Mi sento sola: 8 modi per colmare quel grande vuoto in me

Aggiornato il da La Redazione Wengood

Viviamo gli uni accanto agli altri, senza vederci veramente. In coppia, in società, in senso generale, spesso ci si sente soli. E ancora di più in periodo Covid. Trasparenti, incompresi…questa solitudine è pesante e ci fa isolare ogni giorno un po' di più. Prima di finirla da sole con 10 gatti (anche se questi ultimi sanno essere di grande conforto!), ecco 8 trucchetti per colmare definitivamente questa sensazione di vuoto e non sentirci mai più messe da parte.

Mi sento sola: 8 modi per colmare quel grande vuoto in me
 
 Sommario


🎵 “La solitudine non è mica una follia, è indispensabile per star bene in compagnia”

Giorgio Gaber – La solitudine

Il Covid limita i nostri momenti di convivialità; per questo, sono sempre di più le persone che si sentono sole. Ma attenzione, sentirsi soli non significa per forza esserlo veramente. È possibile che tu ti senta intrappolata in una spirale di negatività che ti porta a pensare che gli altri non ne vogliano sapere di te, che non si interessino o che, più semplicemente, non ti apprezzino.

Dunque, per prima cosa è importante distinguere le differenti situazioni:

  • Ti senti sola; si tratta principalmente di una sensazione, un’emozione, una percezione
  • Non hai legami sociali, sei isolata a livello relazionale per diverse ragioni
  • Abiti da sola, rinchiusa nelle tue quattro mura

In primo luogo, è importante identificare la fonte della tua solitudine. Riconoscerla e definirla ti aiuterà ad affrontarla.

Mi sento sola: 8 modi per riempire questo vuoto

🎵 " “E quel parlare inutilmente delle nostre incomprensioni, per certi passeggeri malumori. Amata solitudine, Isola benedetta."
 Franco Battiato - Amata solitudine

1) Ricontrarsi

Riflettendoci su, ci si rende conto che questo vuoto lo si sente soprattutto internamente. Cercare di riempirlo uscendo a farsi un giro per negozi o partecipando a qualche evento che sembra poterci ridare una vita sociale equivale a mettere un cerotto su un’emorragia. È meglio ricucire la ferita: dunque, dimentichiamo tutte queste strategie superficiali e riconnettiamoci con la nostra identità più profonda. Alle volte, la paura della solitudine è legata alla paura di ritrovarsi soli con se stessi, con questa interiorità che spesso non si conosce poi così bene. Da questo deriva l’importanza di ritrovarsi faccia a faccia con il proprio “io” e tirare le somme.

2) Imparare ad amarsi

E se l’amore arrivasse in soccorso per colmare questo vuoto? Un amore forte e sincero…come quello che dovremmo avere per noi stesse prima di pensare a quello degli altri. Bisognerebbe imparare a conoscersi, prendere consapevolezza delle proprie qualità e dei propri gusti: questo è il modo migliore per ritrovare fiducia in se stesse, soddisfare le proprie voglie, e godere della solitudine se questa persiste.

3) E ad apprezzare la solitudine

Spesso la percepiamo come una prigione, quando invece è proprio grazie a lei che possiamo raggiungere la vera libertà. Molte persone si lamentano di non avere il tempo per fare ciò che vogliono, o di essere bloccate dalle persone che le circondano. Stando sole, possiamo dedicarci esclusivamente a noi stesse e ai nostri piaceri, in modo da trasformare la solitudine in un’alleata.

4) Risveglia la tua creatività

Leggere, cucinare, fare qualcosa di creativo… e chi più ne ha più ne metta! In questo mondo esiste ben più di un’attività che ci può andare a genio! Prendere del tempo per noi stesse e dedicarci alle nostre passioni ci terrà occupate. Trasformare questa sensazione negativa in produttività ci renderà molto fiere.

amici al bar

In effetti, è proprio grazie ad alcune attività che si possono incontrare persone nuove. Se questo non succede, sarà comunque un grande piacere tenersi occupate. Se le due cose coincidono, tanto meglio!

5) Provare gratitudine

Perché questa emozione ci permette di ringraziare la vita e di capire che quest’ultima può essere anche molto gratificante. Avere un diario della gratitudine e scrivere tutto ciò che ci va bene, ci aiuterà a comprendere che la felicità è già presente ed è semplicemente nascosta nei piccoli dettagli. Magari ti senti trasparente, e poi ti ricordi di quel momento in cui qualcuno ha notato il tuo nuovo taglio di capelli; è così, piano piano, il vuoto si colmerà.

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6) Non sentirsi in colpa e ascoltare i propri bisogni

Malgrado le apparenze, nessuno ha una vita perfetta. In alcun caso dobbiamo sentirci colpevoli di sentire questo vuoto. È normale e succede anche ai migliori! Un’emozione è sempre vera, bisogna accettarla e accoglierla. In realtà, inviando a noi stesse tali segnali, il nostro “io” cerca di mandarci un messaggio: c’è qualcosa nella nostra vita che non va bene. È dunque arrivato il momento di dedicarsi ad una profonda introspezione per definire la strategia futura verso il raggiungimento della felicità.

ragazza che medita

Delle voglie sepolte da lungo tempo dentro di noi vogliono risvegliarsi… Non è chiudendo gli occhi o facendo finta di niente che le placheremo.

7) Fare il punto delle proprie relazioni

Alla fine dei conti, perché ci sentiamo sole? Perché non conosciamo molte persone? Oppure questa sensazione è legata ad alcune amicizie perdute? O, più semplicemente, siamo circondate da persone e relazioni tossiche che ci fanno sentire incomprese? Dopo aver identificato la causa scatenante, potremmo riavvicinare alcune persone e allontanare delle altre.

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8) Adottare un animale da compagnia

Perché queste piccole creaturine hanno tanto amore da dare. Accogliendo nella nostra vita un compagno fedele, il sentimento di solitudine se ne andrà, perché c’è qualcuno a casa che ti aspetta, anche se peloso e con una codina!


Il consiglio dello psicologo – Bisogna riallacciare con se stessi e con gli altri

La psicologa Laurie Hawkes ci spiega: “Poco importa che l’isolamento sia reale oppure no; è il modo in cui lo viviamo che genera o no la sofferenza.” La colpa dunque è della nostra cultura e dei nostri ideali di socialità. La nostra epoca pullula di mezzi che ci permettono di essere sempre in contatto con gli altri: il telefono, Internet, e anche gli spostamenti rapidi. Ma questi nuovi strumenti rinforzano anche la consapevolezza della solitudine: i momenti che passiamo da soli vengono svalorizzati e percepiti come una sofferenza.

Inizialmente, la soluzione consisterà dunque nel riallacciare con se stessi. Può darsi che non abbiamo veramente paura della solitudine, quanto di un’interiorità che non conosciamo. È da questo che deriva l’importanza di imparare a conoscersi meglio, interrogandosi sulle proprie paure, ideali, desideri e bisogni. In seguito, bisognerà darsi da fare nelle nostre relazioni. Sono molte le persone che si lamentano dei legami superficiali. Ci sentiremo molto meno sole cercando di coinvolgere gli altri e di essere partecipi. Dedicare tempo e mostrare interesse, creare dei ricordi… Si tratta di dare senso e valore ai rapporti umani.

Se necessario, possiamo apprendere ad apprezzare la solitudine anche grazie all’aiuto di un terapeuta.

🤗 Capirsi, accettarsi, essere felici... Qui e ora!
#BornToBeMe


Vedi anche: E se ci chiedessimo per davvero "come va?"

*Fonte: strategiedellamente.it

Articolo suggerito da La Redazione Wengood

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