Le 5 ferite dell'anima: come fare per non soffrire più

Aggiornato il da Amelia Lombardi

Rifiuto, abbandono, tradimento, umiliazione, ingiustizia... Tutte parole che non evocano nulla di positivo e che corrispondono alle 5 ferite dell'anima. La scrittrice canadese Lise Bourbeau ha pubblicato un libro su questo argomento e spiega come le ferite emotive ci influenzino e ci disturbino. A causa di esse, non riusciamo a essere noi stessi, ecco perché dobbiamo conoscerle e decifrarle per liberarci dalla nostra sofferenza.

Le 5 ferite dell'anima: come fare per non soffrire più
Sommaire : 

Cos'è una ferita dell'anima?

Lise Bourbeau, nel suo libro Le 5 ferite e come guarirle spiega che le ferite dell'anima corrispondono a un evento che si è verificato nella nostra infanzia e che è inscritto in noi. Da bambini è impossibile affrontare emotivamente un evento difficile. I bambini non hanno gli strumenti psico-affettivi per limitare l'impatto di un momento doloroso. È ancora più difficile affrontarlo quando proviene da un adulto, come un genitore, che dovrebbe volere il nostro bene 😥...

Per proteggerci dalle emozioni negative provocate dalle ferite emotive, adotteremo quindi un meccanismo di difesa. Lise Bourbeau spiega che si tratta di "maschere" che ci impediscono di essere noi stessi. Esistono per proteggerci da ciò che può ferirci, ma a causa di esse non possiamo essere veramente felici 😕. Non ci evolviamo in armonia con i nostri desideri e i nostri sogni...

➜Per essere veramente noi stessi e lasciarci andare, dobbiamo conoscere le 5 ferite dell'anima. Questo ci permetterà di lavorare sulle nostre maschere per farle scomparire completamente.

Quali sono le 5 ferite dell'anima?

1. La ferita del rifiuto

  • 👉 Causa: si verifica quando, durante l'infanzia, abbiamo ricevuto complimenti e attenzioni solo assecondando i nostri genitori. È evidente che c'è stata una mancanza d'amore e questo crea una ferita da rifiuto.
  • 👉Conseguenza: quando soffriamo di una ferita da rifiuto, abbiamo poca fiducia in noi stessi e non siamo mai soddisfatti di ciò che facciamo. Siamo discreti, introversi e non siamo audaci. Non chiediamo aiuto perché pensiamo che sia una prova della nostra "nullità". Abbiamo sempre paura di disturbare o di non essere interessanti.
  • 👉Meccanismo di difesa: fuggire dalle relazioni, voler essere perfetti.

2. La ferita dell'abbandono

  • 👉 Causa: in questo caso, si tratta di una mancanza di calore emotivo sviluppata durante l'infanzia. Si è instaurata una profonda tristezza, con il bisogno di essere al centro dell'attenzione. La paura più grande della persona che soffre di ansia da abbandono è la solitudine.
  • 👉Conseguenza: quando si ha una ferita da abbandono, è molto difficile funzionare da soli. Si tenderà a desiderare relazioni fusionali per essere il più possibile vicini alle emozioni degli altri. Ci sarà un vero e proprio bisogno di essere al centro dell'attenzione, fino al punto di commiserarsi per far sì che gli altri si prendano cura di noi.
  • 👉Meccanismo di difesa: essere dipendenti, chiudersi nel ruolo di vittima nel triangolo di Karpman, regressione.

3. La ferita dell'umiliazione

  • 👉 Causa: da bambini ci si sente umiliati da un genitore (o un parente) che si diverte a prenderci in giro. È nato un grande senso di vergogna, che bisogna quindi soffocare.
  • 👉 Conseguenza: la persona che soffre di questa ferita farà di tutto per aiutare i propri cari. In questo caso ha bisogno di sentirsi indispensabile per gli altri, per salvare il proprio ego dalla sensazione di vergogna. Questo è ciò che caratterizza la sindrome del salvatore: abbiamo bisogno di prenderci cura degli altri per non confrontarci con noi stessi e con i nostri bisogni.
  • 👉Meccanismo di difesa: repressione, masochismo (non prendersi cura di se stessi).

4. La ferita del tradimento

  • 👉 Causa: i genitori della persona che soffre di un trauma da tradimento avevano enormi aspettative. Solo che da bambina non è stata all'altezza di queste aspettative spropositate. Ci sentiamo traditi a causa della manipolazione messa in atto dai genitori per raggiungere il loro obiettivo durante la nostra infanzia.
  • 👉Conseguenza: non ci fidiamo degli altri quando abbiamo una ferita da tradimento. Cerchiamo di mascherarla rendendoci indispensabili per gli altri, come nel caso della ferita da umiliazione. Vogliamo dimostrare la nostra affidabilità, imponendo la nostra visione e la nostra volontà.
  • 👉Meccanismo di difesa: il bisogno di controllo.

5. La ferita dell'ingiustizia

  • 👉 Causa: durante l'infanzia non si è stati in grado di esprimere le proprie emozioni e la propria sensibilità a causa di un genitore freddo. Questo ha bloccato l'espressione della propria individualità e si cerca di conformarsi alla visione dei genitori per essere apprezzati.
  • 👉Conseguenza: quando soffriamo per una ferita da ingiustizia, facciamo di tutto per mostrare una perfezione che mascheri la sofferenza. Niente deve togliere l'illusione di questa perfezione, quindi si è molto rigidi. Vogliamo apparire ottimisti, anche a costo di creare una positività tossica. Minimizziamo i problemi, nostri e degli altri, per dire che nulla ci riguarda.
  • 👉Meccanismo di difesa: rigidità, rigore.

Come guarire dalle 5 ferite dell'anima?

Per liberarsi di una ferita emotiva, bisogna prima di tutto prenderne coscienza 🤕. Vale a dire che dobbiamo riconoscerla e accettarla. In questo modo, riusciremo più facilmente a comprendere la nostra realtà, le nostre sofferenze e i nostri fallimenti. È possibile che non ci si riconosca nelle descrizioni delle ferite, ma è anche possibile che si provi ancora una sensazione di rifiuto, umiliazione, tradimento... Questo significa che c'è qualcosa di profondamente radicato in noi, che ci impedisce di realizzarci.

➜Lise Bourbeau consiglia di fare l'esercizio di scrivere le 5 ferite su un foglio di carta. Dobbiamo scrivere tutte le emozioni e i ricordi legati a queste parole per arrivare a comprendere la nostra ferita. Ad esempio, dobbiamo dire cosa evoca in noi l'abbandono.

Comprendere i nostri meccanismi di difesa (o le nostre “maschere”)

L'altra cosa che possiamo fare è imparare a individuare i nostri meccanismi di difesa 👀. Ci hanno permesso di convivere con i nostri blocchi emotivi per molto tempo, ma ci ostacolano troppo. Non possiamo più vivere senza di essi e impediscono lo sviluppo delle nostre risorse per affrontare le difficoltà che incontriamo.

Dobbiamo quindi riconoscere la paura e l'ansia quando ci si presenta una situazione inaspettata😨. Questo ci permette di individuare rapidamente le nostre strategie di difesa e di lavorare su di esse. A poco a poco, ne diventeremo consapevoli sempre più rapidamente e impareremo ad agire in modo diverso. Liberarci della nostra maschera ci permette di vivere più in linea con i nostri desideri, il che consente una profonda liberazione e realizzazione 🤗.

L'opinione della redazione: qual è la vostra ferita?

Queste ferite ci impediscono di sviluppare ed esprimere il nostro pieno potenziale in tanti modi. Hai riconosciuto la ferita che ti causa dolore? Hai dei dubbi? Cosa ti ispira? Quali immagini ti vengono in mente? Rispondi a queste domande nel modo più sincero possibile: come ha detto giustamente Camille, il primo passo è prenderne coscienza. Lavorando con uno psicologo, capirai le ragioni dei tuoi blocchi e potrai mettere in atto nuovi comportamenti che ti permetteranno di spiegare le tue ali.

🤗 Capirsi, accettarsi, essere felice... Qui e adesso !
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Fonte: Il portale della conoscennza

Articolo suggerito da Amelia Lombardi

La scrittura è un mezzo di espressione meraviglioso di cui non posso fare a meno. Mi ha permesso di incanalare la mia ipersensibilità e amo scrivere di psicologia e sviluppo personale. La comprensione di sé è il modo migliore per andare avanti!