Bloccata in una società consumistica
La prima cosa che ho capito è che questo desiderio, questa ossessione e questo bisogno di avere tutto, subito, non era colpa mia 😬. Non sto cercando di colpevolizzarmi per il mio comportamento, ma soprattutto dobbiamo contestualizzare le cose: la nostra società capitalista dà normalmente valore al (sovra)consumo e alla soddisfazione immediata dei nostri desideri.
Sì, siamo bombardati tutto il giorno da pubblicità che ci spingono a comprare ancora di più 😅. I social network rafforzano questo circolo vizioso con la loro moltitudine di contenuti e informazioni. Persino le nostre relazioni sentimentali sono a portata di mano grazie alle app di incontri 🙄.
Il risultato? Siamo condizionati a voler ottenere ciò che vogliamo quasi istantaneamente, senza aspettare o fare sforzi. La nostra società ci fa dimenticare che alcune cose richiedono tempo, pazienza e duro lavoro per essere realizzate 🤐.
Piacere immediato vs soddisfazione duratura
Una cosa è certa: ottenere ciò che si desidera in fretta procura un piacere immediato. Il nostro cervello è dipendente dalla dopamina, motivo per cui ci spinge a cercare il piacere 🧠.
Nonostante ciò, dobbiamo tenere presente che questa soddisfazione ha vita breve come il tempo che abbiamo impiegato per ottenerla 😓. Svanisce rapidamente, lasciando il posto a nuovi desideri. In effetti, si tratta di una storia infinita, perché non abbiamo il tempo di assaporare ciò che abbiamo fatto. Non è così quando ti prendi del tempo per raggiungere un obiettivo a lungo termine. Anche se comporta sforzi e rinunce, la soddisfazione è più profonda e duratura 💪. Infatti, dà senso e valore alle nostre realizzazioni.
💬 Me ne sono resa conto, ad esempio, con il cucito. La fast fashion ti permette di avere tutti i vestiti che vuoi, ma hai sempre bisogno di più vesiti. Da quando vivo una vita un po' più lenta, ho iniziato a creare i miei vestiti. Ci vuole tempo, non è facile, a volte è molto costoso, ma che piacere indossare ciò che produco, totalmente nel mio stile e nella mia taglia. Sono orgogliosa di mostrare le mie creazioni e mi sono resa conto di quanto tempo ci vuole per realizzare un capo, il che me lo fa apprezzare di più rispetto alla fast fashion. |
La difficoltà di gestire la frustrazione
Certo, la società e il nostro cervello sono un po' contro di noi, ma abbiamo anche la nostra parte di responsabilità in termini di azione. Come ho detto nell'introduzione, sto cercando di cambiare perché ho notato che ho sviluppato un'intolleranza alla frustrazione. Non appena qualcosa era fuori dalla mia portata e non riuscivo a ottenerla, arrivava la frustrazione, cosa che poteva ritorcersi contro chi mi stava intorno… Sì, ero chiaramente un persona tossica 😥.
È quindi fondamentale interrogarsi e fare un lavoro su se stessi per liberarsi delle propri emozioni negative, come spiega lo psicologo Christophe André. Come fare? Diventando consapevoli di questo pregiudizio e imparando ad amare la perseveranza e la pazienza.
Questo richiede un grande sforzo, dobbiamo cambiare la nostra percezione del tempo accettando che non tutto può essere fatto sul momento. Naturalmente, questo apprendimento avviene quotidianamente e possiamo porci dei piccoli obiettivi per imparare a sviluppare questa capacità e la nostra resistenza alla frustrazione.
Per esempio, invece di ordinare il pasto pronto, perché non provare a prepararlo da soli? Esistono diverse attività che ci permettono di godere del momento, come la cucina, il bricolage, il giardinaggio, ecc.
La scarsa comprensione dei bisogni profondi
Infine, una cosa che ho capito grazie alla mia ricerca è che la mia impazienza nascondeva qualcosa di molto più profondo. Infatti, dietro a questo comportamento spesso si nasconde la paura di perdersi, o addirittura un senso di vuoto o una mancanza di riconoscimento 😔. Si tratta di bisogni legittimi, ma dobbiamo imparare a colmarli in altri modi, non attraverso cose superficiali.
L'introspezione può aiutarci a identificare questi bisogni e a rispondervi in modo adeguato. Prendendoci cura dei nostri bisogni primari (quelli della piramide di Maslow), possiamo à trovare un equilibrio e sentirci soddisfatti in modo duraturo. Naturalmente, questo non accade da un giorno all'altro e senza aiuto, quindi non dovremmo esitare a farci aiutare per imparare a coltivare la pazienza e la perseveranza.
In ogni caso, questa è la decisione che ho preso e il mio psicologo mi sta aiutando ad aprire gli occhi su questo comportamento e ad essere più calmo e felice 🤗 !
Il consiglio della redazione: capire i i propri bisogniSe ti riconosci in questa incessante ricerca di gratificazione istantanea e se ti senti spesso frustrato o vuoto nonostante l'accumulo di beni, potrebbe essere utile indagare sulle cause di questo malessere. Uno psicologo può aiutarti a esplorare questi aspetti della tua personalità, a comprendere i tuoi veri bisogni e a sviluppare strategie per soddisfarli in modo più sano ed equilibrato. Non aspettare che la situazione peggiori: a volte un piccolo passo verso la comprensione di sé può portare a grandi cambiamenti nel modo in cui vivi e ti senti. Prendere appuntamento con un professionista può essere il primo passo verso una vita più soddisfacente e consapevole. 🤗 Capirsi, accettarsi, essere felice… Qui e ora! #BornToBeMe
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