Positivià tossica: mi impongo di stare bene... e non va bene!

Aggiornato il da Amelia Lombardi

L’ottimismo è una bella cosa. “Andrà tutto bene”, “sii forte”, “tutto tornerà alla normalità”. Te lo sei detto e ridetto e te lo hanno ripetuto anche gli altri, ma se da un lato questa attitudine positiva è una cosa buona, dall’altro alle volte può diventare tossica. Quando ci impediamo ad ogni costo di stare male, la mente rischia di soffrirne profondamente.

Positivià tossica: mi impongo di stare bene... e non va bene!


Citazione

"Tutto ciò che importa nella vita è imparare attraverso un’esperienza negativa che è stata superata. Ogni tentativo di scappare, di evitare o di ridurre al minimo la negatività si ritorcerà contro di te. Sottrarsi alla sofferenza, equivale a soffrire"

Mark Manson – La sottile arte di fare quello che c***o ti pare 


Positività tossica: devo essere felice ad ogni costo

Secondo la dottoressa Heather Monroe, assistente sociale e specialista sulla salute mentale dei giovani adulti, “La positività tossica è l’idea secondo la quale dovremmo concentrarci unicamente sulle emozioni positive e gli aspetti positivi della vita. È la convinzione che, se ignoriamo le emozioni o i momenti difficili, saremo molto più felici”.

Vedere il lato positivo aiuta spesso a superare gli ostacoli e a proteggersi davanti alle difficoltà della vita. È anche un modo di rassicurare i nostri cari e di trovare un modo per confortarli. Ma come per tutte le cose, il troppo stroppia e può essere tossico. Impedirsi di stare male e ignorare le emozioni e i sentimenti negativi con l’idea che in questo modo saremo più felici, è assolutamente controproducente.

Sorridi

È giusto essere positivi, ma non ciechi

Se spesso ci esortano a relativizzare, ad abbracciare un’attitudine positiva e a mantenere sempre viva la speranza, evitare di assecondare i nostri sentimenti non è mai sano. Infatti, non è ignorando lo stress che l’ansia o la tristezza spariranno. Al contrario! Negare le proprie emozioni, significa correre il rischio di intensificarle dato che non vengono vissute e accettate. Insomma, essere positivi è bene, ma saper riconoscere e accettare le proprie emozioni è meglio.

L’importanza di prendersi cura della propria salute mentale 🧠

La positività tossica è una sorta di rifiuto che spinge a non prendere in considerazione la sofferenza e, dunque, a non metabolizzarla. Tuttavia, la nostra salute mentale non è qualcosa da prendere alla leggera, e se ignoriamo le nostre emozioni, il dolore non passerà mai. Lo stesso vale per la sofferenza altrui. Reagire sempre positivamente ai problemi degli altri li spingerà, purtroppo, a non parlarne più. Peccato che sia proprio sentendosi ascoltati e sostenuti dagli altri che si inizia a stare meglio, mentre isolarsi o chiudersi in un sorriso forzato e nella dissimulazione dei propri sentimenti può portare solo ad avere un maggior carico di stress, a turbini di emozioni incontrollabili e alle volte anche alla depressione. Da questo deriva dunque l’importanza di accettare una certa negatività per se stessi ma anche per gli altri. Alle volte, piuttosto che rassicurare un’amica dicendole di non preoccuparsi e che tutto andrà bene, dovremmo dirle che si, il periodo che sta passando non è dei migliori.

Dunque ? Devo diventare una persona negativa?

Evitare i nostri problemi buttandosi a capofitto in una positività a prova di bomba e dunque tossica non è la soluzione, ma chiudersi nel pessimismo non è di certo meglio. Bisogna trasformare la tossicità in qualcosa di più sano.

La positività sana🧘

Il primo passo per vincere la positività tossica è riconoscere il fatto che ciascuno di noi ha dentro di se una vastità di complesse emozioni che coesistono tra loro. Per iniziare a stare bene senza perdersi nella positività bisogna iniziare ad esteriorizzare: celebrare le proprie vittorie, anche le più piccole, e parlare dei propri fallimenti. Hai difficoltà a confidarti con i tuoi cari o anche con uno psicologo? Allora scrivi. Segna in un quaderno tutto ciò che ti pesa. In questo modo lascerai andare i pensieri negativi e questi smetteranno di rimanere ancorati nella tua mente.


Il consiglio della redazione: sui social, fai una selezione📱

La positività è molto presente sui social network; per liberarsi dalla tossicità, della positività fine a se stessa, non è necessario eliminare i tuoi profili per sempre, fai semplicemente una selezione più accurata. Se ti rendi conto che dopo aver visto alcuni tipi di post inizi a sentire una forte malinconia o ad avere mille dubbi, smetti ti seguire quel profilo e indirizzati piuttosto verso dei profili Instagram che ti fanno sentire bene.

🤗 Capirsi, accettarsi, essere felici... Qui e ora! 
#BornToBeMe

Contatta un coach

Questo articolo potrebbe piacerti: 

Articolo suggerito da
Amelia, Lombardi

"La scrittura è un mezzo di espressione meraviglioso di cui non posso fare a meno. Mi ha permesso di incanalare la mia ipersensibilità e amo scrivere di psicologia e sviluppo personale. La comprensione di sé è il modo migliore per andare avanti!"

Gli articoli appena pubblicati

Vorrei che i miei genitori fossero fieri di me, perché ho così tanto bisogno della loro approvazione?

Ho più di 30 anni ma provo sempre la stessa felicità nell’annunciare un mio successo a mio padre. So che mi rende felice farlo, soprattutto da quando la mamma ci ha lasciati. Però, allo stesso tempo, mi chiedo sempre: perché ho bisogno di sapere che mio padre è fiero di me? Perché, in generale, abbiamo bisogno dell’approvazione dei nostri genitori? Renderli felici è una cosa, ma è bene farsi delle domande se la loro approvazione occupa un posto troppo importante nella nostra vita.

Perché mi vedono come una bambina in famiglia? Sono stanca dell’infantilizzazione!

A breve faccio 32 anni ma in famiglia mi trattano tutti come una bambina. Mi infantilizzano criticando le mie scelte, dalle più importanti a quelle più futili… E come se non bastasse mi dicono cosa fare, senza che nessuno gli abbia chiesto niente. Mi considero ormai abbastanza grande per poter fare le mie scelte e comportarmi come meglio credo! Perché mi trattano così? Come uscire dal meccanismo di infantilizzazione dei genitori o, peggio, dei suoceri? Scopriamolo insieme.

Genitori troppo esigenti: quando si pretende troppo dai figli

Essere genitori è qualcosa di eccezionale, ma è anche tanto difficile. In quanto genitori, siamo consapevoli di poter commettere degli errori, perché anche se cerchiamo di fare sempre del nostro meglio, siamo esseri umani. È cosi, non c’è niente da fare. Nonostante i nostri sforzi, alle volte andiamo oltre ogni limite, ci lamentiamo, esageriamo o chiediamo troppo ai nostri figli. Questo non significa però che non possiamo migliorarci, anzi!

Al lavoro mi mancano di rispetto, come reagire?

Un collega o un manager ti manca di rispetto sul lavoro? Quando qualcuno fa un commento irrispettoso al lavoro, non sappiamo bene come reagire. Siamo presi alla sprovvista e non sappiamo come comportarci, soprattutto se si tratta di una persona con una carica superiore. Quindi, per evitare che questo accada o si ripeta, ecco alcuni consigli su come reagire alle offese e farti rispettare al lavoro.

Quali sono i benefici di un animale domestico in ufficio?

Qualche tempo fa il mio ufficio era un open space. Ogni mattina uscivo di casa con la sensazione di abbandonare il mio gatto. Mi sarebbe piaciuto vederlo passeggiare tra le scrivanie durante la giornata, farsi coccolare e sfregarsi contro le mie gambe. Sarebbe un toccasana per l’umore di tutti…

Parlare della vita privata al lavoro, ma non troppo! Come fare?

"Devo andare, il mio bambino è di nuovo malato e la cosa è cominciata ieri quando ha vomitato per tutta la cucina e ci ho messo un sacco di tempo per pulire. Inoltre, ieri sera io e il mio ragazzo abbiamo litigato, quindi sono ubriaca...". Ecco un esempio di conversazione, o meglio di monologo, che ho sentito una volta da un collega. È stato un buon esempio di come io abbia potuto conoscere i dettagli della sua vita privata. Ma allo stesso tempo, visto il tempo che passiamo a lavorare, non abbiamo forse il diritto di parlare con il cuore? Come si traccia il confine? Ci sono delle insidie da evitare, quindi parliamone.

Come capire se sei innamorato davvero di una persona?

Oggi lo amo alla follia, domani non sopporto quel suo modo di fare, poi sono di nuovo ammaliata dal suo sguardo... Faccio parte di quelle che sanno riconoscere quando sono innamorate, mi affido alle emozioni “di pancia”, al “tuffo al cuore” e all’attrazione fisica. Ma purtroppo non è così semplice per tutti! A volte, non riusciamo a capire se il sentimento che proviamo è amore o altro. E se magari fossi innamorata dell’amore? Come capire se sono innamorata? Ci sono 10 segnali inconfondibili che dimostrano che il tuo cuore batte proprio per quella persona!

Sessualità, 7 semplici consigli per rilassarsi e abbandonarsi

“Non riesco a lasciarmi andare con il mio ragazzo, sento anche dolori vaginali da quanto sono rigida”. Ho sentito questa frase da un’amica e ho capito perfettamente la situazione perché è capitato anche a me. Ho sofferto di vaginismo, cosa che ha drasticamente influenzato la mia sessualità e di conseguenza il mio rapporto. Sono riuscita a sopportare il dolore e a lasciarmi andare completamente per abbandonarmi al piacere. Quindi ti darò gli stessi consigli che ho dato a lei. La sessualità non deve mai essere vissuta come un momento spiacevole, al contrario dev’essere un’intimità bella e forte tra due persone!

Coppia: niente in comune, e allora?

“L'amore è quando la differenza non crea più barriere”. A lui piace bianco, a me nero. Lui è per un cane, io per un gatto. Se la somiglianza garantisse una lunga vita alla coppia, io e il mio uomo saremmo già da un bel po’ stufi l’un dell’altro. Diametralmente opposti ma follemente innamorati, sfruttiamo le nostre differenze per formare una coppia da urlo, per scoprire cose nuove, per guadagnare in organizzazione o addirittura in apertura mentale! L'assenza di punti in comune non è un difetto, eccone la prova.

Ripiegarsi su se stessi: quando l'isolamento sociale è un malessere profondo

Ad un certo punto ho cominciato a ripiegarmi su me stessa, quando è venuta a mancare mia madre. Avevo appena terminato gli studi e quando mi è stato offerto un lavoro a tempo indeterminato, ho preferito rifiutare. Sono rimasta a casa da sola per diversi mesi, con pochissimi contatti con gli altri. Fortunatamente, i miei amici più cari mi hanno aiutato a superare questo episodio molto complicato. Ripigerarsi su se stessi non è solo una questione di solitudine, ma anche un segno di profondo malessere. Come si può definire? Quali sono le cause? Come uscirne? Ve ne parlo in questo articolo.

Wengood è anche musica...

Rilassati e ritrova la serenità 😌

Wengood Italia

  1. BerlinRY X
    2:54
  2. 13th of JanuaryPatricia Lalor
    3:00
  3. ExperienceLudovico Einaudi
    5:15
  4. Nuvole BiancheLudovico Einaudi
    5:57
  5. Una MattinaLudovico Einaudi
    3:23
  6. I GiorniLudovico Einaudi
    6:50
  7. PrimaveraLudovico Einaudi
    7:22
  8. Alone Again (Naturally)Gilbert O'Sullivan
    3:36
  9. Skinny LoveBon Iver
    3:58
  10. FlumeBon Iver
    3:39
  11. re:stacksBon Iver
    6:41
  12. Hey, MaBon Iver
    3:36
  13. Back To LifeGiovanni Allevi
    4:38
  14. Secret LoveGiovanni Allevi
    4:32
  15. Come sei veramenteGiovanni Allevi
    6:04
  16. FlowersGiovanni Allevi
    2:59

Gaslighting: l'arte ignobile di manipolare la mente

Gaslighting: l'arte ignobile di manipolare la mente

"Non preoccuparti se gli altri non ti apprezzano. Preoccupati se tu non apprezzi te stesso."


Confucio


Come superare un tradimento? 5 passi fondamentali!

Come superare un tradimento? 5 passi fondamentali!