La dispnea indica la difficoltà nella respirazione, nell’ispirare ed espirare profondamente, ed è comunemente nota con il termine "affanno". Avere simili difficoltà può capitare a chiunque per diversi motivi, ma nei casi in cui questo disturbo diventi cronico o crei forti disagi, è necessario comprenderne le vere cause per poter agire e porvi rimedio.
Dispnea: che cos’è e come si manifesta?
L’American Thoracic Society l’ha definita come "Un'esperienza soggettiva di disagio nel respiro che consiste in sensazioni qualitativamente distinte che variano di intensità". La dispnea si manifesta come un forte affanno, una grave difficoltà respiratoria e un aumento della frequenza respiratoria che provoca il cosiddetto "fiato corto". Riscontrando questa difficoltà, il soggetto affetto da dispnea inizia a soffrire di questa “fame d’aria” e questo può portare verso un attacco di panico.
Quali sono le cause dell'affanno?
Come detto in precedenza, avere il respiro corto è del tutto normale dopo o durante un’attività fisica. I sospetti devono sorgere nel momento in cui questa sensazione di affanno e difficoltà si presenta senza motivo, perché potrebbe celare altri disturbi, come quelli a danno del sistema cardio-respiratorio. Tuttavia, la dispnea può avere anche cause neoplastiche (come tumori) o psicologiche (come i disturbi d’ansia e gli attacchi di panico), ma le più frequenti sono solitamente quelle di tipo polmonare o cardiaco. La dispnea può presentarsi in forma acuta (quando si manifesta come un attacco di affanno improvviso) o cronica (che di solito è il sintomo più comune di malattie respiratorie croniche come asma o bronchiti). Tra le varie possibili cause di dispnea troviamo: insufficienza cardiaca, bronchite, asma, pneumotorace, polmonite, embolia polmonare etc.
Esiste anche la dispnea notturna, una particolare forma di dispnea che colpisce soggetti affetti da cardiopatie e che si manifesta durante il sonno, costringendo chi ne soffre a risvegli bruschi con necessità di sollevare il busto per riequilibrare la respirazione.
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Quali sono i sintomi e i rischi?
Tutte le persone con patologie cardiache, vascolari, polmonari, ematologiche o muscolari corrono il rischio di soffrire di dispnea. Tuttavia, tra i fattori di rischio giocano un ruolo importante anche l'età e il vizio del fumo, nonché una vita sedentaria, l'obesità, il diabete, l'ipertensione e la menopausa, ovvero tutti i fattori che contribuiscono all'invecchiamento cardiaco.
I disturbi d'ansia e la dispnea
Nei casi di dispnea acuta, quando non sussistono danni all’apparato respiratorio, cardiocircolatorio o al sistema neuromuscolare, è probabile che la causa scatenante sia di natura psicologica, come problemi d’ansia, attacchi di panico o addirittura depressione. Anche in questo caso è necessario rivolgersi a uno specialista per poter stare meglio ma, nel frattempo, ecco qualche suggerimento per cercare di eliminare l’affanno:
- Respirare con il diaframma
- Respirare con le labbra socchiuse
- Assumere una posizione comoda
- Usare un dilatatore nasale
Il consiglio della redazione: evita la diagnosi fai-da-teLa dispnea può dunque essere un campanello d’allarme per diverse patologie, ed è per questo motivo che è importante non limitarsi a semplici accorgimenti fai-da-te se il disturbo persiste o se inizia a gravare sulla tua vita; in tal caso, è necessario rivolgersi ad uno specialista per comprenderne la causa scatenante e agire tempestivamente e nel migliore dei modi. Non esiste un farmaco specifico perché la cura viene decisa una volta determinata la causa; spesso vengono consigliati farmaci, broncodilatatori o antibiotici, ma è solo con una visita specialistica che si potrà definire la cura più adatta.
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*Fonti:
Istituto auxologico italiano - Affanno, "fame d'aria": parliamo di dispnea
Wikipedia: Dispnea
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