Cos'è lo "snacking" social?
Se sei bravo in inglese, forse avrai già capito. Uno snack è uno spuntino leggero, non è un vero pasto, ma sazia un po' la fame 🤤. E come spiega la psicologa che ha inventato questo termine, Sue Varma, si tratta di avere piccole interazioni con sconosciuti. Vi do degli esempi che ho vissuto di recente:
💬È il complimento che una sconosciuta ha fatto sul mio vestito,
💬È lo scambio sul tempo con la mia vicina,
💬È il sorriso con il vecchio signore in panetteria.
Possiamo quindi tradurre lo snacking social come i micro-scambi o le micro-connessioni che abbiamo con persone che non conosciamo, durante il giorno. Ovviamente, non è fatto per sostituire legami profondi, ma ha comunque la sua importanza 🤔.
In che modo ci rende più felici?
Originariamente, Sue Varma si è basata su uno studio pubblicato su Sage Journals da colleghi, che evidenzia il fatto che gli scambi con gli sconosciuti contribuiscano alla nostra felicità.
Infatti, le conversazioni, anche brevi come quelli dello snacking social ci scuotono nelle nostre abitudini solitarie. Sarebbe facile pensare che “beh, sorridere al panettiere non costa nulla” (è proprio il caso di dirlo 😅), ma chiaramente questo non cambierà la nostra vita. Almeno cosi' pensavo fino a poco tempo fa. Tuttavia, è importante capire che scambi di questo tipo migliorano la nostra apertura mentale.
Prima, spesso avevo la sensazione di essere aggredita dagli altri, non volevo che mi parlassero. È ancora più difficile liberarsi di questa emozione quando si è una donna vittima di molestie verbali per strada. A parte questo caso, è necessario fare un lavoro di decostruzione sui pregiudizi che abbiamo sugli altri 😕. Ammetto che ero un po' amareggiata e non avevo voglia di avere contatti con persone con le quali non avevo una relazione. Non mi rendevo conto che questo poteva cambiare le mie giornate, o addirittura la mia vita in generale.
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Un modo per liberarsi dai pregiudizi
Attraverso l'interazione, creiamo un legame e questo legame, per quanto minimo, ci dà un senso di comprensione dell'altro e di appartenenza. Così mettiamo da parte le nostre emozioni negative e la diffidenza 👀. Ovviamente, non bisogna essere benevoli con tutti. “Fidatevi con scetticismo” come direbbe Miguel Ruiz che ha scritto “Gli accordi Toltechi”.
Restituire un sorriso al cameriere, sì! Decidere di iniziare una conversazione con il tipo losco che ci segue da 20 minuti, no...
È necessario scegliere i momenti e le interazioni per creare un clima sociale piacevole e liberarsi dalla diffidenza, spesso alimentata dalla nostra società individualista. Per me, è stato ritornare ad essere single che mi ha costretto ad essere più aperta, più socievole. Ho realizzato che ero piuttosto chiusa in me stessa e nelle mie abitudini quando ero in coppia. Ora, incontro una moltitudine di persone e ho anche ampliato il mio cerchio sociale grazie allo snacking social. Eh sì, è un buon modo per farsi degli amici 🤗!
In realtà, è questo il bello dello snacking social. È un modo semplice, alla portata di tutti, di creare relazioni che fanno bene a tutti 🥰 !
Il consiglio della redazione: una vera e propria sfida Come spiega Ginevra, il social snacking è bello perché è un modo per sviluppare la fiducia in te stesso. Quando vedi che puoi creare un legame attraverso brevi conversazioni, è davvero gratificante! Tuttavia, non è facile parlare con gli sconosciuti. Questa è stata una delle nostre sfide. Per fortuna c'è un coach che può insegnarci a gestire questo tipo di situazioni in modo da avere delle conversazioni fantastiche. Quindi non esitare a provare il coaching se pensi che possa aiutarti! 🤗 Capirsi, accettarsi, essere felici... Qui e ora! #BornToBeMe
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Fonte : “Practical Optimism:The Art, Science, and Practice of Exceptional Well-Being” di Sue Varma