Bulimia: capire questo disturbo alimentare e guarire

Aggiornato il da Amelia Lombardi

Soffro di disturbi alimentari (TCA) dall’adolescenza. Sono comparsi quando mi hanno fatto capire che il mio corpo non era come ci si aspettava che fosse. È iniziata una vera e propria maratona di diete e ho cominciato a soffrire di iperfagia, un disturbo alimentare simile alla bulimia. Per aiutarti a capire di cosa si tratta, ho deciso di spiegare nel dettaglio cos’è la bulimia (e distinguerla dall’iperfagia). Capire le cause di un disturbo o di un comportamento alimentare può aiutare a guarirne.

Bulimia: capire questo disturbo alimentare e guarire

Cos’è la bulimia?

La bulimia fa parte dei disturbi alimentari (TCA) come il disturbo dell'anoressia o l’iperfagia. La persona che soffre di bulimia tende ad avere crisi di sovralimentazione, ovvero ingurgita grandi quantità di cibo senza riuscire a smettere. Certe persone assorbono a volte fino a 3000 calorie durante una crisi.

Come si fa a capire se si è bulimici?

Più che sintomi, si tratta di comportamenti da identificare per rendersi conto se si è vittime della bulimia, o se una persona vicina a noi ne soffre. I comportamenti che caratterizzano una crisi bulimica sono:

  • Senso di fame compulsiva, non controllabile (in inglese si parla di “craving”),
  • La crisi si manifesta lontano dai pasti, di nascosto,
  • Ingestione rapida di tutto ciò che è a portata di mano,
  • Ingestione di alimenti crudi, grassi e zuccherati,
  • Mangiando non si prova piacere ma si ha solo la sensazione di riempirsi.

I comportamenti compensatori della bulimia

C’è una totale perdita del controllo durante una crisi bulimica. Quando la situazione si calma, la persona si sente solitamente colpevole e prova vergogna per se stessa. Ci saranno quindi dei comportamenti compensatori inappropriati per eliminare le calorie ingurgitate e questo permette di limitare l’aumento del peso.

I comportamenti compensatori legati a una crisi bulimica:

  • Vomito,
  • Uso di medicinali come per esempio lassativi,
  • Pratica intensa di esercizio fisico,
  • Digiuno.

Qual è la differenza tra bulimia e iperfagia?

La bulimia e l’iperfagia sono spesso confuse. Io stessa ho fatto a lungo fatica a comprendere la differenza. Anche perché possiamo parlare di bulimia senza vomiti.

L’iperfagia è un disturbo alimentare che, come la bulimia, consiste nell’ingerire una grande quantità di cibo ma senza cercare di perdere le calorie ingerite. Coloro che soffrono di iperfagia sono quindi generalmente in sovrappeso poiché il cibo ingurgitato non viene eliminato.

La bulimia: ingestione di una grande quantità di cibo con comportamenti compensatori per non ingrassare (come causare il vomito)

L’iperfagia: ingestione di una grande quantità di cibo senza comportamenti compensatori e il conseguente aumento di peso. Spesso si parla in questo caso di bulimia non vomitativa.

Qual è la causa principale della bulimia?

Negli anni 70 i ricercatori hanno cominciato a porsi delle domande sui comportamenti alimentari e sull’impatto delle diete. Le cause esatte dell’origine della comparsa di disturbi alimentari sono ancora sconosciuti.

In ogni caso, solitamente i seguenti fattori sono legati alla bulimia: psicologici, familiari, sociali, neuroendocrinologi (sentimento di sazietà, ormoni, ecc.) e anche genetici.

🍲 Per esempio, in una famiglia, se un membro soffre di bulimia, la probabilità che un’altra persona della famiglia ne soffra è molto alta rispetto ad una famiglia in cui non sono presenti disturbi alimentari.

Bulimia e salute mentale

I disturbi alimentari come la bulimia toccano spesso le giovani donne. Effettivamente, non è semplice affermarsi in una società in cui il corpo femminile deve corrispondere a degli ideali di bellezza irrealisti. La bulimia è quindi più presente nei Paesi sviluppati e industrializzati, ecco perché i fattori socioculturali sono altrettanto importanti. Anzi, hanno un vero e proprio impatto sulla salute mentale degli adolescenti che hanno meno punti di riferimento.

Diversi studi hanno quindi dimostrato il legame tra la comparsa di un disturbo alimentare e la bassa autostima relativa al proprio aspetto fisico. Una persona che avrà cominciato a sviluppare dei disturbi alimentari durante l’adolescenza avrà grandi possibilità che questo problema la segua anche nell’età adulta.

Quali sono i disturbi associati alla bulimia?

Sfortunatamente ci sono tante cause psicologiche e di mancanza di autostima legate al manifestarsi della bulimia. Di conseguenza, ci sono anche altri disturbi associati a questa malattia mentale.

I principali disturbi psicologici associati sono:

  • la depressione,
  • il disturbo d’ansia generalizzata
  • i comportamenti a rischio (legati all’alcool e alla droga)
  • la bassa autostima,
  • un disturbo della personalità.

Come guarire dalla bulimia?

C’è tutto un sistema di pensiero da ricostruire per sentirsi meglio rispetto ai disturbi alimentari e alla bulimia. L’alimentazione intuitiva è un buon modo di lottare contro la bulimia poiché l’obbiettivo è quello di ascoltarsi e soprattutto di stare bene.

💭 Un lavoro sulla fiducia in se stessi è altrettanto importante per imparare a fregarsene del pensiero altrui e della società in generale. Ovviamente è fondamentale consultare uno psicologo o psichiatra per farsi aiutare. La bulimia è una malattia di cui non si può “guarire” miracolosamente. A volte possono volerci anche anni per uscire da questo disturbo mentale.


Il consiglio della redazione: farsi seguire è indispensabile

Se soffri di bulimia nervosa o di qualsiasi altro disturbo alimentare, è importante farvi accompagnare da professionisti. 


🤗Capirsi, accettarsi, essere felici... Qui e adesso! 
#BornToBeMe


Contatta uno psicologo



Altri articoli che potrebbero interessarti:

Fonte: ipsico - salutegov

Articolo suggerito da
Amelia, Lombardi

"La scrittura è un mezzo di espressione meraviglioso di cui non posso fare a meno. Mi ha permesso di incanalare la mia ipersensibilità e amo scrivere di psicologia e sviluppo personale. La comprensione di sé è il modo migliore per andare avanti!"

Gli articoli appena pubblicati

Ansia anticipatoria: perché penso sempre al peggio?

Ti sale l’ansia al solo pensiero del futuro, che si tratti del tuo lavoro o di un semplice pranzo in famiglia? I tuoi cari ti dicono che la tua ansia è immotivata e sei d’accordo con loro? Questa è quella che si chiama ansia anticipatoria, una sensazione che colpisce numerose persone che tendono a pensare sempre al peggio. Ma perché non riusciamo a distogliere i nostri pensieri dal futuro, che sia vicino o lontano? Come liberarsi dell’ansia anticipatoria per vivere più serenamente? Cerchiamo insieme una risposta!

Il sonno polifasico: dormire a più riprese, una buona idea?

Immagina di dormire a intervalli alterni nell’arco di 24h al posto di fare una notte di sonno classica. Non ti convince? Neanche a me! Il sonno polifasico consiste nel frazionare il tempo in cui si dorme su un periodo più ampio. Perché se ne parla tanto? Perché dormire a intervalli separati piuttosto che di fila permetterebbe di sentirsi più riposati. E soprattutto, il sonno polifasico è più adatto a certe persone che ad altre. Scopriamo insieme se è davvero vantaggioso per lottare contro la stanchezza ed essere più efficaci!

Odio lo sport, come farne (un po') senza farlo?

Ci viene spesso detto che, una volta che si comincia a praticarlo, lo sport diventa una droga. È chiaro che non per tutti è così e che, su alcuni, questa droga non ha alcun effetto. Si possono provare varie discipline: palestra, nuoto, jogging… ma, alla fine dei conti, tra andare a correre e togliere i pelucchi dal proprio maglione, alcuni preferiscono sempre la seconda. Peccato che fare un po' di movimento sia davvero necessario…

Iperfagia: comprenderla per liberarsene

Alcune persone non riescono a fare a meno dell'abbuffarsi. È un problema che riguarda molti ed è per questo che è importante capire di cosa si tratta e il modo in cui questa tendenza influenza il rapporto con il nostro corpo e con il cibo. L’iperfagia, cioè l’aumento dell’appetito che diventa quasi incontrollabile, è un disturbo facente parte del gruppo dei disturbi alimentari e può causare grandi sconvolgimenti, sia fisicamente che mentalmente. È importante capire questo disturbo per potersene liberare una volta per tutte. Cerchiamo di chiarirci le idee a riguardo.

Perché mangiare ci fa sentire così bene?

Chi di noi non si mette a mangiare quando è giù di morale? Sempre pronto a strapparti un sorriso, il buon cibo è la soluzione a tutti i momenti tristi e malinconici. Perché mangiare ci fa star bene? C’è una spiegazione scientifica?

Astenia: quando la spossatezza diventa cronica

Tutti noi siamo spesso stanchi e stressati, e questo ci porta a vivere momenti di grande spossatezza in cui ci sentiamo privi di energie, spinti dal solo desiderio di un po’ di riposo. Questo è comune e normale. Ma quando la spossatezza non deriva da uno sforzo fisico né da un periodo di forte stress, e ci fa sentire fin troppo deboli e affaticati, allora potrebbe trattarsi di astenia.

Non voglio separarmi da mio figlio, è un problema?

Nella vita ci sono tante cose che non mi piace fare… Tra queste c’è sicuramente lasciare mio figlio. Anche se devo ammettere che niente mi irrita quanto le persone che mi dicono che dovrei “tagliare il cordone”. Il punto è che purtroppo non amo metterlo in mani altrui ed è sempre molto difficile separarmene. Ma possiamo parlare di un vero e proprio problema?

Vorrei che i miei genitori fossero fieri di me, perché ho così tanto bisogno della loro approvazione?

Ho più di 30 anni ma provo sempre la stessa felicità nell’annunciare un mio successo a mio padre. So che mi rende felice farlo, soprattutto da quando la mamma ci ha lasciati. Però, allo stesso tempo, mi chiedo sempre: perché ho bisogno di sapere che mio padre è fiero di me? Perché, in generale, abbiamo bisogno dell’approvazione dei nostri genitori? Renderli felici è una cosa, ma è bene farsi delle domande se la loro approvazione occupa un posto troppo importante nella nostra vita.

Perché mi vedono come una bambina in famiglia? Sono stanca dell’infantilizzazione!

A breve faccio 32 anni ma in famiglia mi trattano tutti come una bambina. Mi infantilizzano criticando le mie scelte, dalle più importanti a quelle più futili… E come se non bastasse mi dicono cosa fare, senza che nessuno gli abbia chiesto niente. Mi considero ormai abbastanza grande per poter fare le mie scelte e comportarmi come meglio credo! Perché mi trattano così? Come uscire dal meccanismo di infantilizzazione dei genitori o, peggio, dei suoceri? Scopriamolo insieme.

Genitori troppo esigenti: quando si pretende troppo dai figli

Essere genitori è qualcosa di eccezionale, ma è anche tanto difficile. In quanto genitori, siamo consapevoli di poter commettere degli errori, perché anche se cerchiamo di fare sempre del nostro meglio, siamo esseri umani. È cosi, non c’è niente da fare. Nonostante i nostri sforzi, alle volte andiamo oltre ogni limite, ci lamentiamo, esageriamo o chiediamo troppo ai nostri figli. Questo non significa però che non possiamo migliorarci, anzi!

Wengood è anche musica...

Rilassati e ritrova la serenità 😌

Wengood Italia

  1. BerlinRY X
    2:54
  2. 13th of JanuaryPatricia Lalor
    3:00
  3. ExperienceLudovico Einaudi
    5:15
  4. Nuvole BiancheLudovico Einaudi
    5:57
  5. Una MattinaLudovico Einaudi
    3:23
  6. I GiorniLudovico Einaudi
    6:50
  7. PrimaveraLudovico Einaudi
    7:22
  8. Alone Again (Naturally)Gilbert O'Sullivan
    3:36
  9. Skinny LoveBon Iver
    3:58
  10. FlumeBon Iver
    3:39
  11. re:stacksBon Iver
    6:41
  12. Hey, MaBon Iver
    3:36
  13. Back To LifeGiovanni Allevi
    4:38
  14. Secret LoveGiovanni Allevi
    4:32
  15. Come sei veramenteGiovanni Allevi
    6:04
  16. FlowersGiovanni Allevi
    2:59

Gaslighting: l'arte ignobile di manipolare la mente

Gaslighting: l'arte ignobile di manipolare la mente

"Non preoccuparti se gli altri non ti apprezzano. Preoccupati se tu non apprezzi te stesso."


Confucio


Come superare un tradimento? 5 passi fondamentali!

Come superare un tradimento? 5 passi fondamentali!