Non ho ancora figli, ma quando succederà, imparerò ad applicare in famiglia l’arte del più puro dei menefreghismi. Insegnerò loro ad infischiarsene di tutto ciò che ci impedisce di essere felici. Possediamo tutti una quantità limitata di energia, quindi capite bene che è meglio dedicarsi alle cose che contano davvero nella nostra vita. Il resto non conta!
"Infischiarsene non significa essere indifferenti. Significa sentirsi a proprio agio con l'idea di essere diversi"
Mark Manson
1) Il giudizio degli altri? Me ne sbatto, io vivo la mia vita!
Qualsiasi cosa tu dica o faccia, ci sarà sempre qualcuno pronto a criticarti o giudicarti. Per non sprecare il mio tempo e soprattutto le mie energie nel voler controllare tutto, rimango semplicemente me stessa. Se non è la società che ci impone dei canoni, sono i nostri cari che criticano le nostre scelte... La domanda da farsi è: ma quando viviamo?
Da adolescente, un capello fuori posto mi faceva stare male, terrorizzata dall'idea di diventare lo zimbello del liceo. Oggi vado a fare la spesa senza trucco, in tuta e non SUCCEDE NULLA, STO BENE LO STESSO.
2) La perfezione esiste?
Partiamo dal concetto che è umanamente irraggiungibile per la semplice ragione che non sono né un robot, né una foto Instagram. Morale a terra? Un senso di tristezza improvviso? Sono delle normalissime reazioni che fanno parte della vita reale. Nessuno di noi è al top della forma 24 ore su 24, sia mentalmente che fisicamente, come la mia bella pancetta tonda e carina potrà confermarti. Pertanto, impara ad amarti!
3) Pensa di più a te
Voler accontentare ad ogni costo gli amici, essere i suoi colleghi, aiutare in famiglia... Vorrei tanto sapere la tecnica di quelli che riescono a fare tutto senza stancarsi! Imparare a dire no evita ogni sovraccarico emotivo. Ho smesso di salvare capre e cavoli ad ogni costo, anche perché non è mai sinonimo di unire l’utile al dilettevole. Pensare a sé stessi è invece sinonimo di rispetto nei confronti della propria persona, dei propri valori e delle proprie priorità.
4) Il passato? Preferisco lasciarlo lì dov'è!
È chiaro che mi riferisco al mio o a quello del mio compagno di vita. Il primo alimenta l'odio e i rancori, l'altro genera la gelosia, perché al 99,99 % il mio ragazzo non era di certo vergine, come insinuava orgogliosamente, quando ci siamo conosciuti. Ripercorrendo questi brutti ricordi, rischiamo di mettere da parte il momento presente ma soprattutto di non migliorare il nostro futuro insieme. Non una prospettiva incoraggiante.
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5) Sono diverso/a? Tanto meglio!
Una mia amica ha appena postato la sua sessione di ginnastica sui social? Mentre io sono in compagnia del mio barattolo di gelato e del mio romanzo rosa? Che problema c’è! Smetti di paragonarti agli altri, di sentirti in colpa, perché ognuno di noi è libero di essere sé stesso. Se dovesse infastidire qualcuno, beh tanto peggio per loro! Essendo me stesso/a, intrattengo dei rapporti veri con gli altri che mi conoscono per quello/a che sono. In altre parole, dei legami sinceri e solidi, senza improvvisare nel proprio ruolo di attore/attrice.
"Infischiarsene non significa essere indifferenti. Significa sentirsi a proprio agio con l'idea di essere diversi" diceva Mark Manson.
6) Sbagliare? Una lezione di vita!
Nella vita sbagliare non è solo inevitabile, ma soprattutto indispensabile: dobbiamo agli errori il nostro percorso di crescita. Se non imparo a sbagliare, finisco per non imparare mai la lezione. Da quando ho capito questo, mando giù i fallimenti a cuor più leggero.
7) Incidenti di percorso? Succede anche ai migliori!
Sono abituato/a ad avere delle giornate no. Quante volte sei arrivato/a arrabbiata (e in ritardo) al lavoro a causa di una macchia di dentifricio sulla la tua bella camicetta? Dopo aver riflettuto, ho capito che la mia reazione era sproporzionata tanto quanto gli stessi motivi del mio nervosismo. Adesso invece, re-la-ti-viz-zooooooooo!
8) Di chi è la colpa? Bisogna davvero saperlo?
«Sei tu che hai cominciato!»
A meno che non sia rimasto mentalmente ai tempi dell'asilo, questo tipo di frase non deve uscire dalla tua bocca. È l'anima del bambino che siamo stati che bisogna conservare, non la mentalità. Ora che sono un'adulta riflessiva, non perdo più tempo nel cercare chi ha ragione e chi ha torto. Trovare soluzioni ai problemi richiede meno energia rispetto all’identificazione del colpevole, ed è tra l’altro un compito più produttivo.
Il consiglio della redazione: e se mollassimo un po’ la presa?La vita è già sufficientemente complicata per stressarsi ancora di più con cose per cui non vale neanche pena lottare, anche se è sempre più facile a dirsi che a farsi. Non è indispensabile realizzare per forza un’impresa temeraria per essere felici, allora impara a mollare un po’ la presa! Tuttavia, tieni ben presente che:
Infischiarsene non significa essere indifferenti, ma è piuttosto l’arte di sentirsi a proprio agio con le tue particolarità per poterti affermare per quello che sei realmente. Quando decidi di infischiartene di qualcosa, devi imparare a dare importanza a qualcosa di più importante – prenditi tutto il tempo di identificare cosa è importante per te e cosa no.
🤗 Capirsi, accettarsi, essere felice… Qui e ora! #BornToBeMe
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Fonte: La sottile arte di fare quello che c***o ti pare, Mark Manson, Eyrolles, 2017
Grandioso
Anonyme 9 mesi fa