Cos'è il bore-out? La sindrome della noia al lavoro

Aggiornato il da Giada Paoli

Più passano i giorni, più cerco di ammazzare il tempo al lavoro. Per alcuni potrebbe sembrare ridicolo, ma è una situazione davvero pesante. Mando giù un caffè dopo l’altro, guardo l’orologio ogni cinque minuti, cerco cose senza senso su Google. Diciamo che mi pagano per non fare niente! So che tanti invidieranno la mia situazione, ma ti assicuro che non è bello. Tra stanchezza, perdita di autostima e addirittura depressione, la sindrome da bore-out non è assolutamente da sottovalutare.

Cos'è il bore-out? La sindrome della noia al lavoro
  Sommario

Quando la mancanza di stimoli diventa una malattia

Lo sappiamo, la noia sul lavoro è un argomento tabù: sono pochissime le persone che osano parlarne o lamentarsene soprattutto in questo periodo di crisi. Eppure, non avere niente da fare può diventare un vero e proprio supplizio! Proprio come il burn-out, il bore-out è la “sindrome da noia esistenziale” e interessa l’ambito lavorativo. La differenza è che anziché parlare di un eccesso di lavoro, abbiamo il suo esatto contrario ovvero una profondissima noia.

Lionel Leroi-Cagniart, psicologo del lavoro, lo definisce come “uno scarso investimento sul lavoro, una mancanza di prospettive, una noia profonda e duratura nel tempo, che porta a una fatica generale e alla depressione” 🙍‍♀️. Attenzione però a non confonderlo con il brown-out, ci si annoia per il lavoro che facciamo e non il contrario.

Conseguenze psichiche e fisiche de bore-out

🧠 I sintomi del bore-out non sono da prendere alla leggera. La perdita di entusiasmo, di autostima, la demotivazione e così via non riguardano solo il campo professionale, ma possono intaccare anche la sfera personale. Di pari passo, le conseguenze non sono solo psichiche, uno studio ha infatti recentemente mostrato che chi si annoia sul lavoro sviluppa malattie cardiovascolari 3 volte più spesso del normale. Ecco un riassunto non esaustivo delle conseguenze:

  • Tristezza latente e noia;
  • Svalorizzazione di sé;
  • Abbassamento dell’autostima;
  • Ansia;
  • Stress;
  • Depressione;
  • Disturbi del sonno;
  • Perdita o aumento di peso.
📌 Bore-out et depressione 

La depressione fa parte dei sintomi del bore-out. Effettivamente, sono legati l’uno all’altro e possono avere un impatto sulla nostra vita in generale e sulla nostra salute mentale. A forza di rimettersi in discussione, di essere in un ambiente triste e di svalorizzarsi, si arriva a sentire sintomi della depressione. Ecco perché bisogna fare assolutamente attenzione a questa sindrome e capire le cause del bore-out.

Quali sono le cause del bore-out?

Ci sono diversi casi che possono essere all’origine del bore-out. Anche se molti farebbero di tutto per essere pagati per non fare niente, ti assicuro che non c’è niente di idilliaco: calo dell’attività, sentirsi in un angolo, attività ripetitive o monotone… Chiunque potrebbe cadere nelle grinfie del bore-out, ma ci sono situazioni che sono più a rischio di altre. Eccole qui:

📉 Calo di attività

Il periodo delicato della pandemia ha avuto un impatto sull’attività economica e sul consumo. Il carico di lavoro, soprattutto in certi settori, è nettamente calato. Il calo di attività può essere temporaneo o potrebbe durare nel tempo.

👩‍🎓 L’essere troppo qualificati

Avere un titolo troppo elevato per il posto che si occupa non è mai una buona idea. Sfortunatamente, a volte siamo costretti ad accettare un lavoro per il quale siamo troppo qualificati. Attenzione però perché si tratta di un terreno fertile per il bore-out.

😴 Mansioni ripetitive e monotone

Che meraviglia riempire tabelle Excel tutta la giornata. O anche no! Quando le giornate sono tutte uguali ci si annoia facilmente e si diventa un automa. Di certo non stiamo parlando del lavoro da sogno.

🚪 Sentirsi messi da parte

Essere messi da parte da un manager tossico in tutti i progetti di squadra è molto difficile da superare. Un senso di isolamento e/o una mancanza di riconoscimento possono rapidamente spedirci verso la sindrome della noia sul lavoro.

Questo articolo potrebbe interessarti >>> I benefici della noia: l'arte del dolce far niente

3 soluzioni per uscire dal bore-out

1) Parlarne

Parlarne con un professionista è la migliore soluzione. Si evitano i commenti degli altri come “sei pagato/a per non fare niente e ti lamenti?!”. Molte persone sminuiscono l’ampiezza delle difficoltà e del malessere percepite durante un bore-out. Se il nostro capo sembra aperto all’ascolto potrebbe essere utile parlargliene per avere dei compiti più interessanti da svolgere.

2) Bilancio delle competenze

È bene prendersi il tempo necessario per fare un bilancio delle nostre competenze. Le utilizziamo tutte? Siamo svogliati? Il lavoro ti annoia o è una questione più generale? Il bilancio ci permette di fare il punto sulle prospettive e soluzioni possibili.

3) Ritrovare il senso

Una volta che ci siamo posti le domande giuste è il momento di ritrovare un senso alla nostra vita. Magari è il momento di cambiare lavoro? O anche di più, potresti capire che è il caso di optare per una riconversione professionale e di cambiare totalmente vita! Una volta individuate le cause del bore-out, ci sono diverse soluzioni.


Il consiglio della redazione: non vergognarti del bore-out!

È molto difficile capire di soffrire del bore-out. La noia sul lavoro è spesso invidiata dalle persone esterne, ciò significa che chi ci circonda potrebbe farci sentire in colpa. Avremo quindi tendenza a minimizzare questa noia, ma è proprio ciò che non dobbiamo fare. È importante avere il punto di vista e soprattutto, il consiglio di un professionista. Non bisogna esitare a chiedere un aiuto psicologico se si hanno difficoltà sul lavoro.


🤗 Capirsi, accettarsi, essere felici... Qui e ora! 

#BornToBeMe

Contatta uno psicologo

Altri articoli che potrebbero interessarti:

Fonte: https://www.puntosicuro.it/ 

Articolo suggerito da Giada Paoli

Il mio sogno è vivere sognando ad occhi aperti, amando infinitamente e sentirmi libera di essere ciò che desidero.

Gli articoli appena pubblicati

Cerchi sempre di migliorarti? Scopri il metodo Kaizen!

Cerco costantemente nuovi modi per diventare una persona migliore. Prima di tutto per me, poi anche per gli altri. C’è un campo in cui però faccio fatica a migliorare: il lavoro. Come fare per migliorare nella carriera? Da qualche tempo ho scoperto il metodo “Kaizen”. Si tratta di un metodo giapponese che permette di realizzare grandi cose grazie a piccoli cambiamenti nel quotidiano. Direttamente dalle aziende giapponesi, ci aiuta a raggiungere i nostri obbiettivi. Vediamo come applicarla nella nostra vita professionale.

Come imparare a stabilire le priorità sul lavoro?

La mia scrivania è una distesa di post-it, sono spesso oberata e a volte un po’ troppo di corsa con le deadline! So che la chiave del problema sarebbe riuscire a stabilire delle priorità, ma come fare quando si ha l’impressione che tutto sia di fondamentale importanza? Ci sono vari modi per riuscirci, prima di tutto cerca di tenere a mente che si può sempre imparare a stabilire le priorità! Vediamo insieme come!

Ho degli scatti d’ira, come controllarli?

Chi non è mai stato sopraffatto dalla rabbia chiuda quest’articolo! A tutte capita, prima o poi, di provare quest’emozione forte e incontrollabile. Non è né buona, né cattiva ma è giusto che esista. È sano provare rabbia quando ci sentiamo tradite o vittime di un’ingiustizia. Al contrario, quando gli scatti d’ira sono ricorrenti, è bene imparare a controllarli. Soprattutto quando la rabbia ferisce noi o chi ci sta intorno diventa problematica.

Quando la paura del conflitto mi impedisce di dire la mia

Non appena percepisco tensione, scappo a gambe levate. Non amo i conflitti, anche se non sono d’accordo con il mio interlocutore. Di conseguenza mi tengo tutto dentro e questo mi non mi fa di certo bene. Senza farci consumare dall’interno, dovremmo imparare a superare la paura dei conflitti e far sentire la nostra voce. Perché si temono i conflitti? Come superare questa paura? Scopriamolo insieme.

Perché mentiamo? Siamo tutte un po’ bugiarde!

Parliamoci chiaro, siamo tutte un po’ bugiarde! Chi non hai mai mentito scagli la prima pietra! Ebbene sì, pare che siamo tutti e tutte incapaci di passare una giornata intera senza mentire (strano ma vero!). Ma la vera domanda è “cosa ci spinge a mentire (senza sosta)”?

Ergofobia: quando la paura del lavoro ti consuma

La paura del lavoro, purtroppo, la conosco bene. Ne ho sofferto a lungo, ma sono felice di dire che oggi sono guarita. È un disagio che può far sorridere gli altri, che pensano che sia una che non ha voglia di fare niente. Ma al contrario, la pigrizia non ha niente a che vedere con le persone che soffrono di ergofobia altrimenti detta la paura del lavoro. Da cosa deriva questa paura? Come curarla? Scopriamolo insieme.

Ripiegarsi su se stessi: quando l'isolamento sociale è un malessere profondo

Ad un certo punto ho cominciato a ripiegarmi su me stessa, quando è venuta a mancare mia madre. Avevo appena terminato gli studi e quando mi è stato offerto un lavoro a tempo indeterminato, ho preferito rifiutare. Sono rimasta a casa da sola per diversi mesi, con pochissimi contatti con gli altri. Fortunatamente, i miei amici più cari mi hanno aiutato a superare questo episodio molto complicato. Ripigerarsi su se stessi non è solo una questione di solitudine, ma anche un segno di profondo malessere. Come si può definire? Quali sono le cause? Come uscirne? Ve ne parlo in questo articolo.

Non mi sento più desiderata, come far salire la temperatura?

Finalmente è estate e le temperature salgono… all’esterno! Perché dentro casa, purtroppo, non è più così. Anni di relazione hanno un po’ raffreddato il desiderio. Un bacio per abitudine, di tanto in tanto una carezza e l’amore solo quando capita. Per chi dice che esistono delle meravigliose relazioni platoniche e appaganti, buon per loro! Io non voglio saperne nulla. Al contrario, è il momento di far salire la temperatura e risvegliare la libido.

Come evitare di trasformare la rabbia in violenza?

Il confine tra rabbia e violenza è sottile e a volte basta davvero poco perché la rabbia sfoci in violenza. La famosa goccia che fa traboccare il vaso… hai presente? Oggi ci siamo chiesti come riuscire a evitarla. Esiste una rabbia “sana”? Come evitare che la rabbia diventi violenza? Scopriamolo insieme.

Sindrome di Peter Pan: l’eterno bambino che ha paura di crescere

Impossibilità di esprimere le proprie emozioni, procrastinazione, solitudine… Tutti sintomi che possono far pensare che soffri della sindrome di Peter Pan. Prigioniero/a dell’infanzia, non accetti di affrontare le responsabilità della vita adulta. Oggi ti racconto il complesso di Peter Pan.

Wengood è anche musica...

Gaslighting: l'arte ignobile di manipolare la mente


"Non preoccuparti se gli altri non ti apprezzano. Preoccupati se tu non apprezzi te stesso."


Confucio


Come superare un tradimento? 5 passi fondamentali!