Il sonno polifasico: dormire a più riprese, una buona idea?

Aggiornato il da Amelia Lombardi

Immagina di dormire a intervalli alterni nell’arco di 24h al posto di fare una notte di sonno classica. Non ti convince? Neanche a me! Il sonno polifasico consiste nel frazionare il tempo in cui si dorme su un periodo più ampio. Perché se ne parla tanto? Perché dormire a intervalli separati piuttosto che di fila permetterebbe di sentirsi più riposati. E soprattutto, il sonno polifasico è più adatto a certe persone che ad altre. Scopriamo insieme se è davvero vantaggioso per lottare contro la stanchezza ed essere più efficaci!

Il sonno polifasico: dormire a più riprese, una buona idea?

Cos’è il sonno polifasico?

Prima di spiegare cos’è il sonno polifasico è necessario spiegare come si dorme abitualmente. Abbiamo di solito un sonno monofasico ovvero dormiamo 7-8 ore di fila. Il sonno polifasico spezza questo blocco frazionandolo con tempi diversi di sonno. I neonati, per esempio, adottano naturalmente questa modalità di sonno. Fanno tanti riposini che si dividono tra fasi di sonno calmo e agitato.

💤 Sarebbe vantaggioso per un adulto perché ci renderebbe più produttivi. Effettivamente, passiamo meno tempo in piedi di fila, quindi ci serve meno tempo di riposo. È una sorta di sonno ottimizzato!

Perché frazionare il sonno?

Secondo vari studi, i disturbi del sonno colpiscono una persona su tre. Tra queste, il 45% pensa di non dormire abbastanza e il 16% soffre di insonnia cronica. Il sonno polifasico potrebbe essere una soluzione per le persone che hanno problemi di incubi notturni o di paralisi del sonno.

Inoltre, le persone con un ritmo di vita anticonvenzionale potrebbero usufruire del sonno polifasico. Coloro che lavorano di notte, i marinai o chi naviga per conto proprio non possono far altro che frazionare il sonno per poter lavorare. Anche le madri che scelgono di allattare devono adattarsi al ritmo del bebè! La vita a volte ci spinge ad adattare il nostro sonno e frazionarlo.

Come avere un sonno polifasico?

È necessario comprendere le diverse fasi del sonno per capire come funziona il sonno polifasico. Un ciclo di sonno è composto dalle seguenti fasi:

  • Il sonno leggero: stato di transizione verso il sonno profondo
  • Il sonno profondo: permette di recuperare fisicamente (muscoli, sistema immunitario ecc.)
  • Il sonno paradossale: il cervello è attivo durante questa fase. Preserva i ricordi e stimola la creatività, non a caso è proprio in questa fase che sogniamo.

Ogni ciclo dura dai 90 ai 120 minuti. Quindi, durante una notte classica detta monofasica, i cicli possono ripetersi fino a cinque volte (per un sonno che dura tra le 7 e le 10 ore):

Fasi del sonno

Il ciclo del sonno

Frazionare il sonno

Il sonno polifasico condensa i periodi di sonno profondo e paradossale su una corta durata. A tale scopo, il cervello deve ridurre al massimo il sonno leggero. Più facile a dirsi che a farsi! È necessario un certo tempo di adattamento, di sforzo e molta forza di volontà. Esistono diversi ritmi di sonno polifasico. Per trovare quello che corrisponde meglio alla nostra attività, bisogni e capacità, è interessante tenere un diario del sonno per annotare tutto!

  • Sonno bifasico: spezzare la notte in due periodi: Dormire la notte nonché nel primo pomeriggio come in Spagna o in Messico.
  • Sonno Everyman (2,3,4): un periodo principale la notte, più corto che nel sonno bifasico, seguito da pisolini durante la giornata, da 2 a 4.

Questi due ritmi restano ancora classici poiché c’è un intervallo di sonno ancora abbastanza ampio che resta la notte (tra le 3 e 5 ore). Comunque, esistono ritmi che dividono ancora di più il sonno creando solamente brevi pisolini.

  • Il sonno uberman: distribuire il sonno in 6 pisolini da 20/25 minuti.
  • Il sonno dymaxion: distribuir il sonno in 4 pisolini da 30/35 minuti.

Fasi del sonno polifasico

I diversi frazionamenti del sonno polifasico

I rischi di un sonno sregolato

Bisogna essere prudenti con il sonno polifasico. Non è adatto a tutti e soprattutto, non se ne conoscono ancora gli effetti a lungo termine. Da diversi anni, i medici mettono in guardia sulla mancanza di risposo e le sue conseguenze: abbassamento delle performance mentali, meno memoria e reattività, disturbi della concentrazione, problemi di salute gravi (diabete e infarto tra gli altri) ecc.

🙅‍♀️ Il Dottor Bertrand di La Giclais spiega che il sonno polifasico non è necessariamente ristoratore. Si può raggiungere facilmente un “debito di sonno” che porta con sé effetti disastrosi. Spesso, il deficit accumulato non si riesce a recuperare, questo può quindi avere un effetto sulla salute mentale e le attività quotidiane.

Ciò che bisogna sapere sul sonno polifasico

Il sonno polifasico può portare a un deficit di sonno che ha conseguenze importanti sulla salute. Comunque, c’è comunque qualche vantaggio come il riposino di 20 minuti.

➜ Effettivamente, i benefici del riposino sono stati provati: miglioramento della concentrazione, della produttività, riduzione dello stress, ecc. Anche se dormi una notte classica di 8 ore, potresti avere dei momenti di stanchezza durante la giornata. Non esitare a dormire per un piccolo lasso di tempo per poter recuperare e stare meglio.

😴 Inoltre, il sonno bifasico è molto utile per le persone che soffrono di insonnia e gravi disturbi del sonno. Possono permettere di “recuperare” le ore di sonno mancanti facendo una pausa durante la giornata. Questo sonno può anche disciplinare il cervello perché raggiunga più rapidamente le fasi di sonno profondo e paradossale, che sono le fasi riparatrici.



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Amelia, Lombardi

"La scrittura è un mezzo di espressione meraviglioso di cui non posso fare a meno. Mi ha permesso di incanalare la mia ipersensibilità e amo scrivere di psicologia e sviluppo personale. La comprensione di sé è il modo migliore per andare avanti!"

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