E se fosse un burn-out? Attenzione allo stress sul lavoro

Aggiornato il da Ginevra Bodano

Stanchezza, mancanza di motivazione, svalutazione delle proprie capacità, la lista dei sintomi da burn-out è lunga, ma cosa rappresenta? Il bisogno di cambiamento? Una depressione passeggera? E se si trattasse di burn-out? Non è sempre semplice identificare i sintomi, visto che variano da persona a persona. Abbiamo stilato per te una lista dei più frequenti prima che sia troppo tardi.

E se fosse un burn-out? Attenzione allo stress sul lavoro
 Sommario

Il Treccani ci dice che il burn-out è “una sensazione di esaurimento, estraneità o sentimenti cinici o negativi nei confronti del proprio lavoro”. Ma anche se lo sappiamo, sono sempre difficili da identificare! Ecco perché abbiamo preparato qualche dritta per riconoscere il burn-out e proteggerti.

Burn-out: 10 sintomi da non sottovalutare

  • Tendenza a sminuirsi: "Sono inutile, non servo a niente, sento di non essere all'altezza, sono inutile". La persona si svaluta, sente di non essere brava nel suo lavoro e quindi perde ogni senso di realizzazione nel suo lavoro.
  • Calo della concentrazione e problemi di memoria: la persona non riesce più a concentrarsi, inizia un compito, poi un altro, a volte senza nemmeno finire il primo. Durante le riunioni, non riesce più a concentrarsi e ad ascoltare ciò che viene detto.
  • Scarsa motivazione: svegliarsi diventa sempre più difficile, non si ha più voglia. Non c'è più la motivazione a svolgere un compito che prima entusiasmava la persona.
  • Stress e ansia: ansia anticipatoria, attacchi di panico...la persona è sotto pressione in ogni momento. Questo livello di stress non si attenua o si attenua solo leggermente.
  • Irritabilità: al limite della sopportazione, la persona può scoppiare in lacrime, scoppiare a ridere, urlare o lanciare qualsiasi cosa le capiti a tiro. Un pensiero apparentemente insignificante può scatenare una reazione molto forte da parte della persona.
  • Disturbi del sonno: insonnia, incubi, terrori notturni... le notti sono brevi e poco riposanti. La persona entra quindi in una spirale negativa di stanchezza e stress.
  • Dolori fisici: (emicrania, crampi, rigidità, mal di stomaco, mal di schiena, mascella serrata, ecc.) Il corpo parla, esprime ciò che il cervello si rifiuta di ammettere e chiede alla persona di sollevare il piede dall'acceleratore in un modo o nell'altro.
  • Stanchezza: la persona è esausta, sia fisicamente che mentalmente. Stanchezza fisica, stanchezza emotiva, si è allo stremo delle forze e non si riesce a riposare come si dovrebbe 👋 Stanchezza, ma di cosa? Quali sono le diverse forme di affaticamento?.
  • Senso di sovraccarico: "non ce la faccio, non ho tempo", "c'è troppo lavoro per una sola persona", "non so come fare".
  • Senso di inganno: la persona dubita della propria competenza, sente di non valere nulla e talvolta non sa più come svolgere il proprio lavoro. Si insinua quindi una sensazione di impostura.

Questi sintomi possono presentarsi da soli, anche se non soffri di burn-out, e solo raramente. È la forza e la durata nel tempo di questi sintomi che li rendono nocivi per la salute. Se fanno ormai parte integrante della tua vita, della coppia, della famiglia o se la tua vita sociale ne soffre, è bene pensarci su. L’ideale sarebbe consultare un medico in via preventiva.

La redazione ti consiglia:  Mi annoio in ufficio… Sarà la sindrome da bore-out?

📌
Un burn-out non è una cosa da nulla: il corpo ci comunica qualcosa. Esausto, è il suo modo di farci sapere che siamo andati oltre il limite. Suona il campanello d'allarme e non rimane altra scelta che ascoltarlo. Se state vivendo un burn-out, o se questo è il caso di una persona a voi cara, tenete presente che c'è un dopo e che questo dopo è meraviglioso. Questo shock permette, quando è ben compreso, di vivere più in linea con i propri valori.

Esiste un trattamento per il burn-out?

Il burn-out può essere curato. L’obiettivo è trovare un modo di lavorare in maniera soddisfacente e senza stressarsi.

In un primo tempo, sarà necessario fare una pausa dal lavoro. La durata può essere variabile e sarà il vostro medico a stabilirla. La pausa deve essere utilizzate per il riposo. Si deve cercare di fare un passo indietro e riprendere il controllo della propria vita. Un aiuto prezioso arriva anche da psicologi e psicoterapeuti che ci aiutano a ritrovare l’equilibrio e soprattutto le cause che ci hanno spinto fino al burn-out.

Qual è la causa del burnout?

Il problema nasce sempre da un deterioramento della situazione lavorativa, che spesso si è protratto nel tempo. Le persone che danno molta importanza al proprio lavoro e alla propria missione sono più inclini a questo fenomeno. Un coinvolgimento eccessivo e un carattere perfezionista sono fattori di rischio. Si riscontrano spesso le stesse situazioni: senso di insicurezza, conflitto con i propri valori, obiettivi irraggiungibili, sovraccarico di lavoro, troppa pressione da parte del manager, mancanza di riconoscimento o richieste contraddittorie.

Burn-out o depressione?

Certi sintomi sono comuni sia al burn-out che alla depressione. Come distinguerli? La depressione è più generale, si manifesta in diversi aspetti della nostra vita. Il burn-out, al contrario, si manifesta principalmente in ambito professionale. Ovviamente il burn-out può influenzarci in maniera più ampia, ma non in maniera molto radicata. Quindi, la depressione è un disturbo che riguarda la vita in generale e che agisce molto rapidamente, il burn-out riguardo l’ambito lavorativo e solitamente si manifesta lentamente.

Il consiglio della redazione

Capita che un burn-out molto intenso possa provocare i sintomi della depressione. Se pensi di essere vittima di un burn-out non esitare a consultare un medico. Ricordati che per uscirne è necessario vedere uno psicoterapeuta e quindi evitare ricadute o l’ergofobia (la fobia del lavoro).

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