato! È normale provare queste emozioni e non bisogna farsene una colpa né vergognarsi. Ignorare le emozioni non è la soluzione, al contrario, non fa altro che peggiorare la situazione poiché incrementa il rancore e la frustrazione, creando delle distorsioni cognitive.

Bisogna quindi identificarle per stare meglio... ma come gestirle 🤔?

Come gestire un’emozione negativa?

Mi piacerebbe avere una bacchetta magica per far sparire le emozioni negative. Magia, tutto sparito! Peccato che non sia così semplice... La vita non è una favola e le emozioni negative sono assolutamente normali. La cosa più importante è non lasciarsi sopraffare ma anche non demonizzare un’emozione forte.

Accogliere le proprie emozioni 🧠

Il primo step consiste nell’accettare di sentire emozioni negative. Diventare adulti non significa non avere più il diritto di andare su tutte le furie. Piuttosto che reprimerle facendole sprofondare dentro di noi, bisognerebbe al contrario imparare ad accogliere queste emozioni. A questo scopo, non bisogna negare la presenza dell’emozione e capirne l’origine.

😡 

👉 Per esempio, per calmare la rabbia bisogna capire cosa la provoca. La rabbia trasmette la frustrazione, forse uno dei tuoi limiti è stato superato? Cosa lo ha provocato?

È un esercizio complicato i primi tempi… ma per accogliere un’emozione, è importante sapere cosa ne è all’origine! Inoltre, non ha senso giudicare ciò che sentiamo. Guarda dentro di te nel modo più oggettivo possibile.

Meditazione consapevole 🧘‍♀️

Probabilmente hai già sentito parlare di meditazione consapevole: è uno strumento davvero utile per gestire le emozioni negative. Le attività meditative ci insegnano a sentire pienamente ciò che succede intorno a noi. Attraverso questo esercizio, si impara ad accettare il tumulto delle nostre emozioni senza farci invadere dalla loro tossicità. Gli esercizi di respirazione ci aiutano anche a evacuare la tensione e ci allontanano da ciò che ci fa soffrire.

🧽 Per esempio, è come se una spugna fosse appoggiata su una ciotola d’acqua. L’acqua rappresenta la negatività, ma tramite esercizi di meditazione non ci invade. La vediamo ma non la assorbiamo 🤗.

Esercizio della spugna

E se lo chiamassimo l’esercizio della spugna 😉?

Esprimere emozioni negative 🗣️

Una delle cose che mi ha aiutato di più, in particolare in una relazione, è dire cosa provo. Più si reprime un’emozione, più vorrà tornare, con un impatto ancora più forte. Allora al posto di negare, preferisco esprimermi. Ovviamente, per verbalizzarla utilizzo la comunicazione non violenta. Non voglio aggredire l’altro ma semplicemente dire quello che non va e perché soffro.

In questo modo si allevia immediatamente la negatività e ci si sente molto più sereni. Inoltre si rinforza la relazione e si pone delle basi sane 🥰.

Prendere le distanze dalla negatività ⛔

Per non sentire emozioni negative, la cosa migliore è stare lontano da tutto ciò che potrebbe provocarle. Si può iniziare chiudendo Twitter o spegnendo la televisione. Si possono anche rimettere in discussione le proprie relazioni o il proprio lavoro. Le emozioni negative sono un segnale d’allarme, vogliono dirci qualcosa. Se si è sempre infelici nel rapporto di coppia o se si va al lavoro controvoglia bisognerebbe porsi delle domande. Solo così potremo prendere la direzione giusta e allontanarci da ciò che non ci fa stare bene.

Non possiamo far sparire un’emozione negativa ma possiamo imparare a conviverci per restare sereni. Bisogna semplicemente tenere a mente che si tratta di piccoli allarmi interni che ci guidano! Ascoltare le proprie emozioni è sempre la scelta giusta per essere felice 😌.


Il consiglio della redazione: lascia correre

Un’emozione positiva o negativa non va giudicata ma accolta. Sta a noi prenderla per quello che è e lasciarle fare il suo corso. Si sa, un’onda può far male se non la prendiamo nel modo giusto... vale lo stesso per le emozioni! Porta con sé un messaggio, succede qualcosa dentro di te e non è né negativo, né positivo... bisogna solo accettarlo! Gestire le proprie emozioni, in particolar modo quelle negative, non è semplice e richiede a volte un po’ di lavoro su di sé. Non esitare a prendere appuntamento con uno psicologo.

 

🤗 Capirsi, accettarsi, essere felici... Qui e adesso!
#BornToBeMe

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Ginevra, Bodano

"Giovane donna sensibile ed empatica, cerco di conquistare il mondo armata del mio corpo minuto e del mio animo grande. L’unico modo che conosco per riuscire ad esprimere ciò che provo è la scrittura, insieme al canto, il disegno, la fotografia, la danza, il teatro… Beh, lo ammetto, non è l’unico, ma..."

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