6 consigli per lottare contro la tristezza della domenica sera

Aggiornato il da Ginevra Bodano

Domenica sera, ore 17, la malinconia inizia a farsi sentire. Il weekend volge al termine, bisogna iniziare ad organizzare la giornata di domani e finire le faccende domestiche, che non sono mai piacevoli. Dunque questa malinconia domenicale è davvero inevitabile? Assolutamente no! Scopri i nostri 6 consigli per concludere il weekend all’insegna del buonumore!

6 consigli per lottare contro la tristezza della domenica sera
 
 Sommario


A partire dalle 16 hai l’impressione che la giornata stia volgendo al termine e inizi a proiettarti mentalmente verso il lunedì mattina con la sveglia presto e la giornata intera a lavoro. Il tuo umore inizia ad abbassarsi, non ti sei accorta del tempo che passava e ti senti ancora stanca nonostante il weekend trascorso. È quella che definiamo "tristezza della domenica sera" o "Sunday blues". Scopri i nostri 6 consigli per lottare contro questa malinconia.

6 consigli per affrontare il “Sunday blues”

1)Cerca di tenere il ritmo

Anche se il weekend è l’unico momento in cui possiamo concederci di dormire tutto il giorno, sarebbe meglio cercare di mantenere un certo ritmo, per non soffrire della malinconia domenicale e dell’insonnia che ne consegue! Per non disequilibrare il tuo ritmo del sonno, cerca di fare non più di 20 minuti di pisolino pomeridiano.

➡ Stesso discorso vale per le lunghe mattinate; l’ideale sarebbe dormire al massimo 2 ore e mezza in più rispetto al resto della settimana.

2)Opta per una giornata al massimo!

Dopo la sveglia, una bella doccia, una passeggiata per prendere un po' d’aria e magari anche un po' di sole… Conservare certe piccole abitudini aiuta a non confondere il nostro corpo. Così, la giornata inizierà nel migliore dei modi. Metti il telefono in silenzioso o addirittura stacca la connessione internet. In effetti, paragonare la tua giornata pigiama-televisione a quella delle star di Hollywood piene di impegni potrebbe essere un vero e proprio incentivo verso la malinconia domenicale.

3)Anticipa le faccende del weekend

Spesso la domenica è il giorno in cui ci si dedica alle pulizia, si stira, si fa la lavatrice etc. Procrastinare ci porta a rimandare queste faccende all’ultimo minuto per poter godere a pieno del weekend. Tuttavia, sarebbe utile organizzarti in modo da fare le faccende nel corso della settimana per poter ritrovare la casa pulita e sistemata la domenica. Se proprio non riesci ad organizzarti in questo modo, cerca almeno di non lasciare per ultime le cose più noiose in modo da non doverle fare proprio di domenica.

4)Organizza delle attività

Per evitare d trascorrere tutta la giornata in pigiama davanti alla televisione, prova a dedicarti a delle attività, che possono essere culturali, sportive, o anche a delle camminate in famiglia o tra amici. Condividere dei momenti di convivialità o ritrovare delle conoscenze ci consente di approfittare al massimo del nostro weekend. Puoi anche organizzare una serata tra amici davanti ad un gioco di società, non c’è niente di meglio per trascorrere qualche ora all’insegna del divertimento e della spensieratezza, concedendoti di mollare la presa!

5)Ascolta musica che ti dia la carica

Alcune canzoni sono una vera e propria fonte di energia. La respirazione e la pressione arteriosa diminuiscono, ed è l’ideale per iniziare con il piede giusto la settimana ormai vicina. Non esitare a fare una playlist composta da canzoni dinamiche e che ti trasmettono buonumore!

6)Vedi il lunedì in modo positivo

Di solito, la domenica sera è compromessa dai pensieri riguardanti il lavoro che ci attende il lunedì mattina seguente. Cerca di associare a questa giornata delle attività o dei compiti che ti rendano felice. Dopo aver identificato i pensieri negativi, trasformali in positivi. Per relativizzare, puoi anche cercare di visualizzare il lunedì, proiettandoti nella situazione, in modo da rilassarti mentalmente.

Malinconia domenicale: da cosa deriva

Dopo una settimana ricca di impegni organizzati nel dettaglio, il weekend è il momento in cui ci si dedica ai pranzi in famiglia o alle feste con gli amici, ci si concede di andare a letto tardi e di posticipare la sveglia la mattina seguente. Il nostro ritmo circadiano ne risente, e sarebbe questo scombussolamento ad avere un impatto sul nostro umore. Per le persone molto attive, le domeniche noiose sono un vero e proprio fardello.

I sintomi della tristezza della domenica sera

La domenica sera per molti è fonte di grande tristezza perché pensano al lunedì che segue, alla mole di lavoro, ai documenti sulla scrivania. Lo stress inizia a farsi sentire e ad invaderci. La stanchezza, l’irritabilità, il nervosismo e la scontrosità sono tutti sintomi della malinconia domenicale. Attenzione però, perché possono essere anche i sintomi di una profonda ansia e alle volte anche della depressione. In effetti, dopo una settimana passata a mettercela tutta per mostrare a chi ci circonda tutte le nostre capacità, una persona depressa muore di stanchezza proprio la domenica.

La redazione ti consiglia: Possiamo piangere a lavoro? La chiave per gestire le proprie emozioni


Il consiglio della redazione: e gli altri giorni della settimana?

Attenzione, la malinconia domenicale può nascondere una depressione per chi non sta bene la domenica ma nemmeno gli altri giorni della settimana; in questo caso, bisogna ascoltare i campanelli d’allarme e non temere di consultare uno specialista. Attenziona anche a non confondere la malinconia domenicale con l’ansia legata al ritorno in ufficio che potrebbe nascondere un malessere al lavoro.

➡ Per quanto riguarda i bambini, fate attenzione al cambiamento del loro umore nella giornata di domenica, perché la malinconia domenicale alle volte può nascondere una fobia scolare.



Articolo suggerito da
Ginevra Bodano

Giovane donna sensibile ed empatica, cerco di conquistare il mondo armata del mio corpo minuto e del mio animo grande. L’unico modo che conosco per riuscire ad esprimere ciò che provo è la scrittura, insieme al canto, il disegno, la fotografia, la danza, il teatro… Beh, lo ammetto, non è l’unico, ma...

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