Non so che fare della mia vita. L’inesorabile ricerca di un senso.

Aggiornato il da Ginevra Bodano

Tra l’adolescente che ero e la donna che sono oggi, c’è una bella differenza; tuttavia, c’è qualcosa che resta nonostante gli studi, la crescita, i svariati lavori: non so che fare della mia vita. Può sembrare che sia un po’ tardi per porsi questa domanda, eppure, sapere cosa fare della propria esistenza è un interrogativo che attanaglia molte persone, a prescindere dall’età.

Non so che fare della mia vita. L’inesorabile ricerca di un senso.
 
 Sommario

Passione, dove sei?

"Non so che fare della mia vita." Alla base di questo grande quesito, ce n’è uno ancora più fondamentale: dov’è la passione? È vero, siamo stati educati con l’idea che bisogna lavorare, avere un bel posto fisso; ma dov’è andata a finire la soddisfazione professionale? Dov’è il senso? Dov’è la realizzazione, la gioia derivante dal fatto di fare qualcosa che ci corrisponde? Al di là della ricerca di una vita che sia in linea con gli standard, siamo sempre di più a cercare di dare un senso alla nostra vita, con delle attività che siano in armonia con i nostri desideri più profondi, i nostri valori e dunque il nostro benessere. Il problema è che passare da una cosa all’altra  non è semplice ed è spesso la ragione per la quale ci si ritrova, a prescindere dall’età, a chiedersi che cosa fare della propria vita.

In ogni caso, attenzione! Nessuna pressione per quanto riguarda la passione; non siamo tutti obbligati ad averne una o ad avere un grande sogno. La passione non deve essere una cosa fine a se stessa, perché se così fosse potrebbe impedirti di avvicinarti ad un’attività che ti corrisponde maggiormente. Per esempio, si può assolutamente cercare un lavoro creativo ma in un ambito che magari non ci appassiona un granché.  

Non so che fare della mia vita, è davvero così grave?

No, assolutamente no, anzi. Se ci si pone questa domanda è perché si ha preso consapevolezza del fatto che ci manca qualcosa e che possiamo dunque passare all’azione. Non è mai troppo tardi per fare bene e meglio. Il problema è che dopo aver capito che “non so che fare della mia vita”, c’è il “devo cambiare vita” e non tutti sono pronti per questo grande passo. È normale, cambiare vita è una cosa che molti sognano ma che pochi riescono a fare, perché è difficile. Davvero difficile. Per cominciare, bisogna accettare l’idea che è possibile vivere in un altro modo, fuori dal cammino ormai tracciato dalla scuola, dai genitori, dalla società. Poi, bisogna avere fiducia in se stessi, smettere di ascoltare gli altri, non prestare troppa attenzione alla loro opinione, definire la propria visione, personale e unica. È un lavoro a lungo termine che richiede una grande apertura mentale e una rielaborazione del proprio modo di pensare.

Come trovare la propria strada?

1) Sii curiosa, prova cose diverse

Uscire dalla zona di comfort è positivo, perché ci permette di scoprire i nostri nuovi talenti, dei nuovi interessi. Non bisogna dunque esitare a provare cose nuove. Prova una nuova esperienza, impara qualcosa di nuovo, scopri posti inesplorati.

La redazione ti consiglia: 12 regole per ricominciare da zero una nuova vita

2) Coltiva i tuoi sogni di sempre

Magari da bambina sognavi di diventare una sirena, ma in ogni caso non bisogna dimenticare i sogni della nostra infanzia. Purtroppo però, è un errore che molti adulti fanno. Bene, forse è troppo tardi per diventare una principessa o un’astronauta, ma riscoprendo la bambina che è in te, potrai sicuramente ritrovare anche quell’interesse particolare che senti per l’una o l’altra attività.

3) Schiarisci le idee sui tuoi valori e le tue priorità

E una tappa essenziale per trovare la propria strada. I tuoi valori devono ora diventare il fondamento della tua nuova vita, devono essere il motore dell’azione, poiché vivere una vita in accordo con i propri valori permette di realizzarsi veramente. Non scegliere un’attività che ti allontana da casa se la tua priorità è la famiglia e, viceversa, non rinunciare a una formazione all’altro capo del mondo se ciò che più desideri è andare all’avventura.

4) Trova una motivazione

Cambiare vita richiede molta motivazione, bisognerà dunque che trovi ciò che ti motiva. Fai luce sulle attività per le quali sei davvero appassionata, quelle che ti fanno venire voglia di alzarti la mattina.

Potrebbe interessarti - Pensare positivo: quando il positivo attira il positivo!

5) Fai qualche passo indietro

Se continui a ripeterti che non sai che fare della tua vita, sicuramente il lavoro che fai e la vita che conduci non ti corrispondono affatto. Dunque, fai qualche passo indietro per poter riflettere tranquillamente. Le vacanze, per esempio, sono il momento migliore per fare il punto della situazione riguardo la tua vita professionale. Concediti una tregua lontano dal tuo quotidiano e dalle tue abitudini per trovare delle nuove opportunità e pensare a dei nuovi orizzonti.


Il parere della redazione – Il momento migliore, è proprio questo!

“Non so se questo sia il momento adatto”, “non sono sicura di essere pronta”, “non sono abbastanza qualificata”. Bando alle ciance! Il momento migliore per entrare in azione, è questo! Più aspetti e più sarà difficile fare il grande passo. Si tratta prima di tutto di mettere in pratica le tue riflessioni. Poco importa se tra un anno avrai sempre la stessa vita; nella tua testa, avrai fatto dei passi in avanti e avrai un’idea un po' più precisa di ciò che vuoi fare nella vita. E questa è già una vittoria!

Articolo suggerito da Ginevra Bodano

Giovane donna sensibile ed empatica, cerco di conquistare il mondo armata del mio corpo minuto e del mio animo grande. L’unico modo che conosco per riuscire ad esprimere ciò che provo è la scrittura, insieme al canto, il disegno, la fotografia, la danza, il teatro… Beh, lo ammetto, non è l’unico, ma...

Gli articoli appena pubblicati

Cerchi sempre di migliorarti? Scopri il metodo Kaizen!

Cerco costantemente nuovi modi per diventare una persona migliore. Prima di tutto per me, poi anche per gli altri. C’è un campo in cui però faccio fatica a migliorare: il lavoro. Come fare per migliorare nella carriera? Da qualche tempo ho scoperto il metodo “Kaizen”. Si tratta di un metodo giapponese che permette di realizzare grandi cose grazie a piccoli cambiamenti nel quotidiano. Direttamente dalle aziende giapponesi, ci aiuta a raggiungere i nostri obbiettivi. Vediamo come applicarla nella nostra vita professionale.

Come imparare a stabilire le priorità sul lavoro?

La mia scrivania è una distesa di post-it, sono spesso oberata e a volte un po’ troppo di corsa con le deadline! So che la chiave del problema sarebbe riuscire a stabilire delle priorità, ma come fare quando si ha l’impressione che tutto sia di fondamentale importanza? Ci sono vari modi per riuscirci, prima di tutto cerca di tenere a mente che si può sempre imparare a stabilire le priorità! Vediamo insieme come!

Ho degli scatti d’ira, come controllarli?

Chi non è mai stato sopraffatto dalla rabbia chiuda quest’articolo! A tutte capita, prima o poi, di provare quest’emozione forte e incontrollabile. Non è né buona, né cattiva ma è giusto che esista. È sano provare rabbia quando ci sentiamo tradite o vittime di un’ingiustizia. Al contrario, quando gli scatti d’ira sono ricorrenti, è bene imparare a controllarli. Soprattutto quando la rabbia ferisce noi o chi ci sta intorno diventa problematica.

Quando la paura del conflitto mi impedisce di dire la mia

Non appena percepisco tensione, scappo a gambe levate. Non amo i conflitti, anche se non sono d’accordo con il mio interlocutore. Di conseguenza mi tengo tutto dentro e questo mi non mi fa di certo bene. Senza farci consumare dall’interno, dovremmo imparare a superare la paura dei conflitti e far sentire la nostra voce. Perché si temono i conflitti? Come superare questa paura? Scopriamolo insieme.

Perché mentiamo? Siamo tutte un po’ bugiarde!

Parliamoci chiaro, siamo tutte un po’ bugiarde! Chi non hai mai mentito scagli la prima pietra! Ebbene sì, pare che siamo tutti e tutte incapaci di passare una giornata intera senza mentire (strano ma vero!). Ma la vera domanda è “cosa ci spinge a mentire (senza sosta)”?

Ergofobia: quando la paura del lavoro ti consuma

La paura del lavoro, purtroppo, la conosco bene. Ne ho sofferto a lungo, ma sono felice di dire che oggi sono guarita. È un disagio che può far sorridere gli altri, che pensano che sia una che non ha voglia di fare niente. Ma al contrario, la pigrizia non ha niente a che vedere con le persone che soffrono di ergofobia altrimenti detta la paura del lavoro. Da cosa deriva questa paura? Come curarla? Scopriamolo insieme.

Ripiegarsi su se stessi: quando l'isolamento sociale è un malessere profondo

Ad un certo punto ho cominciato a ripiegarmi su me stessa, quando è venuta a mancare mia madre. Avevo appena terminato gli studi e quando mi è stato offerto un lavoro a tempo indeterminato, ho preferito rifiutare. Sono rimasta a casa da sola per diversi mesi, con pochissimi contatti con gli altri. Fortunatamente, i miei amici più cari mi hanno aiutato a superare questo episodio molto complicato. Ripigerarsi su se stessi non è solo una questione di solitudine, ma anche un segno di profondo malessere. Come si può definire? Quali sono le cause? Come uscirne? Ve ne parlo in questo articolo.

Non mi sento più desiderata, come far salire la temperatura?

Finalmente è estate e le temperature salgono… all’esterno! Perché dentro casa, purtroppo, non è più così. Anni di relazione hanno un po’ raffreddato il desiderio. Un bacio per abitudine, di tanto in tanto una carezza e l’amore solo quando capita. Per chi dice che esistono delle meravigliose relazioni platoniche e appaganti, buon per loro! Io non voglio saperne nulla. Al contrario, è il momento di far salire la temperatura e risvegliare la libido.

Come evitare di trasformare la rabbia in violenza?

Il confine tra rabbia e violenza è sottile e a volte basta davvero poco perché la rabbia sfoci in violenza. La famosa goccia che fa traboccare il vaso… hai presente? Oggi ci siamo chiesti come riuscire a evitarla. Esiste una rabbia “sana”? Come evitare che la rabbia diventi violenza? Scopriamolo insieme.

Sindrome di Peter Pan: l’eterno bambino che ha paura di crescere

Impossibilità di esprimere le proprie emozioni, procrastinazione, solitudine… Tutti sintomi che possono far pensare che soffri della sindrome di Peter Pan. Prigioniero/a dell’infanzia, non accetti di affrontare le responsabilità della vita adulta. Oggi ti racconto il complesso di Peter Pan.

Wengood è anche musica...

Gaslighting: l'arte ignobile di manipolare la mente


"Non preoccuparti se gli altri non ti apprezzano. Preoccupati se tu non apprezzi te stesso."


Confucio


Come superare un tradimento? 5 passi fondamentali!