La sindrome di Fomo o la paura di perdersi qualcosa!

Aggiornato il da Amelia Lombardi

Chi non ha mai avuto la paura di perdere un evento importante evitando una serata o lasciando da parte il telefono? Parlane! Nel mio caso, non ho alcun dubbio di essere vittima della sindrome di Fomo, la paura di perdere un’opportunità. Di cosa si tratta esattamente? Te lo spiego in questo articolo, visto che penso che tocchi diverse persone, in particolare coloro che sono dipendenti dal telefono.

La sindrome di Fomo o la paura di perdersi qualcosa!
Sommaire : 

Cos'è la sindrome di fomo?

Capiamo prima di tutto cosa significa Fomo, “fear of missing out” in inglese, ovvero “la paura di essere tagliati fuori, di perdersi qualcosa” 😱. Per esempio, io sento questa esatta sensazione quando sono invitata a una festa ma non posso andarci perché sono troppo stanca o ammalata. Si tratta di una vera e propria paura di perdere qualcosa di speciale e un po’ folle. Nonostante la stanchezza, quest’ansia generalizzata e soprattutto sociale potrebbe spingerti a lasciare il divano, solo per essere sicura di non aver perso nulla. E attenzione, questa sindrome non tocca solo gli estroversi e coloro che hanno una vita sociale molto intensa, soprattutto ora che viviamo nell’era dello smarthpone 😅!

Fomo e social

Sono tra quelli che adorano guardare regolarmente il telefono per essere sicura di non essermi persa l’informazione o la story dell’anno. Io nomofoba? Forse un pochino... Ma più che una dipendenza dal telefono, è il bisogno di consultare continuamente i social, che sono davvero al centro del problema o addirittura riescono ad accentuarlo. Ci si paragona agli altri, si cercano di fare post più originali, si spia la vita altrui, si cerca di uccidere la noia...insomma, ci sono tantissime ragioni che ci spingono a utilizzarle ed esserne dipendenti 😓. Tra l’altro, ci sono tantissimi psicologi e psichiatri che dicono che i social sono un vero e proprio freno alla felicità, a testimonianza di quanto il loro ruolo sia importante nella nostra vita.

Essere prensente ovunque e non perdersi nulla

Il desiderio dell’ubiquità, il fatto di essere presente ovunque, è stato identificato dallo studente Patrick Mc Ginnis dal 2004. Mc Ginnis ha constatato che gli studenti della sua università avessero un ritmo di vita sfrenato, un’agenda riempitissima, nonostante il loro semplice status di studenti. Bisogna assistere a tutte le conferenze e le riunioni, andare a tutte le feste, ma anche alle partite ecc. Questo fenomeno sociale notato dal ragazzo rappresenta in realtà un bisogno frenetico di vivere e realizzarsi.

Un obbligo alla felicità

Credo che questo sia il nostro più grande problema 🤧. Ci viene detto continuamente che la vita è una sola, che bisogna approfittarne e viverla appieno... e di conseguenza ci sentiamo obbligati a fare tutto e non perderci nulla. È un po’ il dramma della nostra generazione, quella dei millenials. Vogliamo essere ovunque, migliorarci dal punto di vista personale, accettarci, avere una vita sociale appagante, incontrare la persona giusta ecc. È un vero e proprio obbligo alla felicità, abbiamo la sensazione che saremo felici solo se viviamo appieno tutto 😩.

In realtà non è affatto grave perdersi qualcosa. Al posto di essere nell’iperconsumo della nostra vita, non dovremmo piuttosto prendere il tempo di assaporare ogni istante? Anche a costo di perderne altri 😬?

Come ridurre la paura di perdersi qualcosa?

Per tanto tempo l’idea di fare un digital detox mi ha dato i brividi. Ma un’estate ci ho provato, perché sapevo che i social erano il mio principale problema legata al Fomo. E non sono la sola ad aver fatto questa constatazione, in particolare grazie alla pandemia. Diciamo che stavolta anche il covid ha avuto un effetto positivo 😅! Il lockdown (soprattutto il primo) ci ha insegnato a rallentare il ritmo, a prenderci cura di noi e a sviluppare il nostro Jomo, la nostra gioia nel non avere qualcosa. In ogni caso, per andare più lontano e ridurre la paura di perderci qualcosa, dobbiamo lavorare su diversi punti:

  • 👉Minimizzare le fonti della nostra ansia: per me, si tratta chiaramente dei social e dello smartphone, ma per altri, potrebbe essere un circolo sociale troppo attivo. Uscire ogni sera non serve a niente se non ci fa piacere 🤐.
  • 👉 Smettere di “prevedere”: “se non ci vado, mi perderò qualcosa” o ancora “se non guardo il telefono, potrei perdermi qualcosa di importante”. Solo che con i se e con i ma non si va da nessuna parte! Quindi mettiamo da parte l’ansia da anticipazione e focalizziamoci sul presente.
  • 👉 Godersi il momento presente: ovvero si mette in pausa ciò che ci passa per la testa. Solo così possiamo assaporare appieno il momento, e soprattutto senza sentirci obbligati di pubblicare tutto sui social 🤫!
  • 👉 Lavore sulla gelosia: quando si soffre della sindrome di Fomo, significa che si ha spesso tendenza a invidiare gli altri e una necessità continua di fare paragoni. Tutto questo genera emozioni negative che ci chiudono nella ruminazione, quindi basta 🤯! Goditi ciò che hai e ciò che sei.
  • 👉 Puntare sulla gratitudine: è fondamentale focalizzarsi sui momenti della vita che ci rendono felici. Certe persone tengono un diario della gratitudine per fare un bilancio. Con questo esercizio ci si rende subito conto che non ci mancano poi così tante cose e si inizia a vivere meglio!

Il consiglio della redazione: un freno alla felicità 

La sindrome di FOMO, la paura di perdersi qualcosa è un freno alla felicità: ci si forza a fare delle cose, a partecipare a vari avvenimenti e tutto questo può sfinirci e soprattutto farci dimenticare ciò che è davvero importante per noi. Se capita anche a te, prendi appuntamento con uno psicologo per trovare una via d’uscita.

🤗 Capirsi, accettarsi, essere felici... Qui e adesso !
#BornToBeMe

Contatta uno psicologo

Ti potrebbe interessare :

Fonti: Ospedale San Raffaele

Articolo suggerito da
Amelia Lombardi

La scrittura è un mezzo di espressione meraviglioso di cui non posso fare a meno. Mi ha permesso di incanalare la mia ipersensibilità e amo scrivere di psicologia e sviluppo personale. La comprensione di sé è il modo migliore per andare avanti!

Gli articoli appena pubblicati

Perché alcuni non riescono mai a vedere il lato positivo?

Sicuramente conosci la storia del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto, che dovrebbe motivarci ad essere ottimisti. Ecco, alcuni questo famoso bicchiere lo vedono vuoto, se lo bevono tutto e lo gettano via. Insomma, basta con le metafore: in poche parole, alcuni non riescono a pensare positivo.

Il complesso di superiorità o l’illusione della superiorità, cosa

Sembra che non le piaccia nessuno quanto le piace se stessa. Parla spesso di lei, e sempre con grandi complimenti, ti prende in giro, cerca di sovrastare gli altri, sembra disprezzare tutto e ha un forte problema di autostima. Benvenuta nel paradosso del complesso di superiorità, che nasconde nel 90% un complesso di inferiorità!

7 trucchi per calmare efficacemente un attacco di panico

I battiti del cuore accelerano, il respiro diventa affannoso… assaliti da questo uragano di emozioni, si perde il controllo del proprio corpo. Rassicurarsi? È un tentativo vano, perché gli attacchi di panico non seguono la razionalità. Difficile avere un’influenza diretta sul cervello durante questi momenti di smarrimento, dunque bisogna agire direttamente su queste manifestazioni fisiche e psicologiche. Ecco 7 trucchi efficaci (testati e approvati) per calmare un attacco di panico.

Come smettere di desiderare continuamente l’approvazione altrui?

Da quando ero piccola, ho sempre avuto l’impressione di fare le cose in funzione degli altri. Il mio comportamento e, di conseguenza, le mie scelte sono state a lungo dettate dall’approvazione altrui. Crescendo, ho poi imparato ad affermarmi e soprattutto a dimenticare cosa gli altri potessero pensare di me. Perché cerchiamo sempre approvazione? Come liberarsi di questo desiderio che potrebbe diventare tossico? Visto che ci sono passata, ecco qualche consiglio.

Fobia dei piedi: come liberarsi della podofobia?

Per chi come me è terrorizzato dalle siringhe, questo periodo non è sicuramente dei più semplici. Ma ci sono persone per cui una semplice doccia o l’estate (con il suo esercito di infradito e piedi nudi) sono un vero e proprio calvario: i podofobi. La paura dei piedi è poco frequente ma può essere molto invalidante. Ecco come combatterla.

Tripofobia: che cos’è la paura dei buchi?

Esistono diverse fobie e si sa che alcune di queste sono davvero strane e singolari. La cosa incredibile delle fobie è che spesso sembrano essere ingiustificate ovvero che, pur non avendo vissuto particolari traumi, si prova una repulsione o un terrore verso qualcosa, arrivando addirittura ad avere dei veri e propri attacchi di panico. Tra le fobie più singolari troviamo la tripofobia, ovvero la fobia dei buchi: scopriamo insieme di cosa si tratta.

Cos'è la sindrome del Don Giovanni e la seduzione compulsiva?

L’opinione degli altri è essenziale per te? Non riesci a dire mai di no? Fai di tutto per essere notato? Il bisogno smisurato di piacere potrebbe essere indicatore di un malessere profondo. Perché hai così tanto bisogno di piacere? Come liberarsi dell’opinione altrui? Non temere, ti spieghiamo tutto!

Come destabilizzare un manipolatore narcisista?

Ne abbiamo abbastanza della sofferenza, della manipolazione e delle umiliazioni. Basta! Che si tratti di una madre tossica, di un datore di lavoro tirannico o di un compagno offensivo, devi proteggerti e voltare pagina, dicendo addio a questa violenza psicologica. Riprendi il controllo della tua vita e della situazione. Come destabilizzare un manipolatore narcisista? Vediamolo insieme.

Fobia d’impulso: cosa c’è da sapere per capirla e guarire

“Se all’improvviso giro il volante, avremmo tutti un incidente mortale”… Ammettilo, tutti abbiamo già pensato qualcosa di simile alla guida o in altre situazioni. Immaginare situazioni cupe è molto comune. Per alcuni, però, questi pensieri diventano delle vere e proprio angosce invivibili. Parliamo della fobia d’impulso, che spesso si traduce con la paura di uccidere qualcuno. Come sbarazzarsene? Scopriamolo insieme.

Ansia anticipatoria: perché penso sempre al peggio?

Ti sale l’ansia al solo pensiero del futuro, che si tratti del tuo lavoro o di un semplice pranzo in famiglia? I tuoi cari ti dicono che la tua ansia è immotivata e sei d’accordo con loro? Questa è quella che si chiama ansia anticipatoria, una sensazione che colpisce numerose persone che tendono a pensare sempre al peggio. Ma perché non riusciamo a distogliere i nostri pensieri dal futuro, che sia vicino o lontano? Come liberarsi dell’ansia anticipatoria per vivere più serenamente? Cerchiamo insieme una risposta!

Wengood è anche musica...

Rilassati e ritrova la serenità 😌

Wengood Italia

  1. BerlinRY X
    2:54
  2. 13th of JanuaryPatricia Lalor
    3:00
  3. ExperienceLudovico Einaudi
    5:15
  4. Nuvole BiancheLudovico Einaudi
    5:57
  5. Una MattinaLudovico Einaudi
    3:23
  6. I GiorniLudovico Einaudi
    6:50
  7. PrimaveraLudovico Einaudi
    7:22
  8. Alone Again (Naturally)Gilbert O'Sullivan
    3:36
  9. Skinny LoveBon Iver
    3:58
  10. FlumeBon Iver
    3:39
  11. re:stacksBon Iver
    6:41
  12. Hey, MaBon Iver
    3:36
  13. Back To LifeGiovanni Allevi
    4:38
  14. Secret LoveGiovanni Allevi
    4:32
  15. Come sei veramenteGiovanni Allevi
    6:04
  16. FlowersGiovanni Allevi
    2:59

Gaslighting: l'arte ignobile di manipolare la mente

Gaslighting: l'arte ignobile di manipolare la mente

"Non preoccuparti se gli altri non ti apprezzano. Preoccupati se tu non apprezzi te stesso."


Confucio


Come superare un tradimento? 5 passi fondamentali!

Come superare un tradimento? 5 passi fondamentali!