Metodo Montessori: come funziona e come educare i bambini?

Aggiornato il da La Redazione Wengood

Nella grande famiglia dei pedagoghi, scomodiamo Maria Montessori! Medico di formazione, ha consacrato cinquant’anni all’educazione dei bambini. Il lavoro di una vita intera è stato ampiamente ricompensato da una fama internazionale. Il segreto della sua pedagogia? È possibile applicarla in casa? Scopriamolo insieme!

 
 Sommario

Metodo Montessori, imparare da soli

La base del metodo Montessori parte dal principio che la conoscenza è un fattore essenziale della libertà. Questo insegnamento tiene conto del ritmo del bambino, nonché delle sue forze e delle sfide che è chiamato a superare. L’esperienza e l’autonomia sono alla fonte di questo metodo pedagogico, come per l’educazione positiva. Dopo aver osservato i bambini per tante ore, Maria Montessori ha capito che se i bambini crescono in un ambiente adatto sono più concentrati e riescono a controllarsi meglio.

👏 Imparare a cavarsela da soli per capire e integrarsi è il fulcro del metodo Montessori.

Le 3 regole d’oro del metodo Montessori

E se imparare non fosse più faticoso? Se fosse al contrario fonte di soddisfazione per i bambini? Questa è la convinzione all’origine del metodo Montessori. Dall’apertura della prima scuola a Roma nel 1907, la pedagogia Montessori ha spopolato in tutti i continenti. Ma se il suo nome è entrato nel linguaggio comune, le fondamenta alla base della sua teoria non sono chiare a tutti.

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1) La libertà

Senza dubbio il pilastro del metodo Montessori. In classe, i bambini sono autorizzati a scegliere liberamente le attività e il tempo da dedicargli. Possono anche alzarsi in qualsiasi momento e comunicare con i compagni. Una libertà che ha alzato un bel polverone! Ma dimentichiamo che il metodo Montessori incita il bambino ad autoimporsi dei limiti. Se è libero di spostarsi, deve comunque tener conto di non disturbare i suoi compagni con il suo andirivieni. Un’autodisciplina imprescindibile dalla nozione di libertà.

2) L’adattamento

Per Maria Montessori è il pedagogo a doversi adattare al bambino e non il contrario! Come? Tenendo conto del ritmo di apprendimento proprio a ognuno. A volte capita di far fatica a memorizzare le regole di grammatica, ma essere una scheggia per imparare le fiabe o le poesie. Perché non tenerne conto concedendogli il tempo di cui ha bisogno? Questa è l’essenza della pedagogia differenziata.

3) L’esperienza

Vedere, ascoltare, toccare, annusare o anche assaggiare: il metodo Montessori stimola i cinque sensi. Per comprendere i fenomeni vulcanici cosa c’è di meglio di un plastico con sciroppo che simula la lava? A proposito delle coniugazioni, quale miglior modo di ricordarle se non usando le desinenze sotto forma di carte da associare le une alle altre? L’apprendimento attraverso l’esperienza è essenziale per la pedagogia sensoriale.

Le scuole Montessori, un successo incredibile

Oggi si contano circa 35000 scuole Montessori in tutto il mondo. Una cifra che la dice lunga sull’entusiasmo suscitato dal metodo! E questo successo si basa soprattutto sui risultati ottenuti dai suoi allievi. In un’intervista a France Culture del 27 luglio 2017, Jean-Michel Blanquer si è espresso favorevole allo “spirito Montessori”. Senza pretendere la generalizzazione del metodo in tutte le scuole, il Ministro dell’Educazione Nazionale francese ha riconosciuto il “genio pedagogico” della dottoressa italiana. Un’espressione forte che non fa altro che aumentare il credito e il consenso tra gli educatori.

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Applicare il metodo Montessori a casa

Lungi dall’essere un’esclusiva per gli insegnanti, la pedagogia Montessori può essere applicata anche a casa. Il mix ideale? Un tocco di immaginazione, qualche grammo di attenzione e un pizzico di apprendimento tramite il gioco. Se le tabelline sono l’incubo dei tuoi figli, utilizza le bilie per aiutarli. Tre file di cinque sfere illustreranno per esempio il calcolo 3X5. Un sistema infallibile!

In pratica, nella vita quotidiana quattro principi possono essere applicati per lavorare con il metodo Montessori:

  • 🏠 Associalo alla vita pratica della casa al più presto. Rendilo autonomo spingendolo a fare tutto ciò che lo aiuterà a lavorare sulla mobilità e a prendersi cura delle cose: versare un bicchiere d’acqua, pulire il tavolo, innaffiare le piante e così via. È anche un modo di dare fiducia al proprio figlio.
  • 🛀 Incitalo ad avere cura di se stesso associando l’igiene a dei momenti di felicità. Compra un sapone apposito per lui, uno scalino per accedere al lavabo, scegli una canzone per scandire il tempo quando si lava i denti…
  • 📚 Metti degli scaffali alla sua altezza in camera sua per incitarlo ad andare a prendere le sue cose da solo.

Ovviamente gli esempi sono tanti e potremmo continuare all’infinito. L’essenziale è rispettare i tre pilastri della pedagogia Montessori: la libertà, il rispetto del bambino e l’utilizzo della memoria sensoriale.


Il commento della redazione – Non avere fretta

Vogliamo sempre il meglio per i nostri figli e cerchiamo di garantire loro la migliore educazione, sana e positiva. Ma a volte ci mettiamo troppa pressione per applicare a ogni costo principi come quelli del metodo Montessori. Se riusciamo a mettere in atto delle piccole cose, tanto meglio, ma ricorda che i genitori perfetti non esistono. Quindi, meglio avanzare al proprio ritmo, ascoltarsi e ascoltare i bisogni dei propri figli. Se non ci riusciamo, possiamo sempre rivolgerci a un professionista per essere accompagnati e aiutati.

🤗 Capirsi, accettarsi, essere felici... Qui e ora! 
#BornToBeMe



Fonte: www.uppa.it

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