Perché parlare agli sconosciuti fa bene?

Aggiornato il da Paola Ferraro

Se posso evito di parlare con gli altri, soprattutto al telefono. Prenoto su internet, compro online e temporeggio o delego tutto quello che necessita uno scambio di persona con qualcuno. Poi l’altro giorno, al parco, una signora è venuta a parlarmi ed è stato un momento piacevole che mi ha lasciato con il sorriso. Quando si ricomincia?

Perché parlare agli sconosciuti fa bene?

Parlare agli sconosciuti? Non mi va!

Non parlare agli sconosciuti”. Chi non ha mai sentito un genitore pronunciare questa frase? Spesso lo si fa in maniera incosciente, ma sin da piccoli ci viene trasmessa l’idea che bisogna evitare gli sconosciuti. L’ignoto appare sempre come pericoloso e ci fa paura. Se ne abbiamo paura, non sappiamo come approcciarci e, nel migliore e peggiore dei casi, lo evitiamo… letteralmente. Sono quel genere di persona che si siede lontano da tutti in sala d’attesa e non perché ho paura di contagiarmi, ma perché sono a disagio al pensiero che qualcuno mi rivolga la parola.

Crescendo ho imparato a difendermi e soprattutto ho capito che la maggior parte delle persone sono buone o almeno indifferenti (e quindi non pericolose). Resta comunque il fatto che non ci so fare con le chiacchiere tra sconosciuti. Di solito, non riesco a tenere la conversazione in generale, con gli sconosciuti sono un disastro completo.

Parlare con gli sconosciuti: un istinto strano ma piacevole

Nelle serate in cui non conosco nessuno mi attacco come una cozza alla mia vittima (spesso il mio compagno, il più socievole della coppia). Ma tutte le cozze hanno una loro vita, spesso anche molto lontana dalla vittima. Quel giorno, su una panchina al parco, guardavo mio figlio scendere in uno scivolo quando una signora anziana si è seduta vicino a me 😱 mandando in mille pezzi la mia bolla di intimità.

Effettivamente, in società, esiste un codice tacito che vuole, ad esempio, che non si fissi troppo a lungo una persona o che si mantenga una certa distanza. Queste regole mantengono una certa intimità personale, ma partecipano anche, per buona parte della popolazione, al mantenimento della sensazione di solitudine, l’isolamento e l’invisibilità.

Questa signora mi ha rivolto la parola e le ho risposto 🙂. Trovava sempre qualcosa da aggiungere e anche io ho fatto la mia parte. Vittoria! Più parlavamo, più mi sentivo a mio agio e più mi faceva piacere parlarle senza nessuna forma di pressione.

Parlare agli sconosciuti sembra un po’ strano ma sottovalutiamo enormemente il piacere che può darci. Avremo parlato appena 5 minuti, ma sono andata via con il sorriso sulle labbra e un profondo senso di benessere (e anche di fierezza). Spero che anche per questa signora quel breve scambio sia stato piacevole perché insieme abbiamo creato un legame e i legami sono qualcosa di raro che noi, animali sociali, abbiamo bisogno di intrecciare.

I benefici delle discussioni con gli sconosciuti

  • Superare i pregiudizi e quindi aprire la mente. Quando vediamo una persona la inseriamo involontariamente in una casella: donna/uomo/giovane/vecchio/nero/bianco/conosciuto/ sconosciuto e spesso non riusciamo a superare i pregiudizi che creiamo. Imparare ad andare oltre permette di essere più tolleranti, più aperti e di vivere con più serenità.
  • Prendere una dose di felicità. È un dato di fatto: le brevi conversazioni tra sconosciuti fanno bene al cuore e rendono felici!
  • Nutrire il sentimento di appartenenza e riconoscimento. Tutti abbiamo bisogno di un legame affettivo per sentire l’appartenenza a una sfera, una comunità, una società. Parlare con gli sconosciuti nutre il nostro bisogno di integrazione e il loro bisogno di riconoscimento.
  • Aumentare la fiducia in se stessi. Parlando agli sconosciuti, tanti di noi superano un limite ed escono dalla propria zona di comfort. Riuscendoci, ci si sente fieri e si aumenta l’autostima.
  • Creare l’intimità passeggera e svelare le proprie paure. Chiaramente, è più facile confidarsi con una persona che non conosciamo piuttosto che a una persona cara. Lo sguardo di conoscenti e amici ha un peso più importante rispetto a quello di uno sconosciuto che forse non rivedremo mai.

Come parlare agli sconosciuti?

Cosa ci impedisce davvero di parlare con gli altri? La timidezza di una persona o anche il fatto di essere una persona introversa, o addirittura snob, e anche la paura di essere rifiutati. Se non diamo il via alla conversazione è soprattutto per paura. Bisogna quindi liberarsi di questo sentimento e buttarsi.

La maggior parte delle volte è più facile in situazioni un po’ atipiche. È più facile parlare agli sconosciuti quando siamo tutti in attesa di un treno in ritardo, quando un temporale ci blocca in un centro commerciale, o quando la nostra squadra vince qualcosa 👏. Per allenarti puoi aspettare questi momenti anticonvenzionali. Altrimenti, nella vita di tutti i giorni cerca di mostrarti aperto/a.

😉 Sorridi, togli le cuffie, metti lo smartphone in tasca e saluta le persone che incontri. Potresti anche utilizzare un elemento dell’ambiente che ti circonda per parlare a uno sconosciuto. La signora del parco ha iniziato la conversazione parlandomi di mio figlio. Durante un evento si potrebbe cominciare con un complimento o proporre il proprio aiuto.


Il consiglio della redazione: un esercizio difficile ma gratificante

Non è sempre facile dare il via alla conversazione con degli sconosciuti ma è molto gratificante, provare per credere! Non esitare a lasciarci i tuoi migliori aneddoti tra i commenti, siamo curiose di leggerli 😘 E se dovessi incontrare difficoltà a interagire con gli sconosciuti contatta un coach. Insieme potrete creare delle nuove abitudini che ti permetteranno di essere più felice.

 
🤗 Capirsi, accettarsi, essere felici... Qui e ora! 
#BornToBeMe

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Fonte: corriere

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Paola Ferraro

La scrittura è sempre stata la mia terapia, da quando ho memoria ho sempre usato la carta come sacco da boxe. Impara a conoscermi, sono Paola Ferraro.

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