Perché abbiamo bisogno di riconoscenza
I genitori ci hanno dato la vita, cresciuto e permesso di avere la vita che viviamo oggi. È un legame molto forte e facciamo fatica a uscire dal ruolo di “figli” quando siamo in loro compagnia. A 30, 40 o anche 50 anni è sempre la stessa storia! Anche se sappiamo di essere adulti, non riusciamo ad imporci come tali a causa del bisogno di riconoscenza.
Tutto ha inizio durante l’infanzia con il bisogno d’amore 🥰. L’approvazione dei nostri genitori in quel periodo era un indice di questo amore. Se ci si sente sostenuti e incoraggiati, solitamente si riesce a disfarsi del sentimento di approvazione. Ma se c’è stato anche un minuscolo problema, potremmo aver sviluppato una ferita emotiva. Quest’ultima influisce nella relazione con i nostri genitori poiché molto spesso, indica degli schemi irrisolti 🤕.
Perché ci piace tornare bambini
La ricerca dell’approvazione dei nostri genitori è una forma di regressione. Che bello quando non avevo responsabilità sulle spalle e decisioni da prendere 😫! Solitamente resta anche in età adulta la tendenza a chiedere il parere dei genitori per aiutarci e alleggerirci in qualche modo dal peso della decisione. La psicanalista Isabel Korolitski spiega che si tratta di un comportamento tipicamente infantile. Effettivamente, i bambini hanno bisogno degli adulti come punto di riferimento perché scontrarsi improvvisamente con la realtà è angosciante 🤧.
Peccato però che questa dinamica porti spesso a un problema di infantilizzazione 😅. È un po’ come dire ai nostri genitori che non siamo abbastanza responsabili per prendere delle decisioni da soli. Di conseguenza, non esiteranno a dirci come comportarci, anche a 35 anni... Come spiega lo psicoterapeuta Gonzague Masquelier, “quando delego ai miei genitori il potere di dire se le mie scelte (di vita, amorose, professionali) sono giuste, mi metto in una situazione di fragilità che chiude la porta alla mia libertà”.
Perché vogliamo mostrare il nostro affetto
Da adulti, il rapporto con i genitori non è sempre calma piatta. Soprattutto perché è difficile uscire dalla relazione genitori-figli, ragione per la quale facciamo fatica a comunicare con i nostri genitori. In ogni caso, vogliamo conservare questo legame e mostrare che hanno sempre un ruolo importante nelle nostre vite. È un mix di regressione, di riconoscenza, di paura di deludere, ma anche d’amore. Vogliamo mostrare che ci hanno educato bene e, in un certo senso, far passare il messaggio: “potete essere fieri di quello che avete compiuto ❤️”.
📌 Nel mio caso, so che è anche il bisogno di rassicurare mio padre e fargli capire che sto bene, che la mia vita procede secondo i miei piani. Dopo il dramma che abbiamo vissuto, la perdita di mia madre, voglio condividere con lui soprattutto cose positive. E sentire dal tono della sua voce che è contento per me mi fa stare bene. Diciamo che in un certo senso cerco di riparare il trauma della morte, ma ne sono cosciente, quindi cerco di non cadere nell’ossessione di cercare di avere unicamente la sua approvazione |
Perché non abbiamo fiducia in noi
Il bisogno di approvazione, soprattutto se molto marcato, potrebbe essere il segno della mancanza di fiducia in sé stessi, come spiega lo psicologo clinico Catherine Marchi. I genitori sono a volte una figura di autorità di fronte alla quale è difficile affermarsi. Si tende quindi a pensare che se gli si tiene testa, è come se fosse una mancanza di rispetto. In ogni caso, i genitori perfetti non esistono e abbiamo diritto di credere nelle nostre scelte.
È importante dissacrare la figura genitoriale e concentrarsi su di sé 💪. La mancanza di fiducia in sé stessi nasconde spesso una ferita da rifiuto. Ancora una volta, altro non è che la conseguenza della relazione con i nostri genitori durante l’infanzia. Per esempio, se i genitori volevano un maschio e hanno avuto una femmina, potrebbe crearsi una forma di rifiuto interiorizzato. Avremo continuamente questa falla dentro di noi e poca autostima a causa di questo passato familiare 😔.
Perché abbiamo genitori esigenti
I nostri genitori ci hanno amati, educati, nutriti, consolati, curati e viziati per anni. Il minimo che possiamo fare è laurearci per fare un lavoro che hanno scelto per noi, guadagnare tanto e sposare Ryan Gosling per dar loro tanti bei nipotini... O anche no!
Ci sono genitori estremamente esigenti e che trasmettono i loro rimpianti o i loro sogni sui loro figli 🤯. Quando capita, è molto pesante da sopportare, soprattutto se non abbiamo mai osato regolare i conti con loro e chiniamo sempre il capo di fronte alle loro richieste. Ancora peggio quando i genitori hanno condizionato il nostro successo con delle ricompense, come i regali. Avremo sempre voglia di riuscire negli obiettivi che loro hanno imposto come per onorare una sorta di promessa implicita 😥.
Anne Bacus, psicologa specialista delle terapie familiari, dice che ci sono varie conseguenze nel caso in cui si abbiano genitori troppo esigenti. Possiamo finire per implodere quando ci rendiamo conto che tutti gli aspetti della nostra vita sono decisioni dei nostri genitori 😠. Questo implica una rottura familiare e tensioni che saranno difficili da gestire. Oppure, possiamo anche decidere di utilizzare la frustrazione tramite una passione che prende molto spazio. Per esempio, se hai studiato legge per fare felici i tuoi genitori ma tutte le sere ti diverti giocando ai videogiochi 🎮. È una sorta di sfogo che permette di mantenere una buona relazione con i genitori.
Il consiglio della redazione: impara a staccarti dai genitoriVedere i nostri genitori fieri di noi è gratificante. Essere sempre in cerca della loro approvazione significa essere in una relazione dipendente che nasconde una ferita. Questo potrebbe provocare molta sofferenza e una relazione familiare complicata. Ecco perché è importante imparare a staccarsi dai genitori, o almeno dalla loro approvazione. Potrebbe volerci tempo e farlo da soli è complicato. Non esitare a rivolgerti a un professionista. 🤗 Conoscersi, accettarsi, essere felice...Qui ed ora! |
Fonti : https://www.psicologaramponi.it/anagraficamente-adulti-ma-emotivamente-dipendenti-dai-genitori/