Perché essere single in due funziona
Per coloro che amano la libertà
“Quanto siete carini... Da quanto tempo state insieme? Vedrete, è sempre così all'inizio!”. In realtà sono ben due anni che siamo single in due. E funziona tutto piuttosto bene, aggiungerei. Avremmo forse trovato il segreto per mantenere viva la fiamma della nostra relazione, chi può dirlo!?
Allo stesso tempo, non sono mai stata il tipo di ragazza appiccicosa che ha bisogno di 10k messaggi al giorno. O quella che smette di vivere quando l'altro non c'è. Semmai il contrario. Mi piace e rispetto il mio spazio vitale, le mie piccole abitudini, i miei hobby così come la mia routine e la gestione dei miei spazi: mangio quello che voglio quando voglio, se mi piace appendo un orribile poster in camera mia, ecc. il tutto senza dover chiedere l'opinione e soprattutto il permesso a nessuno.
Ti assicuro che il mio cuore funziona molto bene, ma non batte mai più forte di quando si sente libero. Libero di partire e di tornare secondo le sue esigenze.
“Quando un fiore ci piace, lo raccogliamo per metterlo in un vaso. Quando lo amiamo invece, lo lasciamo libero di crescere e lo annaffiamo per renderlo ancora più bello.”
Un modello di coppia in evoluzione
Mentre ai tempi i matrimoni combinati erano la norma, oggi ognuno di noi è libero di vivere la sua relazione come vuole. I miei nonni, infatti, prima si sono conosciuti, poi si sono fidanzati e infine si sono sposati. Solo una vola uniti in matrimonio, sono andati ad abitare sotto lo stesso tetto ed hanno avuto due bellissimi figli. Prima era così e non si poteva fare altrimenti. Ma erano più felici? Non per forza, erano semplicemente altri tempi e si faceva così.
I tempi cambiano e la società attuale ci permette di creare e sperimentare nuove forme di relazioni, direi delle relazioni su misura. Oggi, si può scegliere di essere single, di avere un sex friend, o di vivere una relazione libera. Oggi, si può benissimo essere divisi da 200 km di distanza o avere 10 anni di differenza e amarsi di più di una coppia sposata canonica che condivide lo stesso spazio. Allora perché questo modello di single in due non dovrebbe funzionare?
I vantaggi della coppia e dell’essere single allo stesso tempo
Si tende a pensare che per avere una relazione bisogna fare dei sacrifici e giungere a un compromesso con l’altra persona. A pensare all'altro prima di pensare a sé stesso/a. Vorresti andare in vacanza con i tuoi amici ma pensi che significherebbe abbandonare il proprio partner? L'egoismo condannerebbe la tua relazione al fallimento... Chi la pensa così non è mai stato single in due.
Continuare a vivere liberi e indipendenti e farlo in due in completa armonia, è il modo migliore per far durare la relazione. Alla fin fine, godiamo solo dei vantaggi della coppia. Invece di aspettare dei segnali di vita dall’altro/a e litigare su chi deve svuotare la lavastoviglie ad esempio, approfittiamo soltanto dei momenti belli: ci incontriamo quando entrambi abbiamo finito il nostro trantran quotidiano, ci raccontiamo tutto e ridiamo insieme.
Come gestire il quotidiano? Come mantenere accesa la fiamma della passione? Queste domande non si pongono perché scegliamo di incontrarci invece di vivere meccanicamente come due automi. Addio monotonia! Ci dimentichiamo anche della pressione, perché siamo molto più spontanei. Spaventata dalla routine ma allo stesso tempo desiderosa di avere qualcuno su cui poter contare, credo che questo sia il mix perfetto. Insieme, liberi, senza che nessuno opprimi l’altro.
Il consiglio della redazione: essere due persone distinte è un bene per la coppiaIl sessuologo Sylvain Mimoun, autore del libro francese L'égoïsme partagé : le secret des couples heureux (l’egoismo condiviso: il segreto delle coppie felici) afferma che “per sentirsi realizzato in una relazione e rendere felice il proprio partner, bisogna prima di tutto piacere à se stessi”. Nonostante le credenze, questo bisogno di indipendenza può essere soddisfatto senza pertanto mettere in pericolo la coppia. La condizione? La stessa visione delle cose. Sylvain Mimoun ci avverte: “L'egoismo vale solo se condiviso”. Non si tratta quindi di un abbandono, ma di pensare a sé stessi sapendo che la propria felicità sarà contagiosa.
Si impongono così delle discussioni per trovare una risposta comune a quesiti come: “Di quale libertà ho realmente bisogno? A che punto l’altro/a può concedermela?” Dal momento in cui i termini del contratto sono chiari e accettati da entrambe le parti, si procede. Patti chiari e amicizia lunga, come si suol dire. In questo modo, non saremmo obbligati a vivere sotto lo stesso tetto o a sacrificare la propria personalità, la propria carriera o la propria vita sociale per vivere una bella storia d’amore!
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