Che cos'è l'intensificazione dell'impegno?
L'intensificazione dell'impegno è stata descritta per la prima volta dal ricercatore americano Barry M. Staw nel suo articolo del 1976 "Knee deep in the big muddy: a study of escalating commitment to a chosen course in action". Si tratta di un comportamento in cui ci ostiniamo a prendere decisioni in relazione a una strategia iniziale, ma che ci porta dritti a un fiasco 😅.
Viene spesso utilizzato come concetto per spiegare i fallimenti di aziende come Kodak, che non ha creduto nel digitale e ha continuato con la fotografia a pellicola nei primi anni 2000 📸. Tuttavia, è anche un comportamento che ritroviamo nella nostra vita, ecco un esempio che mi è capitato (e che può capitare a molte persone):
📌 Ora ti racconterò di una delle mie precedenti relazioni sentimentali. Avevo una relazione con una persona che non amavo alla follia e con la quale avevo delle divergenze. Continuavo a ripetermi che ero stufa e che avrei dovuto lasciarlo. Ma d'altro canto, mi dicevo anche che era un peccato aver sprecato tutto quel tempo, quindi tanto valeva restare. Più passava il tempo, più sprofondavo nell'escalation dell'impegno. Ho continuato, anche se sapevo che la relazione non sarebbe durata. Bingo, un giorno è stato lui a scaricarmi e ad andarsene 🙃. Ho insistito, anche se era chiaramente la scelta sbagliata... |
Perché insistiamo?
L'escalation dell'impegno è un fenomeno ancora oggi oggetto di studio; non abbiamo tutte le cause, ma ci sono già degli elementi che spiegano perché amiamo andare dritti al muro. Il nostro cervello ama i pregiudizi di conferma e si consola pensando "tanto alla fine andrà tutto bene!". 🤨. È più rassicurante convincersi di aver preso la decisione giusta e che funzionerà, piuttosto che affrontare la realtà. Nascondiamo completamente gli indicatori negativi, è un po' come se il nostro cervello ci facesse indossare i paraocchi...
Peggio ancora, ci concentriamo su parametri come il tempo trascorso, gli effetti o il denaro investito. Ci rifiutiamo di vedere l'errore, anche se è lì davanti a noi, perché pensiamo di aver perso troppo. In realtà, è una distorsione cognitiva che ci porta ad adottare questo modo di ragionare: il pregiudizio del colpo irrecuperabile. In sostanza, si tratta di una somma pagata nel passato o in un tempo passato, che non è più rilevante per le decisioni sul futuro. Tuttavia, attribuiamo maggiore importanza a una perdita che a un guadagno, quindi ci atteniamo a questo principio.
Sei al cinema, il film fa schifo, ma piuttosto che andartene, rimani, perché in fondo "tanto abbiamo pagato! Questa è l'escalation dell'impegno 😬.
Come si esce dall'intensificazione dell'impegno?
Può sembrare banale, soprattutto con l'ultimo esempio, ma l'escalation dell'impegno ci spinge a prendere decisioni dannose, che contribuiscono a renderci infelici o, peggio ancora, a metterci in pericolo. Esistono infatti individui o organizzazioni, aziende o culti, che conoscono questo meccanismo e ne abusano 😥. È così che puoi finire per essere derubato al Casinò o per cadere sotto il controllo di un narcisista perverso. È quindi importante essere consapevoli di questo fenomeno, fare le scelte giuste ma soprattutto evitare di essere sfruttati.
Ci sono tre modi per evitare di sprofondare nell'intensificazione dell'impegno:
👉 1. Fatti dei criteri oggettivi per uscire dal progetto: in altre parole, datti una scadenza per fermarti e impara a dire di no. Ad esempio: se tra quindici giorni non avrò finito questo libro, lo abbandonerò. Se tra 6 mesi ci saranno ancora tanti litigi nella mia relazione, mi lascerò. Se ho speso i miei 100€ al casinò, non scommetterò più. Insomma, è un modo per non impegnarsi, costi quel che costi.
👉 2. Circondati di persone obiettive: in altre parole, persone che non hanno interessi personali nel tuo progetto. In questo modo, possiamo chiedere la loro opinione e basarci su queste discussioni per renderci conto di quanto abbiamo già perso e di quanto stiamo per perdere. Ovviamente evitiamo di chiedere a qualcuno che ha dei progetti sul nostro partner se è il caso di rimanere nella relazione! Non esitiamo a moltiplicare le nostre opinioni per fare un passo indietro.
👉 3. Non ci dedichiamo solo a una cosa: in genere si tratta di grandi progetti come la coppia, il lavoro, l'acquisto di una casa, ecc. Questo ci dà qualcosa a cui aggrapparci in caso di fallimento e ci impedisce di essere sopraffatti dall'ansia di perdere il nostro progetto più grande. In questo modo, siamo in grado di risolvere meglio le cose e di uscire da un progetto che si concluderà con un fallimento.
Il consiglio della redazione: identifica questa tendenza e reagisciIn un momento o nell'altro, tutti ci siamo lasciati risucchiare da una spirale di impegni senza necessariamente rendercene conto. Grazie a Camille, ora sai come individuarla, identificarla e uscirne, e questo è il primo e più importante passo. Se ti rendi conto che la spirale dell'impegno è molto presente nella tua vita, allora vale la pena parlarne con uno psicologo. Alcune sedute ti aiuteranno a capire da dove nasce questo meccanismo, perché è così radicato e quali cambiamenti mettere in atto per uscirne. 🤗 Capirsi, accettarsi, essere felici... Qui e ora! #BornToBeMe
Contatta uno psicologo
|
Potrebbe interessarti :