Neonati: 10 domande imbarazzanti che osi chiedere solo a Google!

Aggiornato il da Ginevra Bodano

Non sarà una novità quella che sto per scrivere: avere un bambino (e soprattutto il primo), cambia tutto. Sconvolge la nostra vita, la casa, l’equilibrio della coppia, ma anche le certezze. Quando tieni il tuo primo figlio tra le mani, capisci di non sapere assolutamente niente, oppure molto poco. Chissà se qualcuna ha mai osato dire di non aver vissuto la maternità come una sorta di salto nel vuoto, passando il tempo a porsi centinaia (se non migliaia!) di domande. E quando si tratta di domande, soprattutto di quelle più bizzarre, spesso e volentieri non ci si rivolge al pediatra, alla migliore amica o alla mamma. No, l’alleato preferito dalle donna in questi casi è proprio il caro vecchio Google, che mantiene sempre i nostri segreti…o quasi!

Neonati: 10 domande imbarazzanti che osi chiedere solo a Google!

Google, l’amico delle mie notti insonni

In un primo momento, quando un figlio entra a far parte delle nostre vite, si dorme davvero poco. Dunque, mentre stai lì, faccia a faccia con questo piccolo essere umano che ami già alla follia, ti rendi conto che non hai né una guida né le istruzioni per l’uso, lui non parla e tu non hai sonno. A questo punto, anche il minimo problema prende le sembianze di un ostacolo insormontabile. Quando è capitato a me, sentivo nella mia testa la voce di mia madre che mi ripeteva “segui il tuo istinto”. Ok, il mio istinto era di buttarmi a capofitto sul telefonino per sapere tutto quello che avrebbe potuto danneggiare la crescita del bambino, perché desideravo che tutto fosse perfetto. Se anche tu ti sei sentita o ti senti così, sappi dunque che non sei la sola! Se hai chiesto a Google spiegazioni sul colore delle feci di tuo figlio, è normale! Puoi starne certa, tutte le mamme sono fatte così!

Le 10 domande sui neonati più ricercate su internet!

Domande imbarazzanti e grandi tabù, ecco quali sono le domande più imbarazzanti sui neonati.

1) Perché mio figlio ha una testa strana?

bambino

La perfezione non esiste. Lo sappiamo bene, ma non c’è niente da fare, perché quando si tratta di nostro figlio lo immaginiamo perfetto. Allora è ovvio che, dopo la sua nascita, stiamo lì a tormentarci chiedendoci se sia normale che nostro figlio sia bruttino, o il perché della sua testa piatta, o ancora se quelle orecchie terribili carinissime resteranno così… Alla fine arriviamo sul punto di impazzire e non resistiamo, ci ritroviamo a chiedere a internet se tutto questo è normale. Ovviamente nessuna di noi osa fare queste domande a qualcuno, non siamo mica dei mostri. Si sa che il genitore perfetto non esiste, ma per lo meno facciamo finta di esserlo!

2) Quando potrò bere di nuovo dell’alcol?

quando potrò bere alcol?

Sia perché è buono ma anche e soprattutto perché ce ne siamo private per mesi e mesi, e la voglia inizia a farsi sentire! Dunque, sorge spontanea la domanda: "se bevo un bicchierino, il mio latte conterrà dell’alcol?" Perché insomma, è ancora un po’ presto per il primo drink del bimbo. E anche se non allatti, magari ti sarai chiesta: "Ho bevuto quando ancora non sapevo di essere incinta, è grave?". Non sempre siamo pronte a ricevere lo sguardo giudicante del ginecologo, mentre se internet ci giudica, basterà spegnere il telefonino!

3) Posso bere il mio latte?

allattamento

Sempre per quanto riguarda l’allattamento, ecco una domanda abbastanza bizzarra, ma meno rara di quanto si possa pensare. Dopo tutto, quando produciamo il latte ci rendiamo concretamente conto del fatto che il nostro corpo è davvero capace di fare meraviglie e il latte è pur sempre latte, anche se nostro, no? Magari è buono!

4) Perché mio figlio non mi assomiglia?

bambino

Appena diamo alla luce nostro figlio, ecco che questa domanda inizia a tormentarci. Probabilmente anche i nostri consorti si chiedono la stessa identica cosa. Magari i genitori sono mori con gli occhi scuri mentre il figlioletto ha gli occhi blu o verdi e i capelli biondi. Per fortuna la fiducia regna sovrana… ma un genitore vorrebbe solo essere sicuro che tutto questo sia normale!

5) Per quanto tempo posso lasciarlo piangere?

bambino

Questa è LA grande domanda, fonte di innumerevoli conflitti, spesso intergenerazionali: lasciare o non lasciare che nostro figlio pianga? Tutti noi partiamo dal presupposto che non lasceremo che nostro figlio pianga all’infinito, perché gli studi hanno dimostrato che non va bene. Poi ci ritroviamo a chiedere a Google "perché mio figlio piange a non finire?" E, subito dopo, sorge un’altra domanda: "Quali sono i sintomi del burn-out materno?" È normale chiedersi se lasciar piangere il bimbo altri 5 minuti ci costerà una visita dei servizi sociali o piuttosto diverse sedute dal pedopsichiatra.

La redazione ti consiglia - Come spartirsi al meglio il carico mentale domestico?


Ricorda:
Il burn-out materno esiste e può essere causa di una grande sofferenza, sia per te che per tuo figlio. Non esitare a contattare uno psicologo, che saprà aiutarti. E se ti rendi conto che ti senti impazzire nel momento in cui tuo figlio inizia a piangere senza mai fermarsi, non dondolarlo! Cerca immediatamente qualcuno di fidato che possa prendersene cura in quel momento, o in alternativa puoi chiamare il tuo medico di famiglia o la guardia medica.


6) Rischio di espellere feci durante il parto?

donna incinta

Dai ammettilo, anche tu te lo sei chiesta almeno una volta! È praticamente l’ultimo dei tabù. È vero che magari siamo circondate da amiche che ci hanno raccontato di parti davvero traumatici, ma nessuno, e dico nessuno, ci dice mai la verità: le feci escono durante il parto? La verità è che, in effetti, non se ne sa nulla, quindi non porre la domanda a Google perché questo non farà altro che aumentare l’ansia.

7) Che aspetto hanno delle feci normali?

bambino

Un giorno è tutto ok e l’indomani, panico! Il pannolino del bambino è pieno di feci di ogni colore, dal verde al giallo. Può sembrare stupido, ma il colore delle feci la dice lunga sulla salute del nostro piccolo, e dato che siamo sempre molto apprensive nei suoi confronti, ma non siamo pazze al punto da chiamare il pediatra per questo, ecco che subito prendiamo il cellulare in mano!

8) Come lavare le parti intime del maschietto?

bambino

Personalmente, era una paura che mi ossessionava. Come gestire qualcosa che non ho mai avuto? Prima di avere un figlio non mi ero mai ritrovata in una situazione simile (lo giuro!) E sono rimasta sorpresa nello scoprire che altre mamme si erano poste la stessa domanda. Meno male, mi sono sentita meno sola!

9) Rischio di soffocare mio figlio dormendo insieme a lui?

bambino

Ci vergogniamo sempre un pochino quando poniamo questa domanda, soprattutto perché spesso e volentieri viene in mente dopo essersi svegliate con un po’ di bava sul cuscino e il piccolo tra le braccia. Ma non bisogna provare vergogna, è una domanda precauzionale del tutto normale.

10) Mio figlio è normale?

bambino

Capita che i nostri figli abbiano dei comportamenti o delle attitudini particolari che ci lasciano un po’ di stucco; non è sempre facile porre alcune domande particolari al pediatra, alla maestra o alla tata. È imbarazzante pensare di chiedere: “mio figlio vuole guardarmi mentre faccio pipì, è normale?”, oppure, “mio figlio sbatte la testa contro il muro, è normale?”, o ancora, “mio figlio lecca i libri, è normale?”.

In ogni caso, una cosa è certa, e cioè che, domande imbarazzanti a parte, tutte noi facciamo del nostro meglio, perché non è necessario essere una mamma perfetta, basta essere la madre di cui nostro figlio ha bisogno.


Il consiglio della redazione: non esitare a contattare uno psicologo

Se ti sembra di essere allo stremo delle forze, esausta, o di stare male psicologicamente, non chiedere a Google ma piuttosto contatta uno specialista, perché insieme riuscirete a trovare una soluzione, cosa che internet, stavolta, non può darti.

🤗 Capirsi, accettarsi, essere felice… Qui e ora! 
#BornToBeMe


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Ginevra Bodano

Giovane donna sensibile ed empatica, cerco di conquistare il mondo armata del mio corpo minuto e del mio animo grande. L’unico modo che conosco per riuscire ad esprimere ciò che provo è la scrittura, insieme al canto, il disegno, la fotografia, la danza, il teatro… Beh, lo ammetto, non è l’unico, ma...

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