Perché non riesco a fare un passo indietro?

Aggiornato il da Paola Ferraro

Fare un passo indietro, relativizzare, lasciare la presa, tutte cose che ci farebbero bene ma che non sono sempre semplici. Il capo ti rimprovera, arrivi in ritardo all’asilo sotto lo sguardo rabbioso della direttrice, la casa è sommersa di cose da lavare ma il partner sembra non averci fatto caso. Basta, chiedo il divorzio! O forse… imparo a fare un passo indietro e farmi le domande giuste per prendere le decisioni giuste!

Perché non riesco a fare un passo indietro?
 
 Sommario

Fare un passo indietro significa prendersi del tempo

Spesso si fa così fatica a fare un passo indietro perché nella vita di tutti i giorni agiamo precipitosamente a causa della marea di cose che ci sommergono. Risultato? Prendiamo le decisioni di fretta e se dobbiamo affrontare una situazione delicata ci ritroviamo a essere guidate solo da rabbia, pessimismo e stress. Tutto ciò genera solo negatività e soprattutto l’impressione che non facciamo mai le cose bene… una chiara prova di mancanza di fiducia in se stessi! 🙂 Fare un passo indietro quindi significa prendersi il tempo di riflettere e per guardare la situazione nel suo insieme.

Evitare di guardarsi dentro

Non riuscire a fare un passo indietro è anche un modo per alcuni di non fermarsi a guardare dentro di sé e quindi dimenticarsi un po’. Siamo totalmente fagocitati da un lavoro che ci ruba tutto il tempo e l’energia perché abbiamo voglia di essere notati, di avere successo, di avere un aumento. Ci lasciamo condizionare da una famiglia tossica o da relazioni tossiche perché abbiamo voglia di piacere, di essere amati, di rendere gli altri felici. E così facendo ci dimentichiamo di noi stesse. 😵 Poi, poco a poco, tutte queste cose che sembrano banali cominciano a pesarci sempre di più. Un semplice commento da parte di un collega o di un partner ci manda su tutte le furie, non ci riposiamo mai, la minima falla nella nostra organizzazione ci fa scoppiare in lacrime e sopportiamo ogni giorno stanchezza cronica, burn-out, tristezza latente o depressione.

Ragazza triste

E se fosse il momento di fare un passo indietro?

Come riuscire a fare un passo indietro?

Certe situazioni della vita di tutti i giorni richiedono del tempo, ma soprattutto servirebbe fare un passo indietro per guardarle da lontano. Un po’ come se fossimo spettatrici della nostra stessa vita. Si può avere bisogno di fare un passo indietro con qualcuno, in una relazione, rispetto ai propri sentimenti o anche sul lavoro. Semplicemente perché questo lavoro di distanza ci aiuta a prendere le migliori decisioni, che non siano animate da emozioni o pensieri negativi, ma che rispecchino il nostro modo di essere 🧠. Infatti, saper fare un passo indietro, significa anche riscoprirsi. Sapere ciò di cui abbiamo davvero bisogno, ciò di cui siamo capaci. Insomma, ci sono solo aspetti positivi in questo fatidico passo indietro!

Consigli ed esercizi

Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero esserti d’aiuto per fare un passo indietro ed essere quindi più rilassata:

  • Prenditi il tuo tempo

Come dicevo anche prima, prendere le distanze significa prima di tutto prendersi il proprio tempo. Ma il tempo per cosa? Di analizzare la situazione nel suo insieme, di cercare di capire perché stai male. Perché sei sempre stanca o tesa?

  • Pensa positivo

Non si parla abbastanza dei benefici del pensiero positivo, ma è un ottimo modo di non brancolare nel buio continuamente e di non vedere sempre il bicchiere mezzo vuoto. Ovviamente, non ha senso neanche vedere tutto rosa e fiori e non sei obbligata a scrivere ogni giorno un diario della gratitudine, ma quando senti di essere oberata da tutto, cerca di fare una lista mentale delle cose che ti rendono felice.

  • Cerca di razionalizzare e sdrammatizzare

Le brutte notizie, le situazioni complicate hanno tendenza a stravolgere tutto e soprattutto a stravolgere il tuo umore. Ecco perché è importante imparare a razionalizzare. Non è sempre tutto così drammatico come le nostre emozioni vogliono farci credere. E spesso possiamo anche superarle per quanto siano delicate. Si sdrammatizza quindi prendendo la situazione per quella che è.

👉 Se sono le 21 e il gatto non ha più crocchette, non ha senso autoinfliggersi una marea di insulti sull’incapacità di saper badare ai propri animali di compagnia. Cerca di razionalizzare: è solo una notte o al massimo di una giornata senza crocchette. E poi di sdrammatizzare: i gatti hanno una buona forza di resistenza quindi una fetta di prosciutto o una scatoletta di tonno dovrebbero bastare.

  • Sii consapevole delle tue capacità

È fondamentale sapere quello che possiamo e non possiamo fare, conoscere le proprie capacità e punti deboli e soprattutto accettarli. Prima di tutto perché è il primo passo verso la fiducia in se stessi e inoltre, evita di mandarci su tutte le furie a causa di un fallimento. Tutti abbiamo diritto all’errore e ci sono cose che non sappiamo fare. Ciò non significa che annullano le cose che sappiamo fare e che sappiamo superare i problemi diventando più forti.

  • Affronta i problemi

Evitare le situazioni delicate è spesso il modo migliore di ingigantirle. I problemi fanno parte della vita e quando si presentano c’è poco da fare, bisogna semplicemente accettarli, prendere le cose per quelle che sono e andare oltre. Una battuta della serie The Politician riassume bene questo concetto: “La vita non è un treno! È un tornado di merda pieno di pepite d’oro. Non sei obbligato a pianificare tutto, devi solo cercare di restare pulito, cercando di acchiappare quanto più pepite possibili (…), ma non puoi, è il principio”.

  • Impara a mollare la presa

Dulcis in fundo! Sì, perché fare un passo indietro e imparare a mollare la presa sono estremamente legate. Se cerchi sempre di avere tutto sotto controllo, se non sai mollare la presa, avrai difficoltà a fare un passo indietro davanti a qualsiasi situazione. Ci sono tante cose che vanno al di là del nostro controllo, è bene accettarlo, non rassegnarsi e concentrarsi sulle cose importanti.

👉 Al lavoro, lasciare la presa può significare imparare a dire no, ridefinire le proprie priorità, delegare, accordarsi delle pause, esprimere i propri bisogni.

In coppia o in famiglia è un po’ la stessa cosa. Non siamo obbligati a controllare tutto e tutti perché ogni cosa sia fatta a modo nostro, possiamo anche mettere in atto routine o rituali per un’organizzazione più semplice, nel quale nessuno si senta oberato e in cui tutti prendano del tempo per sé, per rilassarsi e imparare a relativizzare!


Il consiglio della redazione: un esercizio non sempre facile

La terapeuta Alain Losier definisce la nozione di fare un passo indietro come: “osservare una situazione in maniera distaccata, comprendendo l’altro ma restando se stessi, in modo tale da individuare chiaramente il proprio ruolo, i propri interessi e obbiettivi!”. La definizione è molto interessante ma cerchiamo di essere onesti, è più facile a dirsi che a farsi… 👉 Speriamo che questi esercizi vi permetteranno di riuscirci, ma se fosse troppo difficile, è preferibile rivolgersi a uno psicologo. Insieme potrete capire le ragioni che vi bloccano e creare nuove abitudini che ti permetteranno di relativizzare e vivere più serenamente.

🤗 Capirsi, accettarsi, essere felici... Qui e ora!
#BornToBeMe



Maggio informazioni su: https://www.marieclaire.it

Articolo suggerito da Paola Ferraro

La scrittura è sempre stata la mia terapia, da quando ho memoria ho sempre usato la carta come sacco da boxe. Impara a conoscermi, sono Paola Ferraro.

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