L’estate si avvicina e i piccoli complessi legati al nostro corpo tornano puntuali. Il paragone con delle ragazze e ragazzi da copertina è inevitabile. Un neo, delle smagliature, della cellulite, la pancetta, sono tanti i difetti che ci mettono in imbarazzo. È proprio così che inizia, seppur in maniera lieve, la dismorfofobia. Non ci piaciamo, la nostra attenzione si concentra solo sui difetti, e si finisce, inconsciamente, a sviluppare un disturbo ossessivo compulsivo.
Che cos'è la dismorfofobia? Quali sono i sintomi?
L’adolescenza è un periodo di passaggio difficile per accettare il proprio corpo. Si passano ore a osservare il proprio corpo che cambia, spesso non come vorremmo. È in questa fase della crescita che i primi sintomi di dismorfofobia fanno capolino, nonostante la diagnosi avviene solitamente intorno ai trent'anni.
Come accade spesso, sono ferite che ci trasciniamo da anni, che non sappiamo di avere o che facciamo finta di non avere. Spesso accompagnati da scherno e prese in giro, i difetti corporei sono una delle piaghe della società moderna, alla costante ricerca di perfezione fisica che non esiste.
Quali sono i sintomi della dismorfofobia fisica?
Le persone affette da questo disturbo provano vergogna a mostrarsi: il viso, il corpo (spesso troppo in carne o troppo magro), o difetti quali nei troppo vistosi, smagliature o la classica cellulite. Passano ore a scrutarsi allo specchio, analizzando con attenzione ogni minimo difetto, il loro corpo è la loro punizione, chi soffre di dismorfofobia acuta si percepisce sfigurato, inguardabile, un vero mostro. Questo malessere porta con sé atri disturbi quali la difficoltà a relazionarsi, ad avere una vita equilibrata, fino a stati depressivi acuti.
Dismorfofobia muscolare
Se la dismorfofobia classica interessa uomini e donne, quella muscolare è legata più all'universo maschile. L’ossessione di non essere mai abbastanza in forma, muscolosi, e la sensazione di vedersi sempre magri, anoressici. Questo porta ad un’attività fisica troppo intensa e un’alimentazione scorretta.
Quali sono le principali cause del dismorfismo?
La vergogna che provano le persone affette da disturbo di dismorfofobia si ripercuote anche sui loro rapporti interpersonali. Sono spesso delle persone chiuse, timide, insicure, che hanno continuamente paura dello sguardo altrui. Odiano mostrare i loro difetti, e nel tentativo di nasconderli finiscono per risultare impacciati e ancora più insicuri.
Hanno un’autostima pressoché inesistente. Fanno spesso ricorso alla dermatologia o alla chirurgia estetica per cercare di risolvere il problema, con scarsissimi risultati.
Nei casi più acuti, per migliorare il loro stato di salute psichica, alcuni fanno ricorso all'auto-chirurgia, fino ad arrivare al tentativo di suicidio.
Le cause di questo disturbo sono diverse:
- Sevizie o prese in giro durante la fase dell’adolescenza che non sono mai state superate
- Un fallimento, una rottura, un tradimento, che accentuano le debolezze e ci persuadono di non essere all'altezza
- La paura di non piacere e di provocare disgusto
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Come guarire dalla dismorfofobia?
Essendo un disturbo ossessivo compulsivo, la dismorfofobia condivide soluzioni e trattamenti simili. Sul piano cognitivo, il trattamento ha l'obiettivo di aiutare il paziente a convivere con il proprio corpo, indipendentemente dal proprio aspetto o da come si pensa che li altri ci vedano.
Come abbiamo visto precedentemente, il disturbo ha origine in gran parte nel come ci percepiamo, il rapporto con elementi del nostro aspetto fisico che non sopportiamo e ci portano a vivere una vita difficile al limite della depressione. Tuttavia, contro la dismorfofobia non esiste un trattamento radicale. L'accompagnamento terapeutico da parte di un professionista risolve parzialmente in problema, per essere effettivo il ruolo del paziente è fondamentale.
Una volta che il paziente ha accettato di soffrire di dismorfofobria, a seconda dei casi il percorso può essere accompagnato da farmaci di tipo antidepressivo e da una terapia cognitiva e comportamentale.
Il consiglio della redazione: curare il proprio corpo e imparare ad amarloQuando il dismorfismo corporeo sfocia in sintomi di forte depressione e isolamento sociale, è importante rivolgersi a medici competenti. Trattandosi di un disturbo ossessivo compulsivo, la terapia cognitiva e comportamentale è un ottimo rimedio per arginare e, in alcuni casi, risolvere il problema.
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Fonte: cristinaselvi