Andare d'accordo con il tuo gruppo di lavoro, con il proprio capo, è importante ma non è sempre facile. Impara dalle esperienze e dai racconti altrui!
Mettere in discussione se stessi è il modo migliore per capire gli altri.”
Michelangelo
Al lavoro abbiamo a che fare con persone completamente diverse tra loro: colleghi espansivi, altri più introversi, ciascuno ha un suo modo di vedere le cose, proprio della sua personalità. Come si fa ad andare d’accordo con tutti? Ecco testimonianze e racconti sui rapporti professionali tra colleghi e capo.
Andare d'accordo con il tuo gruppo di lavoro, con il proprio capo, è importante ma non è sempre facile. Impara dalle esperienze e dai racconti altrui!
Mettere in discussione se stessi è il modo migliore per capire gli altri.”
Michelangelo
Sicuramente conosci la storia del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto, che dovrebbe motivarci ad essere ottimisti. Ecco, alcuni questo famoso bicchiere lo vedono vuoto, se lo bevono tutto e lo gettano via. Insomma, basta con le metafore: in poche parole, alcuni non riescono a pensare positivo.
Sembra che non le piaccia nessuno quanto le piace se stessa. Parla spesso di lei, e sempre con grandi complimenti, ti prende in giro, cerca di sovrastare gli altri, sembra disprezzare tutto e ha un forte problema di autostima. Benvenuta nel paradosso del complesso di superiorità, che nasconde nel 90% un complesso di inferiorità!
Immagina di dormire a intervalli alterni nell’arco di 24h al posto di fare una notte di sonno classica. Non ti convince? Neanche a me! Il sonno polifasico consiste nel frazionare il tempo in cui si dorme su un periodo più ampio. Perché se ne parla tanto? Perché dormire a intervalli separati piuttosto che di fila permetterebbe di sentirsi più riposati. E soprattutto, il sonno polifasico è più adatto a certe persone che ad altre. Scopriamo insieme se è davvero vantaggioso per lottare contro la stanchezza ed essere più efficaci!
Ci viene spesso detto che, una volta che si comincia a praticarlo, lo sport diventa una droga. È chiaro che non per tutti è così e che, su alcuni, questa droga non ha alcun effetto. Si possono provare varie discipline: palestra, nuoto, jogging… ma, alla fine dei conti, tra andare a correre e togliere i pelucchi dal proprio maglione, alcuni preferiscono sempre la seconda. Peccato che fare un po' di movimento sia davvero necessario…
Alcune persone non riescono a fare a meno dell'abbuffarsi. È un problema che riguarda molti ed è per questo che è importante capire di cosa si tratta e il modo in cui questa tendenza influenza il rapporto con il nostro corpo e con il cibo. L’iperfagia, cioè l’aumento dell’appetito che diventa quasi incontrollabile, è un disturbo facente parte del gruppo dei disturbi alimentari e può causare grandi sconvolgimenti, sia fisicamente che mentalmente. È importante capire questo disturbo per potersene liberare una volta per tutte. Cerchiamo di chiarirci le idee a riguardo.
Chi di noi non si mette a mangiare quando è giù di morale? Sempre pronto a strapparti un sorriso, il buon cibo è la soluzione a tutti i momenti tristi e malinconici. Perché mangiare ci fa star bene? C’è una spiegazione scientifica?
Tutti noi siamo spesso stanchi e stressati, e questo ci porta a vivere momenti di grande spossatezza in cui ci sentiamo privi di energie, spinti dal solo desiderio di un po’ di riposo. Questo è comune e normale. Ma quando la spossatezza non deriva da uno sforzo fisico né da un periodo di forte stress, e ci fa sentire fin troppo deboli e affaticati, allora potrebbe trattarsi di astenia.
Nella vita ci sono tante cose che non mi piace fare… Tra queste c’è sicuramente lasciare mio figlio. Anche se devo ammettere che niente mi irrita quanto le persone che mi dicono che dovrei “tagliare il cordone”. Il punto è che purtroppo non amo metterlo in mani altrui ed è sempre molto difficile separarmene. Ma possiamo parlare di un vero e proprio problema?
Ho più di 30 anni ma provo sempre la stessa felicità nell’annunciare un mio successo a mio padre. So che mi rende felice farlo, soprattutto da quando la mamma ci ha lasciati. Però, allo stesso tempo, mi chiedo sempre: perché ho bisogno di sapere che mio padre è fiero di me? Perché, in generale, abbiamo bisogno dell’approvazione dei nostri genitori? Renderli felici è una cosa, ma è bene farsi delle domande se la loro approvazione occupa un posto troppo importante nella nostra vita.
A breve faccio 32 anni ma in famiglia mi trattano tutti come una bambina. Mi infantilizzano criticando le mie scelte, dalle più importanti a quelle più futili… E come se non bastasse mi dicono cosa fare, senza che nessuno gli abbia chiesto niente. Mi considero ormai abbastanza grande per poter fare le mie scelte e comportarmi come meglio credo! Perché mi trattano così? Come uscire dal meccanismo di infantilizzazione dei genitori o, peggio, dei suoceri? Scopriamolo insieme.
Essere genitori è qualcosa di eccezionale, ma è anche tanto difficile. In quanto genitori, siamo consapevoli di poter commettere degli errori, perché anche se cerchiamo di fare sempre del nostro meglio, siamo esseri umani. È cosi, non c’è niente da fare. Nonostante i nostri sforzi, alle volte andiamo oltre ogni limite, ci lamentiamo, esageriamo o chiediamo troppo ai nostri figli. Questo non significa però che non possiamo migliorarci, anzi!
Un collega o un manager ti manca di rispetto sul lavoro? Quando qualcuno fa un commento irrispettoso al lavoro, non sappiamo bene come reagire. Siamo presi alla sprovvista e non sappiamo come comportarci, soprattutto se si tratta di una persona con una carica superiore. Quindi, per evitare che questo accada o si ripeta, ecco alcuni consigli su come reagire alle offese e farti rispettare al lavoro.
I battiti del cuore accelerano, il respiro diventa affannoso… assaliti da questo uragano di emozioni, si perde il controllo del proprio corpo. Rassicurarsi? È un tentativo vano, perché gli attacchi di panico non seguono la razionalità. Difficile avere un’influenza diretta sul cervello durante questi momenti di smarrimento, dunque bisogna agire direttamente su queste manifestazioni fisiche e psicologiche. Ecco 7 trucchi efficaci (testati e approvati) per calmare un attacco di panico.
Da quando ero piccola, ho sempre avuto l’impressione di fare le cose in funzione degli altri. Il mio comportamento e, di conseguenza, le mie scelte sono state a lungo dettate dall’approvazione altrui. Crescendo, ho poi imparato ad affermarmi e soprattutto a dimenticare cosa gli altri potessero pensare di me. Perché cerchiamo sempre approvazione? Come liberarsi di questo desiderio che potrebbe diventare tossico? Visto che ci sono passata, ecco qualche consiglio.
Per chi come me è terrorizzato dalle siringhe, questo periodo non è sicuramente dei più semplici. Ma ci sono persone per cui una semplice doccia o l’estate (con il suo esercito di infradito e piedi nudi) sono un vero e proprio calvario: i podofobi. La paura dei piedi è poco frequente ma può essere molto invalidante. Ecco come combatterla.
Esistono diverse fobie e si sa che alcune di queste sono davvero strane e singolari. La cosa incredibile delle fobie è che spesso sembrano essere ingiustificate ovvero che, pur non avendo vissuto particolari traumi, si prova una repulsione o un terrore verso qualcosa, arrivando addirittura ad avere dei veri e propri attacchi di panico. Tra le fobie più singolari troviamo la tripofobia, ovvero la fobia dei buchi: scopriamo insieme di cosa si tratta.
L’opinione degli altri è essenziale per te? Non riesci a dire mai di no? Fai di tutto per essere notato? Il bisogno smisurato di piacere potrebbe essere indicatore di un malessere profondo. Perché hai così tanto bisogno di piacere? Come liberarsi dell’opinione altrui? Non temere, ti spieghiamo tutto!
Ne abbiamo abbastanza della sofferenza, della manipolazione e delle umiliazioni. Basta! Che si tratti di una madre tossica, di un datore di lavoro tirannico o di un compagno offensivo, devi proteggerti e voltare pagina, dicendo addio a questa violenza psicologica. Riprendi il controllo della tua vita e della situazione. Come destabilizzare un manipolatore narcisista? Vediamolo insieme.
“Se all’improvviso giro il volante, avremmo tutti un incidente mortale”… Ammettilo, tutti abbiamo già pensato qualcosa di simile alla guida o in altre situazioni. Immaginare situazioni cupe è molto comune. Per alcuni, però, questi pensieri diventano delle vere e proprio angosce invivibili. Parliamo della fobia d’impulso, che spesso si traduce con la paura di uccidere qualcuno. Come sbarazzarsene? Scopriamolo insieme.
Ti sale l’ansia al solo pensiero del futuro, che si tratti del tuo lavoro o di un semplice pranzo in famiglia? I tuoi cari ti dicono che la tua ansia è immotivata e sei d’accordo con loro? Questa è quella che si chiama ansia anticipatoria, una sensazione che colpisce numerose persone che tendono a pensare sempre al peggio. Ma perché non riusciamo a distogliere i nostri pensieri dal futuro, che sia vicino o lontano? Come liberarsi dell’ansia anticipatoria per vivere più serenamente? Cerchiamo insieme una risposta!
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