Non abbiamo nulla in comune, e allora?

Aggiornato il da La Redazione Wengood

“L'amore è quando la differenza non crea più barriere”. A lui piace bianco, a me nero. Lui è per un cane, io per un gatto. Se la somiglianza garantisse una lunga vita alla coppia, io e il mio uomo saremmo già da un bel po’ stufi l’un dell’altro. Diametralmente opposti ma follemente innamorati, sfruttiamo le nostre differenze per formare una coppia da urlo, per scoprire cose nuove, per guadagnare in organizzazione o addirittura in apertura mentale! L'assenza di punti in comune non è un difetto, eccone la prova.

Sommario 

Ma da quando in qua bisogna assomigliarsi per amarsi? Senza Tarzan, Jane avrebbe seguito tranquillamente il corso della sua vita. Se Meghan Markle non avesse sposato il principe Harry ma un attore come lei, la loro storia sarebbe probabilmente  passata inosservata all’interno dell’universo hollywoodiano. Molte coppie provano che le differenze sono in realtà un punto di forza. Scopri fino a che punto.

Coppia: niente in comune, e allora?

1) Ci completiamo a vicenda

Quando la passione svanisce, le maschere cadono. Oltre ai suoi begli occhi e al suo umorismo contagioso, ho scoperto che il suo carattere di natura rassicurante è il miglior rimedio al mio stress onnipresente, o che lui è un fine chef mentre io sono più brava a mangiare (e a mettere in ordine...). Vantiamo molte qualità al nostro attivo! Io do il mio tocco di diplomazia quando lui non vuole che veniamo fregati: un toccasana per risolvere i problemi di ordine quotidiano, per organizzare viaggi, per preparare un piatto a casa, e così via... Grazie alle nostre differenze, le forze dell'uno compensano le debolezze dell'altro, un vero lavoro di squadra! Immagina una coppia composta da due persone sempre nervose o eccessivamente timide… Oltre a portare efficienza, questo equilibrio ci dà la forza di andare avanti qualunque cosa succeda.

2) Mi fa scoprire il suo universo

Nuovi piatti, nuovi gruppi musicali o addirittura nuovi hobby, imparo qualcosa di nuovo ogni giorno! Beh, non mi sono ancora convertita ai suoi gusti, ma posso affermare con certezza se mi piacciono o no i piatti messicani o l'hard rock ad esempio, perché è grazie a lui che ho scoperto tutte queste cose nuove. Le differenze portano più ad avere discussioni che conflitti o divorzi. A condizione di non essere chiusi mentalmente, di esporre il proprio punto di vista e di ascoltare quello dell'altro.

3) Organizzazione? Concessioni? È tutto sotto controllo!

È vero, a volte l’assenza di elementi in comune è un problema. Soprattutto quando siamo a tavola. Lui non può fare a meno della carne, io sì. Non ha mai capito gli effetti benefici della zuppa, mentre io la bevo regolarmente. Ma ogni problema ha la sua soluzione! Questo richiede semplicemente un po’ di organizzazione. Questo vale anche per la scelta del luogo dove andare in vacanza ad esempio. Una volta ciascuno, cediamo a delle concessioni e usciamo dalla nostra zona di comfort ma siamo felici di fare piacere all'altro, poiché la prossima volta toccherà a lui!

4) Non ho chiesto mica di uscire con il mio clone

Attenzione a non confondere la figura dell’anima gemella con quella del doppio. Non voglio che io e la mia dolce metà diventiamo un tutt’uno al punto che i nostri amici non ci distinguano. Siamo una coppia, è vero, ma anche due persone distinte con le nostre peculiarità. Peculiarità che devono essere coltivate poiché fanno di me la persona che sono. Io con i piedi per terra, lui un grande sognatore, io organizzata, lui che lascia sempre spazio alla sorpresa... Per inciso, è proprio per i tratti del suo carattere, diversi dai miei, che mi sono innamorata!  Solo i narcisisti vorrebbero uscire con un proprio clone.

Le parole dell'esperto - Pascal Duret, sociologo, afferma che “L'opposizione aiuta la felicità perché ci permette di differenziarsi dall'altro. Non si è mai pienamente sé stessi come nella difesa dei propri valori e ideali.”


Le parole dell'esperto - Pascal Duret, sociologo, afferma che “L'opposizione aiuta la felicità perché ci permette di differenziarsi dall'altro. Non si è mai pienamente sé stessi come nella difesa dei propri valori e ideali.”


5) Finché c’è amore...  

Qualsiasi love coach te lo dirà: una relazione d'amore che si costruisce sulla differenza richiede reali capacità di apertura, di adattamento, di comprensione e di accettazione. Oltre a passare del tempo con me e a coprirmi di attenzioni, il mio Romeo deve accettare la mia visione del mondo e capire che ho un modo di funzionare diverso dal suo... E lui non ha problemi con questo. Credo che questa sia l’ennesima prova che mi ama davvero. E senza amore, niente di tutto questo sarebbe stato possibile!

Sperando che adesso siate orgogliosi delle vostre differenze, che la tua relazione diventi più solida!

Articolo suggerito da La Redazione Wengood

Gli articoli appena pubblicati

Cerchi sempre di migliorarti? Scopri il metodo Kaizen!

Cerco costantemente nuovi modi per diventare una persona migliore. Prima di tutto per me, poi anche per gli altri. C’è un campo in cui però faccio fatica a migliorare: il lavoro. Come fare per migliorare nella carriera? Da qualche tempo ho scoperto il metodo “Kaizen”. Si tratta di un metodo giapponese che permette di realizzare grandi cose grazie a piccoli cambiamenti nel quotidiano. Direttamente dalle aziende giapponesi, ci aiuta a raggiungere i nostri obbiettivi. Vediamo come applicarla nella nostra vita professionale.

Come imparare a stabilire le priorità sul lavoro?

La mia scrivania è una distesa di post-it, sono spesso oberata e a volte un po’ troppo di corsa con le deadline! So che la chiave del problema sarebbe riuscire a stabilire delle priorità, ma come fare quando si ha l’impressione che tutto sia di fondamentale importanza? Ci sono vari modi per riuscirci, prima di tutto cerca di tenere a mente che si può sempre imparare a stabilire le priorità! Vediamo insieme come!

Ho degli scatti d’ira, come controllarli?

Chi non è mai stato sopraffatto dalla rabbia chiuda quest’articolo! A tutte capita, prima o poi, di provare quest’emozione forte e incontrollabile. Non è né buona, né cattiva ma è giusto che esista. È sano provare rabbia quando ci sentiamo tradite o vittime di un’ingiustizia. Al contrario, quando gli scatti d’ira sono ricorrenti, è bene imparare a controllarli. Soprattutto quando la rabbia ferisce noi o chi ci sta intorno diventa problematica.

Quando la paura del conflitto mi impedisce di dire la mia

Non appena percepisco tensione, scappo a gambe levate. Non amo i conflitti, anche se non sono d’accordo con il mio interlocutore. Di conseguenza mi tengo tutto dentro e questo mi non mi fa di certo bene. Senza farci consumare dall’interno, dovremmo imparare a superare la paura dei conflitti e far sentire la nostra voce. Perché si temono i conflitti? Come superare questa paura? Scopriamolo insieme.

Perché mentiamo? Siamo tutte un po’ bugiarde!

Parliamoci chiaro, siamo tutte un po’ bugiarde! Chi non hai mai mentito scagli la prima pietra! Ebbene sì, pare che siamo tutti e tutte incapaci di passare una giornata intera senza mentire (strano ma vero!). Ma la vera domanda è “cosa ci spinge a mentire (senza sosta)”?

Ergofobia: quando la paura del lavoro ti consuma

La paura del lavoro, purtroppo, la conosco bene. Ne ho sofferto a lungo, ma sono felice di dire che oggi sono guarita. È un disagio che può far sorridere gli altri, che pensano che sia una che non ha voglia di fare niente. Ma al contrario, la pigrizia non ha niente a che vedere con le persone che soffrono di ergofobia altrimenti detta la paura del lavoro. Da cosa deriva questa paura? Come curarla? Scopriamolo insieme.

Ripiegarsi su se stessi: quando l'isolamento sociale è un malessere profondo

Ad un certo punto ho cominciato a ripiegarmi su me stessa, quando è venuta a mancare mia madre. Avevo appena terminato gli studi e quando mi è stato offerto un lavoro a tempo indeterminato, ho preferito rifiutare. Sono rimasta a casa da sola per diversi mesi, con pochissimi contatti con gli altri. Fortunatamente, i miei amici più cari mi hanno aiutato a superare questo episodio molto complicato. Ripigerarsi su se stessi non è solo una questione di solitudine, ma anche un segno di profondo malessere. Come si può definire? Quali sono le cause? Come uscirne? Ve ne parlo in questo articolo.

Non mi sento più desiderata, come far salire la temperatura?

Finalmente è estate e le temperature salgono… all’esterno! Perché dentro casa, purtroppo, non è più così. Anni di relazione hanno un po’ raffreddato il desiderio. Un bacio per abitudine, di tanto in tanto una carezza e l’amore solo quando capita. Per chi dice che esistono delle meravigliose relazioni platoniche e appaganti, buon per loro! Io non voglio saperne nulla. Al contrario, è il momento di far salire la temperatura e risvegliare la libido.

Come evitare di trasformare la rabbia in violenza?

Il confine tra rabbia e violenza è sottile e a volte basta davvero poco perché la rabbia sfoci in violenza. La famosa goccia che fa traboccare il vaso… hai presente? Oggi ci siamo chiesti come riuscire a evitarla. Esiste una rabbia “sana”? Come evitare che la rabbia diventi violenza? Scopriamolo insieme.

Sindrome di Peter Pan: l’eterno bambino che ha paura di crescere

Impossibilità di esprimere le proprie emozioni, procrastinazione, solitudine… Tutti sintomi che possono far pensare che soffri della sindrome di Peter Pan. Prigioniero/a dell’infanzia, non accetti di affrontare le responsabilità della vita adulta. Oggi ti racconto il complesso di Peter Pan.

Wengood è anche musica...

Gaslighting: l'arte ignobile di manipolare la mente


"Non preoccuparti se gli altri non ti apprezzano. Preoccupati se tu non apprezzi te stesso."


Confucio


Come superare un tradimento? 5 passi fondamentali!