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Cos'è la sindrome di fomo?
Capiamo prima di tutto cosa significa Fomo, “fear of missing out” in inglese, ovvero “la paura di essere tagliati fuori, di perdersi qualcosa” 😱. Per esempio, io sento questa esatta sensazione quando sono invitata a una festa ma non posso andarci perché sono troppo stanca o ammalata. Si tratta di una vera e propria paura di perdere qualcosa di speciale e un po’ folle. Nonostante la stanchezza, quest’ansia generalizzata e soprattutto sociale potrebbe spingerti a lasciare il divano, solo per essere sicura di non aver perso nulla. E attenzione, questa sindrome non tocca solo gli estroversi e coloro che hanno una vita sociale molto intensa, soprattutto ora che viviamo nell’era dello smarthpone 😅!
Fomo e social
Sono tra quelli che adorano guardare regolarmente il telefono per essere sicura di non essermi persa l’informazione o la story dell’anno. Io nomofoba? Forse un pochino... Ma più che una dipendenza dal telefono, è il bisogno di consultare continuamente i social, che sono davvero al centro del problema o addirittura riescono ad accentuarlo. Ci si paragona agli altri, si cercano di fare post più originali, si spia la vita altrui, si cerca di uccidere la noia...insomma, ci sono tantissime ragioni che ci spingono a utilizzarle ed esserne dipendenti 😓. Tra l’altro, ci sono tantissimi psicologi e psichiatri che dicono che i social sono un vero e proprio freno alla felicità, a testimonianza di quanto il loro ruolo sia importante nella nostra vita.
Essere prensente ovunque e non perdersi nulla
Il desiderio dell’ubiquità, il fatto di essere presente ovunque, è stato identificato dallo studente Patrick Mc Ginnis dal 2004. Mc Ginnis ha constatato che gli studenti della sua università avessero un ritmo di vita sfrenato, un’agenda riempitissima, nonostante il loro semplice status di studenti. Bisogna assistere a tutte le conferenze e le riunioni, andare a tutte le feste, ma anche alle partite ecc. Questo fenomeno sociale notato dal ragazzo rappresenta in realtà un bisogno frenetico di vivere e realizzarsi.
Un obbligo alla felicità
Credo che questo sia il nostro più grande problema 🤧. Ci viene detto continuamente che la vita è una sola, che bisogna approfittarne e viverla appieno... e di conseguenza ci sentiamo obbligati a fare tutto e non perderci nulla. È un po’ il dramma della nostra generazione, quella dei millenials. Vogliamo essere ovunque, migliorarci dal punto di vista personale, accettarci, avere una vita sociale appagante, incontrare la persona giusta ecc. È un vero e proprio obbligo alla felicità, abbiamo la sensazione che saremo felici solo se viviamo appieno tutto 😩.
In realtà non è affatto grave perdersi qualcosa. Al posto di essere nell’iperconsumo della nostra vita, non dovremmo piuttosto prendere il tempo di assaporare ogni istante? Anche a costo di perderne altri 😬?
Come ridurre la paura di perdersi qualcosa?
Per tanto tempo l’idea di fare un digital detox mi ha dato i brividi. Ma un’estate ci ho provato, perché sapevo che i social erano il mio principale problema legata al Fomo. E non sono la sola ad aver fatto questa constatazione, in particolare grazie alla pandemia. Diciamo che stavolta anche il covid ha avuto un effetto positivo 😅! Il lockdown (soprattutto il primo) ci ha insegnato a rallentare il ritmo, a prenderci cura di noi e a sviluppare il nostro Jomo, la nostra gioia nel non avere qualcosa. In ogni caso, per andare più lontano e ridurre la paura di perderci qualcosa, dobbiamo lavorare su diversi punti:
- 👉Minimizzare le fonti della nostra ansia: per me, si tratta chiaramente dei social e dello smartphone, ma per altri, potrebbe essere un circolo sociale troppo attivo. Uscire ogni sera non serve a niente se non ci fa piacere 🤐.
- 👉 Smettere di “prevedere”: “se non ci vado, mi perderò qualcosa” o ancora “se non guardo il telefono, potrei perdermi qualcosa di importante”. Solo che con i se e con i ma non si va da nessuna parte! Quindi mettiamo da parte l’ansia da anticipazione e focalizziamoci sul presente.
- 👉 Godersi il momento presente: ovvero si mette in pausa ciò che ci passa per la testa. Solo così possiamo assaporare appieno il momento, e soprattutto senza sentirci obbligati di pubblicare tutto sui social 🤫!
- 👉 Lavore sulla gelosia: quando si soffre della sindrome di Fomo, significa che si ha spesso tendenza a invidiare gli altri e una necessità continua di fare paragoni. Tutto questo genera emozioni negative che ci chiudono nella ruminazione, quindi basta 🤯! Goditi ciò che hai e ciò che sei.
- 👉 Puntare sulla gratitudine: è fondamentale focalizzarsi sui momenti della vita che ci rendono felici. Certe persone tengono un diario della gratitudine per fare un bilancio. Con questo esercizio ci si rende subito conto che non ci mancano poi così tante cose e si inizia a vivere meglio!
Il consiglio della redazione: un freno alla felicitàLa sindrome di FOMO, la paura di perdersi qualcosa è un freno alla felicità: ci si forza a fare delle cose, a partecipare a vari avvenimenti e tutto questo può sfinirci e soprattutto farci dimenticare ciò che è davvero importante per noi. Se capita anche a te, prendi appuntamento con uno psicologo per trovare una via d’uscita. 🤗 Capirsi, accettarsi, essere felici... Qui e adesso ! |
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Fonti: Ospedale San Raffaele