Cos’è l’ascolto attivo?
L’ascolto attivo, o l’ascolto empatico, è una nozione sviluppata dal lavoro dello psicologo Carl Rogers. Non ci sono definizioni precise poiché si tratta di comprendere il dialogo tra due individui. È necessario che ognuno dei due interlocutori possa esprimersi totalmente e liberamente, motivati da un ascolto e un’attenzione sincera. Insomma, la base per potere avere una conversazione.
👂L’ascolto attivo è quando mostriamo all’altro che desideriamo capirlo e che facciamo di tutto per provargli che siamo attenti.
Gentilezza e ascolto empatico
In ufficio, l’ascolto attivo si iscrive nella gentilezza. Effettivamente, si tratta di portare un’attenzione particolare al proprio interlocutore! Quando si parla al lavoro, bisogna farsi delle domande e riformulare il pensiero dei colleghi (o manager). Ovviamente, lo stesso discorso è valido anche nel senso opposto perché ci sia una vera e propria comunicazione tra le diverse gerarchie. Quando i superiori mostrano di ascoltare in maniera attiva, i dipendenti si sentono più a proprio agio. Questo li spinge quindi a sviluppare la loro assertività al lavoro!
💡 All’opposto dell’ascolto attivo c’è l’ascolto passivo. In quest’ultimo si tende ad ascoltare distrattamente senza concentrarsi davvero sulle parole dell’interlocutore.
Quali sono le tecniche di ascolto attivo?
Come mostrare all’interlocutore che lo ascolti attivamente? Saper ascoltare significa essere capace di concentrarsi per cogliere tutte le sfumature del messaggio trasmesso. Ecco quindi le chiavi per sviluppare l’ascolto attivo al lavoro:
1) Instaurare un clima di fiducia
Per mettere a proprio agio il proprio interlocutore è necessario adottare lo stesso metodo di comunicazione. Lo si fa utilizzando lo stesso tipo di vocabolario, una postura simile ecc. Si tratta quindi di adattarsi totalmente alla persona che hai di fronte.
➜ Per esempio, certe persone hanno bisogno di riunioni molto impostate per esprimersi, mentre altri preferiscono una conversazione informale davanti alla macchinetta del caffè.
2) Rendersi pienamente disponibile
Bisogna condurre la conversazione senza pregiudizi o aspettative. È l’unico modo di essere pienamente disponibile per ascoltare l’altro. Avere pregiudizi instaura delle deviazioni cognitive che turbano l’ascolto. Quindi dimentica il commento che ti ha fatto il tuo capo la scorsa settimana o la freddura che ti ha raccontato il collega. Altrimenti la gestione della propria ipermotività diventa incontrollabile e porta solo rabbia, frustrazione ecc.
3) Mettersi nei panni dell’interlocutore
Essere empatici è alla base dell’ascolto attivo. Quando si prova empatia verso il proprio interlocutore ci si mette nei suoi panni. Reagiamo tutti in maniera diversa in funzione della nostra educazione, vissuto, valori ecc. Ecco perché è importante allontanarsi dalla propria visione delle cose per essere davvero empatici.
4) Andare oltre le parole
La comunicazione non verbale è fondamentale poiché esprime ciò che molto spesso le parole non riescono a trasmettere. Permette di mostrare in quale stato emotivo è la persona con cui stiamo parlando. Braccia conserte, sguardo sfuggente, silenzi, parlantina rapida... Tutti piccoli segnali che possono per esempio mostrare uno stato di stress. La dimensione emotiva non può essere ignorata!
5) Riformulare le frasi
Non si tratta solo di ripetere le frasi in modo automatico. Bisogna riformulare a parole proprie per assicurarsi di essere capiti. Questa riformulazione è anche utile per mostrare all’altro che abbiamo capito e integrato il messaggio che ci è stato trasmesso!
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A cosa può essere utile l’ascolto attivo sul lavoro?
L’ascolto attivo è fondamentale in un’azienda poiché facilita la comunicazione tra i diversi attori. Saper ascoltare e favorire l’ascolto tra dipendenti e superiore permette di evitare i conflitti, le incomprensioni o i non detti. Effettivamente, mostrare che lo scambio è importante dà un valore aggiunto a colui che parla, oltre che minimizzare i malintesi e le lotte di influenza! Prendere nota del pensiero di tutti instaura una buona intesa generale.
Ma soprattutto, l’ascolto attivo favorisce un ambiente positivo al lavoro perché tutti si sentano più sereni. Si tratta di un ottimo modo di lottare contro lo stress e aumenta la performance dei dipendenti che vengono realmente ascoltati. In poche parole: una componente fondamentale del buon management.
👍 Con l’ascolto attivo dirai addio ai manager tossici o al malessere in ufficio!
Il consiglio della redazione: pratica e allenamentoL’ascolto attivo è una delle chiavi per mantenere relazioni sane e stare bene nel proprio lavoro. Purtroppo però non è innato e richiede un po’ di allenamento. Ci sono giorni in cui ci si sente meno bene, siamo distratti, non si ha davvero voglia di parlare o di ascoltare l’altro... è normale, ma fai lo sforzo e vedrai le relazioni trasformarsi. 🤗 Capirsi, accettarsi, essere felici... Qui e ora! #BornToBeMe
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