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“Nessuno ha davvero paura del buio. Abbiamo paura di quello che nasconde.” Andréanne Durand-Marsh
Come superare la paura del buio, la nictofobia?
Andare a dormire tornerà ad essere un piacere…
Non ho più l’età per credere ai mostri
Si sa, i bambini spesso hanno paura del buio. Un eccesso di immaginazione li convince che una creatura abominevole si nasconde sotto il letto. O magari hanno sentito dire che se non fanno da bravi, un mostro uscirà dall’armadio. 25 anni dopo, so benissimo che devo essere razionale. Ma la paura notturna è dura a morire… Sarò per sempre una bambina? Un adulto che non ha ricevuto le armi necessarie la paura, non imparerà mai superarla?
😱 La sensazione di vuoto mi angoscia, il senso di solitudine mi fa pensare che nessuno mi aiuterà se dovessi averne bisogno. Provo una profonda tristezza, come se il mio istinto di sopravvivenza mi spingesse ad avere paura del buio per tutta la vita.
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Il nero, da sempre un colore che incute paura
Nessuno guarda un film horror alle 3 del pomeriggio con tutte le luci accese. Tutto il contrario. Ci immergiamo volontariamente nell’oscurità per creare un’atmosfera lugubre. Un’atmosfera nella quale non percepiamo eventuali pericoli che potrebbero sorprenderci, cosa che ci rende estremamente vulnerabili. Il buio, rappresentato dalla notte, è associato alla paura. Questa paura è profondamente ancorata in tutte le culture. Nella mia testa, come probabilmente nella vostra, i criminali agiscono spesso con il buio. Il buio è vuoto e questo richiama la paura della morte, uno stato sconosciuto che spaventa la specie umana…
L’oscurità può anche riportarci a vecchi traumi. Visto che sono sola e vulnerabile, ho l’impressione di rivivere un’aggressione, un furto o qualsiasi altro ricordo doloroso…
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Lo sapevi? Non sei solo!
Secondo uno studio recente su un campione di 2000 persone, il 40% ha affermato di avere paura di camminare da soli a casa la notte. Il 10% non penserebbe neanche lontanamente di alzarsi per andare in bagno.
Domare l’oscurità grazie agli altri sensi
Un’altra cosa altrettanto spaventosa del buio è l’assenza di punti di riferimento. Privata della vista, non so cosa succede intorno a me. E se invece di correre verso l’interruttore più vicino respirassi normalmente? Se utilizzassi gli altri sensi per aiutarmi e rassicurarmi. È normale che il mio appartamento o la mia casa emetta rumori strani, ma non parliamo di certo i passi di un ladro. Se mi concentro sull’udito posso riesco a riconoscere da vicino e da lontano i rumori del parquet, il ronzio del frigo o le tapparelle che sbattono.
Un rumore sospetto ha sempre una spiegazione razionale. Posso quindi utilizzare queste spiegazioni per non avere paura del buio ed è grazie a questo genere di esercizi che riuscirò poco a poco a riacquistare fiducia!
Attenzione: non alimentare la paura
Ascoltare la paura significa darle ragione. Lasciare la luce accesa ha un effetto calmante ma conferma che la notte è pericolosa.
Il consiglio della redazione: la paura del buio non è insormontabileChe sia profonda o meno, questa paura può essere superata. Diversi psicologi hanno approfondito l’argomento (a riprova che si tratta di un fenomeno estremamente ricorrente e soprattutto non c’è niente di cui vergognarsi 😉) ed ecco alcune soluzioni: Luis Véra, psicoterapeuta, consiglia di confrontarsi con il buio progressivamente “Cerca di stare qualche minuto in penombra. Respira, nota che non sta succedendo niente di strano. Ripeti l’esercizio aumentandone la durata e l’intensità del buio.” Paul Denis, psicanalista, ci invita a pensare a cose belle “Leggi un libro prima di addormentarti. Ti occuperà la mente e avrà un effetto rilassante. Oppure pensa ai piani per le vacanze: pensare a cose belle evita che il panico prenda il sopravvento.” Béatrice Copper-Royer, psicologa, predilige l’introspezione “Fatti delle domande, da sola o con un terapeuta. Mi è mai capitata una notte spaventosa? Cosa succedeva quando andavo a letto da bambina? Tornare indietro alle nostre vecchie paure ci permette di superarle. Comprendere la fonte permette di avanzare, da soli o accompagnati”. 🤗 Capirsi, accettarsi, essere felice… Qui e ora! #BornToBeMe |
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Fonte: ipsico.it