Capire le ragioni
Problemi di soldi, gelosia tra sorelle, rivalità, bugie, ferite emotive, violenze psicologiche e fisiche… Tutti motivi che potrebbero portare a una crisi familiare 😥. E a volte, non è neanche colpa nostra! Subiamo il comportamento malsano di altri membri della famiglia, senza aver mai fatto nulla. Bisogna quindi identificare la ragione di questo disaccordo familiare per capire se è legato al nostro comportamento o a qualcosa che va al di là di noi 😅.
👉 Ovviamente, spesso si hanno già ben presenti i motivi della crisi familiare. Non reagire a caldo e prenditi un momento di riflessione per fare un passo indietro e comprendere meglio cosa ha potuto provocare l’abbandono.
Affrontare l’abbandono
Quando ci si rende conto che la famiglia ci volta le spalle, si crea un mix di sentimenti. Si passa per sindrome dell’abbandono, incomprensione, collera, ingiustizia ecc. È importante identificare cosa tutto ciò provoca dentro di noi per reagire nel miglior modo possibile. A volte, la crisi familiare può terminare con un senso di sollievo, perché le tensioni familiari sono troppo pesanti 😫. Per esempio si può trovare sollievo alla fine di una relazione tossica (o diverse!), tenendo comunque conto che non è sempre semplice mettere da parte i legami di sangue e dirci che abbiamo chiuso con la famiglia.
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Avere il coraggio di rimettersi in discussione
Un’altra cosa da fare in questa questa introspezione, è mettere da parte l’orgoglio e accettare le nostre imperfezioni 🤕. Anche se non è colpa nostra, bisogna riflettere alla propria parte di responsabilità, come ci spiega Caroline Kruse, consigliera familiare. Questo permette di uscire dal ruolo di vittima e ci capire che possiamo agire per restaurare i legami. Non siamo onniscienti, ci si può sbagliare, così come gli altri. Tuttavia, attenzione non dimenticarti di te. Ci sono certi casi in cui non sta assolutamente a noi rimetterci in discussione 🙅♀️.
Sapersi preservare
Ricorda che a volte, nonostante tutto, è bene non rimettere in questione il proprio comportamento, soprattutto nelle situazioni gravi. Effettivamente, la sfera familiare potrebbe essere teatro di relazioni tossiche e violente, o anche peggio 😥. È il caso della testimonianza anonima di X, una giovane donna che ha vissuto l’incredibile:
💬 “La mia famiglia mi ha voltato le spalle il giorno in cui ho detto di essere stata vittima di incesto durante l’infanzia. Non ne avevo alcun ricordo a causa di un’amnesia traumatica, ma durante l’adolescenza i ricordi sono riaffiorati poco a poco. Da quel momento in poi ho vissuto una vera e propria discesa agli inferi, ma non sono voluta restare con le mani in mano. Ho denunciato l’accaduto e molti membri della mia famiglia non mi hanno creduto. I miei genitori e i miei fratelli mi hanno sostenuto fortunatamente, ma tutti gli altri mi hanno voltato le spalle e hanno preso le parti dell’aggressore. È stato orribile e ho vissuto una vera e propria ingiustizia. Ci ho messo anni per riprendermi. Ma oggi preferisco dirmi che è meglio che queste persone non facciano più parte della mia vita…”
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Elaborare il lutto di una famiglia funzionale
Che abbia vissuto degli eventi traumatizzanti e imperdonabili o che si tratti solo di litigi familiari nelle quali non sei direttamente coinvolta, bisogna comunque elaborare il lutto di una famiglia funzionale. Siamo spesso circondati da immagini positive della famiglia, poiché si vive in una società in cui la religione valorizza molto questo aspetto. Nonostante tutto è fondamentale per il nostro benessere di disfarsi di questa immagine idealizzata e di avere uno sguardo obbiettivo. Siamo davvero compatibili con le nostre famiglie in fin dei conti?
Niente e nessuno ha il diritto di distruggerci o sminuirci, inclusi i membri della nostra famiglia. Se decide di voltarci le spalle, non darle il potere di ferirti. Anche se ovviamente, come tutte i tradimenti o gli abbandoni, resta un evento violento che può segnarci. Ecco perché non bisogna viverlo da sola 💔.
Farsi accompagnare
Una cosa alla quale penso spesso quando non riesco a comunicare con i miei parenti, è che la famiglia può avere diverse forme. Non è che perché non abbiamo legami di sangue con altre persone, che non possiamo considerarle come famiglia. I nostri amici spesso diventano una seconda famiglia, quella che ci siamo scelti. Non bisogna quindi dimenticare i legami che contano e che possono aiutarci attraverso una rottura con la nostra famiglia di sangue 😞.
In ogni caso, anche se l’aiuto di chi ci circonda è importante, la cosa migliore è farsi accompagnare da un terapeuta. Che sia per farci aiutare ad adottare un nuovo punto di vista e insegnarci a restaurare il dialogo con la nostra famiglia (tramite la terapia cognitivo comportamentale, o che sia per guarire da eventi familiari molto dolorosi (tramite una terapia EMDR)… Secondo il grado della relazione con i membri della nostra famiglia si può anche cercare di cominciare una terapia familiare, perché ognuno possa esprimersi in un ambiente calmo. Ovviamente, bisognerebbe cominciare il prima possibile per non arrivare fino alla rottura del dialogo…
Il consiglio della redazione: un’immagine idealizzataLe famiglie sono idealizzate nelle pubblicità e serie TV, dove si presentano spesso come famiglia perfette, composte da persone che si amano e si sostengono costi quel che costi. Quando si ha invece una famiglia caotica, queste immagini sono difficili da vedere e possono toccarci nel profondo poiché ci si rende conto che la nostra famiglia non ha niente a che vedere con questi modelli. O peggio, si realizza che è addirittura tossica o malsana. Ricordati però che sono solo pubblicità e che nella vita reale non esiste nessuna gara per famiglie ideale!
🤗 Capirsi, accettarsi, essere felice… Qui e ora! #BornToBeMe
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