Perché l’imprevisto mi mette ansia?7 consigli per gestirlo meglio

Aggiornato il da Ginevra Bodano

Una riunione al lavoro organizzata all’ultimo minuto, un amico che ti dà buca poche ore prima dell’uscita, un treno annullato o in ritardo… tutti esempi di situazioni che ti mettono nel panico! Gli imprevisti ti fanno perdere la testa e gli attacchi di panico sono sempre dietro l’angolo? Eppure gli imprevisti fanno parte della vita e non sono una fatalità… Quindi, perché questa reazione di paura esagerata? Come lasciare che gli imprevisti facciano parte della nostra vita senza tutta quest’ansia? Vediamolo!

Perché l’imprevisto mi mette ansia?7 consigli per gestirlo meglio

Da cosa deriva questa paura dell’imprevisto?

Ti descrivono come una persona molto organizzata, e hanno ragione! Con te tutto è programmato fin nei minimi dettagli, sia nella vita professionale che in quella privata. Il problema è che non sei l’unica persona al mondo, e questo significa che la vita e le altre persone possono sempre rovinare i tuoi piani e, alla fine, ciò che avevi programmato non sempre va come previsto. Di fronte agli imprevisti si possono avere diverse reazioni, dal semplice fastidio all’ansia totale.

📌
Capire perché l’imprevisto ti spaventa tanto ti permetterà poi di gestirlo meglio.

Spesso, la delusione dovuta ad un cambiamento di programma inaspettato è proporzionale alla voglia che si aveva di fare ciò che si era previsto. Magari eri al settimo cielo e aspettavi quel momento da un bel po’ di tempo, per poi vederlo sfumare così all’ultimo minuto, e questo ti causa grande frustrazione. 

Proprio come un bambino che tiene il broncio, non hai più voglia di niente, né di organizzare un'altra uscita né di trovare altro da fare. Che peccato però, perché così quell’occasione viene totalmente sprecata, anche se il fastidio è comprensibile!

Quando l’organizzazione diventa un’ossessione

Se riscontri così tanta difficoltà nel gestire gli imprevisti, è sicuramente perché sei una persona la cui vita è regolata da una rigida organizzazione. Questo appuntamento saltato era perfettamente incastrato tra i tuoi impegni settimanali, tra quell’oretta dedicata alla spesa e la corsetta prevista prima di cena. Essere organizzati è un bene, ma non nel momento in cui sfocia nel bisogno di avere il controllo su tutto, perché questo può portare a delle brutte conseguenze.

ossessione

Odile Chabrillac, una celebre psicoterapeuta analitica spiega che “il controllo ci priva della felicità di quei momenti. Infatti, non attenua affatto quest’ansia dell’imprevisto, che a sua volta simboleggia una mancanza di fiducia”.

Quando l’organizzazione diventa un’ossessione, questa nasconde un malessere profondo che si può identificare in una mancanza di autostima. Quando perdiamo il controllo sugli eventi, dovremmo rassicurarci pensando che se siamo riusciti ad organizzare il piano A, saremo benissimo in grado di organizzare anche il piano B e C all’occorrenza. Perché avere fiducia in se stessi significa anche sapersi armare di coraggio per poter affrontare qualunque difficoltà. (La paura è un bisogno di sicurezza inespresso).

Delle origini che derivano dall’infanzia

Per trovare la fonte di questa mancanza di autostima, cercare nella propria infanzia può essere una soluzione. Probabilmente i tuoi genitori, con la buona intenzione di proteggerti, non ti hanno dato la possibilità di cavartela e quindi di diventare qualcuno che sa trovare sempre una soluzione al problema. Prendersi le proprie responsabilità sembra molto complicato la prima volta. Per esempio, può darsi che una volta presa la patente non abbia trovato il coraggio di guidare perché i tuoi genitori non erano disponibili a venire con te. Al posto di guardare l’orario dei treni, bisognerebbe armarsi di coraggio e prendere la macchina da soli!

Questo è solo un esempio, se ne potrebbero fare tantissimi. Il nocciolo del discorso è che, una volta che ci si ritrova davanti alla possibilità di sconfiggere la propria paura e guadagnarne in autostima, si abbandona tutto. Lo stress giunge quando non ci si sente pronti, che sia per mancanza di fiducia nelle proprie capacità o perché si ha l’impressione di poter commettere errori. Per esempio, quella riunione imprevista con i clienti che non si può assolutamente perdere ti destabilizza perché pensi di non avere la preparazione adeguata, e così via.

➡ Questo significa anche che non accetti che le cose possano andare in modo diverso, lasciando spazio all’effetto sorpresa. È un peccato, perché ci sono così tante possibilità che potrebbero portare verso un lieto fine! Dipende da quanta voglia hai di accettare questa probabilità!

Ognuno reagisce a modo suo, qual è la tua soglia di fastidio?

Ognuno ha la sua soglia di tolleranza! È normale trovare alcune situazioni inaccettabili, soprattutto quando le conseguenze si susseguono e non si intravede alcuna soluzione. Ecco alcuni esempi di situazioni impreviste per aiutarti a riflettere sul tuo livello di accettazione:

1)Avevi prenotato il tuo posto alla lezione in palestra delle 19 perché era la tua preferita, ma è stato annullato. Che fai?

  • Torni a casa a placare la tua rabbia con una vaschetta di gelato?
  • Approfitti di quest’ora libera per camminare un po’ e rilassarti?

2)Vieni a conoscenza del fatto che il tuo volo ha 10 ore di ritardo e hai una corrispondenza. Devi rimanere in aeroporto tutto quel tempo.

  • Resti lì a rimuginare sul tuo malessere?
  • Preferisci prenderla con positività, esci dall’aeroporto per visitare un po’ la città e schiarirti le idee mentre aspetti il prossimo aereo (ricordandoti di chiedere un risarcimento)?

3)Il parrucchiere ha sbagliato il tuo taglio nonostante avessi espressamente detto come lo volevi e di tagliare il meno possibile.

  • Te la prendi con lui, anche se non ti ridarà indietro i tuoi vecchi capelli?
  • Ti dici che ormai quel che è fatto è fatto, non torni più in quel centro, e aspetti che i capelli ricrescano cercando delle nuove pettinature da fare sui capelli più corti?

4) Ti svegli dopo un’operazione e il chirurgo ti dice che qualcosa è andato storto e ha combinato un pasticcio…

  • Vendetta!
  • A meno che non abbia la calma di un monaco buddista e sia una persona incredibilmente positiva, è proprio davanti a situazioni così tragiche che hai il diritto di andare nel pallone (stando attenti a evitare l'attacco di panico), ma il resto non è poi così grave! Attenzione però a non confondere la positività con la mancanza di interesse.

📌 Consiglio : il principio del 90/10
In psicologia, esiste un principio secondo il quale il 90% delle conseguenze (positive o negative) derivi dal 10% delle cause. In senso più pratico, gli imprevisti della vita rappresentano il 10% della nostra giornata, il restante 90% è il prodotto delle nostre reazioni! Una macchia sulla giacca prima di andare al lavoro? Non c’è bisogno di innervosirsi! Scegline un’altra e via di corsa!



7 consigli per gestire meglio l’imprevisto!

Se non riesci a gestire le tue reazioni di fronte a situazioni che perturbano il tuo equilibrio, non andare nel panico: esistono dei metodi per imparare a gestire gli imprevisti e adattarsi ai cambiamenti di programma. Ecco i nostri consigli:

1) Accetta l’accaduto

Questa è la prima e fondamentale tappa: accettare il fatto che gli imprevisti non sono delle fatalità, che esistono e bisogna conviverci, dato che la vita non è un film scritto o diretto da te. Al contrario, è composta da tanti attori e tu non hai il controllo sulla loro vita, la loro voglia di procrastinare, la loro mancanza di rispetto verso gli impegni presi, la loro poca voglia di collaborare e chi più ne ha più ne metta.

2) Controlla le tue emozioni

D’altro canto, c’è qualcosa su cui hai il totale controllo: le tue emozioni. Il tuo riflesso istintivo è di andare nel panico, ma non pensi che prendere un momento di distacco per vederci chiaro sia più benefico? Mantieni la calma, valuta la gravità oggettiva della situazione per trovare una soluzione; questo ti porterà sicuramente più lontano dell’andare nel panico e abbandonarti allo stress dovuto ad un cambiamento dell’ultimo minuto.

3) Sii flessibile riguardo all’organizzazione del tuo programma

Una volta capito che gli imprevisti fanno parte della vita e accettato il fatto che anche a te possono capitare, cerca di adattare la tua tabella di marcia. Hai dimostrato di essere una persona molto organizzata, quindi anticipare non dovrebbe essere un grande problema. Non esitare a prevedere un piccolo margine di tempo tra i momenti liberi qualora un imprevisto insorgesse all’improvviso richiedendoti del tempo, oppure prepara un piano B.

4) Prediligi la positività

Ricordati che la vita non è scritta e che le cose non sono calcolate nei minimi dettagli. Gli imprevisti mettono un po' di pepe alla nostra quotidianità, e questo è un aspetto positivo, no? Immaginati di vivere una vita di cui conosci già tutti i retroscena in anticipo, che noia! E non dimenticare mai che il positivo attira il positivo

5) Approfitta della situazione

Dai spazio alla tua curiosità e alla tua voglia di scoprire il mondo, perché ogni imprevisto ti porterà da qualche parte, e ogni situazione imprevista è una lezione di vita, che magari può portare anche a nuovi incontri!

6) Fatti aiutare

Nonostante tutta la nostra buona volontà, alle volte non ci sono soluzioni, che sia per mancanza di tempo o di possibilità. In questo caso, non esitare a chiedere aiuto a chi ti sta vicino. Siamo tutti vittime degli imprevisti della vita, quindi è probabile che tutti siano comprensivi e disponibili ad aiutarti!

7) Ripetiti che queste cose possono accadere anche a te!

Fino a prova contraria, non sei un robot ma piuttosto un essere umano come gli altri! Non sei dunque immune agli imprevisti, nonostante la tua perfetta organizzazione. Dunque, accetta la cosa, molla un po’ la presa e relativizza!

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Il consiglio della redazione: allenati!

Accettare la vita così come viene, anche con questo lato imprevisto e sconosciuto, è qualcosa che si impara col tempo. Chi lo sa, magari presto imparerai ad apprezzare il corso naturale delle cose e lascerai alla vita la possibilità di sorprenderti! Esercita le tue capacità di adattamento ogni giorno, col tuo ritmo: prova un bar diverso, una strada alternativa, delle ricette nuove… Secondo Odile Chabillac, terapeuta, “Per alcune persone, provare un nuovo bar rappresenta già un rischio. Sta ad ognuno di noi giudicare fino a dove spingersi, in funzione delle proprie percezioni personali”.

Non esitare a contattare un terapeuta per comprendere le cause di quest’ansia e trovare insieme la soluzione.

 

🤗 Capirsi, accettarsi, essere felici... Qui e adesso!
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Fonte: psicologaBari

Articolo suggerito da Ginevra Bodano

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