Più invecchio, più capisco certe cose. In particolare, mi rendo conto che ci sono momenti della mia infanzia che hanno avuto un impatto su di me, e non necessariamente in meglio... Sì, ci sono traumi che risalgono a molto tempo fa e mi sono reso conto che mi influenzano fortemente ora che sono un adulto. Non ci rendiamo conto di quanto questo periodo sia fondamentale per il nostro sviluppo. Spiegazioni.
I traumi infantili, ovvero gli eventi significativi e negativi che si verificano durante l'infanzia, riguardano tutti noi. Le statistiche variano a seconda della definizione esatta di trauma e della popolazione studiata, ma numerosi studi hanno dimostrato che molti bambini subiscono almeno un evento traumatico prima di raggiungere l'età adulta.
Uno degli studi più noti sull'argomento è lo studio Adverse Childhood Experiences (ACE) condotto dai Centers for Disease Control and Prevention (CDC) e da Kaiser Permanente. Questo studio ha rivelato che quasi due terzi dei partecipanti hanno vissuto almeno un evento traumatico durante l'infanzia, come:
Tuttavia, non è necessario che si tratti di un evento grave. Possiamo essere profondamente segnati da bambini perché il nostro attaccamento ai genitori è andato male. Infatti, lo psicologo John Bowlby ha spiegato che i modelli di attaccamento che formiamo nell'infanzia possono influenzare il nostro comportamento nelle relazioni per tutta la vita.
📌 I miei genitori sono partiti per una missione umanitaria quando avevo pochi mesi. Anche se non me lo ricordo, ora so che ha avuto un enorme effetto di disturbo sul bambino che ero e che ho ancora una ferita dell'anima dovuta a questo evento. |
Come spiega la dottoressa Nadine Burke Harris, pediatra e ricercatrice in materia di salute pubblica, il trauma infantile non è qualcosa che ci si lascia alle spalle, ma un'esperienza che cambia la nostra biologia. Dobbiamo quindi capire che le ferite infantili danno forma all'adulto che siamo.
Tutto questo ha delle conseguenze e, nei casi più gravi, può portare a stress post-traumatico, infelicità o addirittura problemi emotivi e relazionali 🤕.
Se riprendo il mio esempio, l'assenza dei miei genitori ha generato un'enorme paura dell'abbandono, che ha influenzato molto le mie relazioni e il mio stile di attaccamento.
In breve, la nostra identità è plasmata da ciò che abbiamo vissuto. Il passato e i traumi hanno un impatto sulla nostra autostima, sul nostro comportamento, sul nostro carattere, sulla nostra capacità di affrontare le cose, ecc.
È molto semplice, basta capovolgere il problema 🙃. Per scoprire se hai avuto un trauma infantile, devi vedere se ci sono dei sintomi, come ad esempio:
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La prima cosa da fare è riconoscere e accettare che c'è qualcosa che non va. Come ho detto, questo genera molto disagio e non si può rimanere con i nostri traumi e non fare nulla per risolverli.
Per stare meglio, devi prendere in mano la situazione e consultare uno psicologo o uno psichiatra se c'è il rischio di una malattia psicologica. Esistono diversi tipi di terapia che si sono dimostrati efficaci nel trattamento dei traumi, tra cui la terapia cognitivo-comportamentale (CBT), ma ancora di più la terapia dei movimenti oculari (EMDR).
So che è difficile da affrontare, visto che attualmente lo sto vivendo in terapia 😔. Tuttavia, i traumi infantili possono essere superati, con molta resilienza. Come ha detto lo psicologo Carl Young, "non sono quello che mi è successo, sono quello che ho scelto di diventare". È possibile andare avanti e liberarsi dalle catene.
Il consiglio dello psicologo: riconosci i tuoi traumi infantili per guarirliRiconoscere e identificare le tracce dei nostri traumi infantili è un primo passo importante sulla strada della guarigione. Uno psicologo può accompagnarti in questo percorso e aiutarti a ricostruire la tua vita su basi più sane. Ricorda che chiedere aiuto è un segno di forza, non di debolezza. Quindi, se questo articolo ti ha colpito, non esitare a fare il grande passo e a prendere un appuntamento. Il tuo stato psicologico merita tutta la tua attenzione. 🤗 Capirsi, accettarsi, essere felici... Qui e ora! |
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Giada Paoli
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