Come reagire di fronte ad una persona bipolare? Aiutare e farsi aiutare

Aggiornato il da Paola Ferraro

Il disturbo bipolare è una malattia psichica cronica che intacca l’umore. Per poter aiutare qualcuno che soffre di questo disturbo, bisogna dunque comprendere questa malattia e determinare le fasi depressive e quelle maniacali per poter adottare il comportamento più adatto. Ma quando un nostro caro soffre di bipolarismo, bisogna trovargli un sostegno, per confrontarsi, condividere le proprie emozioni e non sentirsi solo di fronte a questa malattia permanente.

Come reagire di fronte ad una persona bipolare? Aiutare e farsi aiutare

Conoscere il bipolarismo per saperlo gestire

Se vivi con una persona bipolare, sicuramente sai bene che cos'è una malattia mentale che colpisce l’umore e che non è possibile controllare. Per la persona bipolare è impossibile gestire le proprie emozioni e avere controllo su di esse; bisogna dunque avere pazienza e soprattutto evitare di giudicarle. Aiutare un caro che soffre di questa malattia implica una grande responsabilità, che deve essere presa sul serio. È anche una bellissima dimostrazione d’amore, che necessita dunque un aiuto. Nonostante la bipolarità dell’altro, bisogna prima di tutto prendersi cura di se stessi.

Fase depressiva: fai attenzione

Durante la fase depressiva, la persona bipolare ha tutti i sintomi della depressione: tristezza, stanchezza imponente, perdita d’interesse, voglia di lasciarsi andare, etc. Quando inizi a notare questi sintomi, cerca di comunicare con la persona in questione, ascoltala, cerca di farla sorridere e incoraggiala a consultare uno psichiatra. Se la fase depressiva è già ad uno stadio avanzato, puoi prenderti il carico delle faccende domestiche quotidiane (fare la spesa, cucinare, contabilità, amministrazione, etc.) e fai attenzione ai pensieri suicidi. Sorveglia il tuo caro con discrezione, individua le intenzioni suicide e fai attenzione ai segni del passaggio all'atto imminente. Parlane con un medico o uno psichiatra se sei seriamente preoccupata.

Potrebbe interessarti: Come calmare e gestire gli attacchi di rabbia?

Fase manicale: pazienza e distanza

A differenza della fase depressiva, durante la fase maniacale la persona bipolare ha una grandissima energia, arrivando addirittura a fare a meno del sonno per qualche giorno. Sono soprattutto le persone che le stanno vicino a rendersi conto della fase in atto e che potranno avvertire il soggetto, che a sua volta si sente piuttosto bene e in forma. In questa fase, potrebbe essere difficile farlo ragionare; dunque, esprimi le tue sensazioni ma non reagire ai suoi attacchi. Bisogna essere passivi, premurosi e, se necessario, allontanarsi e prendere le distanze, ma sempre tenendolo d’occhio. Puoi essere tu a farlo, oppure un tuo caro che possa prendere il tuo posto per un po' di tempo. Se in questa fase maniacale la persona bipolare va troppo lontano, mette la sua salute in pericolo, è violenta o aggressiva con te, e minaccia di destabilizzare l’ordine pubblico, allora potrebbe ritenersi necessario un ricovero. In tal caso, contatta uno psichiatra.

Buono a sapersi: tra una fase e l’altra, la vita continua. Comportati normalmente e non attribuire ogni emozione forte alla malattia.

La redazione ti consiglia: Perché alcuni non riescono mai a vedere il lato positivo?


Il consiglio della redazione: non metterti da parte

Se sei vicino a una persona bipolare, è importante avere il sostegno delle persone che ti stanno attorno, ma anche un gruppo di parola, dei professionisti, un terapeuta. Il tuo benessere è ugualmente importante, ancor più dato che la malattia del tuo caro può essere fonte di stress o ansia, e può portare anche alla depressione. Cerca il più possibile di trovare del tempo per rilassarti, fare ciò che ami e, soprattutto, non avere mai vergogna di chiedere aiuto e non esitare a farlo se ne senti il bisogno.

🤗 Capirsi, accettarsi, essere felice… Qui e ora! 
#BornToBeMe



La redazione ti consiglia:

Articolo suggerito da
Paola, Ferraro

"La scrittura è sempre stata la mia terapia, da quando ho memoria ho sempre usato la carta come sacco da boxe. Impara a conoscermi, sono Paola Ferraro."

Gli articoli appena pubblicati

Il sonno polifasico: dormire a più riprese, una buona idea?

Immagina di dormire a intervalli alterni nell’arco di 24h al posto di fare una notte di sonno classica. Non ti convince? Neanche a me! Il sonno polifasico consiste nel frazionare il tempo in cui si dorme su un periodo più ampio. Perché se ne parla tanto? Perché dormire a intervalli separati piuttosto che di fila permetterebbe di sentirsi più riposati. E soprattutto, il sonno polifasico è più adatto a certe persone che ad altre. Scopriamo insieme se è davvero vantaggioso per lottare contro la stanchezza ed essere più efficaci!

Odio lo sport, come farne (un po') senza farlo?

Ci viene spesso detto che, una volta che si comincia a praticarlo, lo sport diventa una droga. È chiaro che non per tutti è così e che, su alcuni, questa droga non ha alcun effetto. Si possono provare varie discipline: palestra, nuoto, jogging… ma, alla fine dei conti, tra andare a correre e togliere i pelucchi dal proprio maglione, alcuni preferiscono sempre la seconda. Peccato che fare un po' di movimento sia davvero necessario…

Iperfagia: comprenderla per liberarsene

Alcune persone non riescono a fare a meno dell'abbuffarsi. È un problema che riguarda molti ed è per questo che è importante capire di cosa si tratta e il modo in cui questa tendenza influenza il rapporto con il nostro corpo e con il cibo. L’iperfagia, cioè l’aumento dell’appetito che diventa quasi incontrollabile, è un disturbo facente parte del gruppo dei disturbi alimentari e può causare grandi sconvolgimenti, sia fisicamente che mentalmente. È importante capire questo disturbo per potersene liberare una volta per tutte. Cerchiamo di chiarirci le idee a riguardo.

Perché mangiare ci fa sentire così bene?

Chi di noi non si mette a mangiare quando è giù di morale? Sempre pronto a strapparti un sorriso, il buon cibo è la soluzione a tutti i momenti tristi e malinconici. Perché mangiare ci fa star bene? C’è una spiegazione scientifica?

Astenia: quando la spossatezza diventa cronica

Tutti noi siamo spesso stanchi e stressati, e questo ci porta a vivere momenti di grande spossatezza in cui ci sentiamo privi di energie, spinti dal solo desiderio di un po’ di riposo. Questo è comune e normale. Ma quando la spossatezza non deriva da uno sforzo fisico né da un periodo di forte stress, e ci fa sentire fin troppo deboli e affaticati, allora potrebbe trattarsi di astenia.

Non voglio separarmi da mio figlio, è un problema?

Nella vita ci sono tante cose che non mi piace fare… Tra queste c’è sicuramente lasciare mio figlio. Anche se devo ammettere che niente mi irrita quanto le persone che mi dicono che dovrei “tagliare il cordone”. Il punto è che purtroppo non amo metterlo in mani altrui ed è sempre molto difficile separarmene. Ma possiamo parlare di un vero e proprio problema?

Vorrei che i miei genitori fossero fieri di me, perché ho così tanto bisogno della loro approvazione?

Ho più di 30 anni ma provo sempre la stessa felicità nell’annunciare un mio successo a mio padre. So che mi rende felice farlo, soprattutto da quando la mamma ci ha lasciati. Però, allo stesso tempo, mi chiedo sempre: perché ho bisogno di sapere che mio padre è fiero di me? Perché, in generale, abbiamo bisogno dell’approvazione dei nostri genitori? Renderli felici è una cosa, ma è bene farsi delle domande se la loro approvazione occupa un posto troppo importante nella nostra vita.

Perché mi vedono come una bambina in famiglia? Sono stanca dell’infantilizzazione!

A breve faccio 32 anni ma in famiglia mi trattano tutti come una bambina. Mi infantilizzano criticando le mie scelte, dalle più importanti a quelle più futili… E come se non bastasse mi dicono cosa fare, senza che nessuno gli abbia chiesto niente. Mi considero ormai abbastanza grande per poter fare le mie scelte e comportarmi come meglio credo! Perché mi trattano così? Come uscire dal meccanismo di infantilizzazione dei genitori o, peggio, dei suoceri? Scopriamolo insieme.

Genitori troppo esigenti: quando si pretende troppo dai figli

Essere genitori è qualcosa di eccezionale, ma è anche tanto difficile. In quanto genitori, siamo consapevoli di poter commettere degli errori, perché anche se cerchiamo di fare sempre del nostro meglio, siamo esseri umani. È cosi, non c’è niente da fare. Nonostante i nostri sforzi, alle volte andiamo oltre ogni limite, ci lamentiamo, esageriamo o chiediamo troppo ai nostri figli. Questo non significa però che non possiamo migliorarci, anzi!

Al lavoro mi mancano di rispetto, come reagire?

Un collega o un manager ti manca di rispetto sul lavoro? Quando qualcuno fa un commento irrispettoso al lavoro, non sappiamo bene come reagire. Siamo presi alla sprovvista e non sappiamo come comportarci, soprattutto se si tratta di una persona con una carica superiore. Quindi, per evitare che questo accada o si ripeta, ecco alcuni consigli su come reagire alle offese e farti rispettare al lavoro.

Wengood è anche musica...

Rilassati e ritrova la serenità 😌

Wengood Italia

  1. BerlinRY X
    2:54
  2. 13th of JanuaryPatricia Lalor
    3:00
  3. ExperienceLudovico Einaudi
    5:15
  4. Nuvole BiancheLudovico Einaudi
    5:57
  5. Una MattinaLudovico Einaudi
    3:23
  6. I GiorniLudovico Einaudi
    6:50
  7. PrimaveraLudovico Einaudi
    7:22
  8. Alone Again (Naturally)Gilbert O'Sullivan
    3:36
  9. Skinny LoveBon Iver
    3:58
  10. FlumeBon Iver
    3:39
  11. re:stacksBon Iver
    6:41
  12. Hey, MaBon Iver
    3:36
  13. Back To LifeGiovanni Allevi
    4:38
  14. Secret LoveGiovanni Allevi
    4:32
  15. Come sei veramenteGiovanni Allevi
    6:04
  16. FlowersGiovanni Allevi
    2:59

Gaslighting: l'arte ignobile di manipolare la mente

Gaslighting: l'arte ignobile di manipolare la mente

"Non preoccuparti se gli altri non ti apprezzano. Preoccupati se tu non apprezzi te stesso."


Confucio


Come superare un tradimento? 5 passi fondamentali!

Come superare un tradimento? 5 passi fondamentali!