Paura di telefonare: quando fare una telefonata fa venire l’ansia

Aggiornato il da Giada Paoli

Il telefono squilla e io vengo sopraffatta dall’ansia: chi mi chiama? Perché? Riuscirò a parlare? Tutte queste domande si affollano nella mia testa mentre inizio a sudare freddo. Per non parlare di quando sono io a dover chiamare! So di non essere la sola in questa situazione, molti giovani odiano parlare al telefono o peggio, ne hanno addirittura timore. Perché sviluppiamo quest’ansia? Come sbarazzarsene? Ti racconto la mia esperienza.

Paura di telefonare: quando fare una telefonata fa venire l’ansia

Perché ho paura di parlare al telefono?

Lo stress prima di chiamare qualcuno o quando ricevo una chiamata ha sempre fatto parte di me ed è noto come “telefonofobia”. Ho sempre avuto paura di non riuscire ad esprimermi, accompagnata dalla sensazione che la persona dall’altro lato mi stia giudicando o che abbia una migliore dialettica della mia, indipendentemente da quello che ho da dire e dal motivo della telefonata 😅. Inoltre, non avere l’interlocutore di fronte a me spesso mi mette in imbarazzo. Al telefono è difficile far passare messaggi impliciti con la comunicazione non verbale 😥…

Una difficoltà sociale

In realtà credo che la mia paura di telefonare abbia rappresentato a lungo il mio disagio sociale. Non sono mai stata molto a mio agio con gli altri. Ed è ancora peggio se non ho contatti visivi con la persona, di conseguenza il telefono non è mai stato mio alleato. Mi è anche capitato di avere attacchi di panico a causa del telefono, ad esempio quando dovevo chiamare un ufficio. Dulcis in fundo, sono introversa! Quindi ho proprio tutte le caratteristiche per avere paure del telefono 😅.

👉 So di non essere l’unica della mia generazione che non amare chiamare, ma perché 👀?

Perché i giovani non amano chiamare?

Sono nata nei primi anni 90 e in quel periodo l’unico mezzo di comunicazione rapido era il telefono. Solo che al tempo ero ancora una bambina! Sono cresciuta come gli altri giovani della generazione Y e Z (detti anche millennials) con una forte influenza della comunicazione scritta 💻.

La dottoressa in sociologia Catherine Lejealle spiega che a partire dal 1996 i messaggi istantanei hanno preso il sopravvento. In particolare grazie alle promozioni e all’arrivo progressivo di internet. Siamo quindi cresciuti con un nuovo metodo di comunicazione di cui abbiamo rapidamente preso possesso a scapito delle chiamate 😬.

Illustrazione della paura di telefonare

Illustrazione della paura di telefonare

Una comunicazione asincrona e alla domanda

In realtà ci sono due ragioni per la quale non amiamo telefonare se facciamo parte della generazione Y:

  • Preferiamo utilizzare altri metodi di comunicazione asincrona. Tramite social network, note vocali, stories di Instagram… sono anche molto più creativi 😌!
  • Funzioniamo alla domanda: una chiamata implica una pressione poiché lo scambio telefonico è ora o mai più. Noi preferiamo scegliere quando comunicare 😶.

E sì, un colpo di telefono presuppone una sincronizzazione di due persone, cosa che può capitare ma che ci pesa poiché non abbiamo l’abitudine di comunicare in questo modo. Secondo uno studio inglese sulla telefonofobia, il 76% della generazione Y prova una sensazione di stress appena il telefono squilla 😅.

Illustrazione: “Sono della generazione Z”.

Un po’ di humor sulla telefonofobia:

“Sono della generazione Z”.

“Cosa vuol dire?”

“Vuol dire che ha paura di chiamare al telefono le persone”

“Non è vero!”

“Drin, drin”

“Smettila! Così lo spaventi!”


Come non avere più paura di telefonare?

Il telefono resta un mezzo di comunicazione molto utilizzato. Ecco perché ho lavorato su di me per non avere più paura del telefono. Ho ideato qualcosina per aiutarmi in questa sfida, ecco le mie dritte:

👉 Filtra le chiamate: non ho difficoltà a rispondere a familiari o amici, in questo caso quindi rispondo subito. In ogni caso il fatto di possedere un telefono non mi obbliga a rispondere a chiunque, soprattutto allo stalking degli operatori internet e telefonici. Ho quindi silenziato tutte le chiamate dei numeri sconosciuti. Se è importante lasceranno un messaggio! Così almeno posso richiamare quando mi sento pronta a farlo 😌.

👉 Allenati con chiamate brevi: a volte capita di non avere scelta e di dover necessariamente chiamare. Per abituarmi ho cominciato con chiamate brevi e non ansiogene: prendere appuntamento dal dottore, ordinare una pizza 🍕 ecc. Insomma, bisogna riabituarsi a considerare la chiamata un’azione semplice. In seguito, basterà sviluppare uno scambio più ricco in funzione dei nostri bisogni 👌!

👉 Prendi appunti: quando ho una chiamata importante da fare come ad esempio un colloquio per un lavoro prendo sempre appunti prima. In questo modo riesco a seguire un filo conduttore, soprattutto quando mi chiedono “perché lei e non un altro?” 😱. Con gli appunti davanti non sono troppo destabilizzata poiché mi ritrovo in quello che avevo preparato 📝.

👉 La meditazione mi ha insegnato che più ci ossigeniamo più il corpo si rilassa. Funziona anche quando ricevo una telefonata, faccio un respiro profondo e poi rispondo 💬.

Capire da dove viene la paura

Lasciando da parte i consigli, penso che la cosa fondamentale sia capire da dove derivi questa fobia. Per quel che mi riguarda ho capito con il tempo che c’era un legame con la mia paura dello sguardo altrui e con la mia ansia sociale. Per poter superare la paura del telefono e delle chiamate ho quindi lavorato tutto ciò che si nascondeva dietro. Alla fine sono riuscita a calmare i miei pensieri e a fare un passo indietro. Ho capito che non c’era motivo di preoccuparsi per una telefonata. Dopo tutto nessuno è mai uscito dal telefono per picchiarmi 💀.


Il consiglio della redazione: risolvere grazie alla TCC

La telefonofobia è una paura invalidante che è difficile da combattere da soli. Spesso nasconde un problema più grosso come una mancanza di fiducia in se stessi o la paura degli altri. Per poterla superare e non perdersi la telefonata che potrebbe svoltarti la vita, la terapia cognitiva e comportamentale è estremamente adatta. Permette di disfarsi delle angosce poco a poco, quindi non esitare a farti accompagnare se ne senti il bisogno.


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